1.3 - I personaggi

3.4K 139 68
                                    

Come ho appena detto, la parte di lavoro tecnico, prettamente fisico, è già finita: idealmente, una volta che avrete una scaletta e le schede dei personaggi ben costruite, non vi resta che buttarvi nella scrittura vera e propria.

Tuttavia, rimane da capire come creare una storia vincente. Potreste ritrovarvi, infatti, davanti al problema di non sapere affatto cosa inserire nelle schede dei personaggi o nella scaletta. Da questo paragrafo in poi, quindi, andremo ad analizzare alcune nozioni di base e generiche che vi permetteranno di delineare al meglio tutti gli aspetti teorici del vostro progetto, di migliorarlo fino ad ottenere un substrato ricco e ben costruito da cui partire.

Per iniziare, quindi, parleremo dei personaggi, delle varie tipologie, delle caratteristiche apprezzabili o da evitare, il tutto condito con qualche mio consiglio personale. Come già detto, sono la parte più vitale del romanzo, quindi vi consiglio di spendere molte ore sulla loro ideazione: conosceteli, stringete amicizia con loro, coccolateli in ogni momento libero della giornata, e vedrete che col tempo diventeranno persone, se non reali, molto verosimili.

Partiamo ad analizzare dai più semplici: i personaggi secondari, che sono anche i più facili da realizzare; nemmeno richiedono di avere una propria scheda, a meno che non siano molto ricorrenti

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Partiamo ad analizzare dai più semplici: i personaggi secondari, che sono anche i più facili da realizzare; nemmeno richiedono di avere una propria scheda, a meno che non siano molto ricorrenti. Servono semplicemente da sfondo, come le comparse di un film: rendono più verosimile l'ambiente e la trama. Questi sono gli unici personaggi che possono essere ignorati e che possono non essere a tutto tondo, espressione che significa, banalmente, il possedere una personalità completa, cosa fondamentale per tutti gli altri personaggi di rango superiore. Esempi di personaggio secondario sono, ne I Promessi Sposi, i due Bravi che Don Abbondio incontra nel primo capitolo: non sono personaggi costruiti, sono semplicemente messi lì come monito, come introduzione all'esistenza di un antagonista superiore, che è appunto Don Rodrigo.

Non sono, però, coantagonisti. Si tratta di aiutanti dell'antagonista, ma la loro presenza non è tale da giustificare quella classificazione. Quindi attenzione: i coantagonisti, così come i coprotagonisti, si differenziano dai personaggi secondari perché sono personaggi a tutto tondo, che devono avere parte nella trama e che non si limitano ad apparire in poche scene e di poca importanza.



L'oggetto è il motivo del muoversi della trama. A dire il vero, di solito si tratta di un fine, di uno scopo, o di una cosa fisica, ma va annoverato tra i personaggi perché potrebbe anche essere una persona. Sempre ne I Promessi Sposi, ad esempio, l'oggetto è il matrimonio, quello che Don Rodrigo osteggia e Renzo e Lucia rincorrono. Andando più nel dettaglio, però, gli stessi Renzo e Lucia diventano oggetti l'uno dell'altro, quando sono lontani.



Gli aiutanti, sia del protagonista che dell'antagonista, iniziano a essere personaggi molto importanti, che non solo richiedono una scheda ben dettagliata, ma che muovono la trama insieme ai personaggi di rango superiore. L'unica differenza che hanno con protagonista e antagonista è che non sono loro il centro dell'azione, e spesso non è loro nemmeno il punto di vista, se non per un tempo molto limitato. Ma, in ogni caso, sono personaggi completi, che devono essere ben pensati e che, volendo, potrebbero avere un libro tutto loro. Sono personaggi di questo tipo l'Innominato, la Monaca di Monza, Don Abbondio, Fra' Cristoforo: hanno una loro personalità, fanno le loro scelte e influiscono pesantemente sulla trama.

Manuale di Scrittura CreativaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora