Capitolo 8

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Mi sono svegliato stranamente presto e prima di lei sta mattina. Meglio, così posso guardarla, bella com'è anche mentre dorme. È la prima volta che succede che riesca a vederla dormire. Guardo ogni sua linea del viso così delicato, scendo attraverso il collo fino alla spalla con la spallina in raso nero del suo pigiama che le copre morbidamente il seno e il ventre. Scendo poi con lo sguardo verso i fianchi. Ha più curve di quello che oggi il mondo vuole ma a me piace proprio per questo, curve che sono tutte al proprio posto e che trovo infinitamente belle.

Rimango a fissarla per almeno una mezz'ora poi decido di svegliarla dolcemente: inizio a scostarle i capelli dal collo e le lascio umidi baci su di esso. Scendo verso la clavicola e torno su fino ad arrivare alla mascella per poi spostarmi verso il lato della bocca. So che sta facendo finta di dormire per farsi coccolare ancora un po' e quindi passo a darle lievi baci sulle labbra. Mi fermo quando apre gli occhi e mi sussurra: "Buongiorno amore" e io le rispondo con un altro bacio e un "Buongiorno piccola mia".

***

Oggi è stato il più bel risveglio in questi giorni di vacanza. Filo si è stranamente svegliato prima di me e non poteva scegliere metodo migliore che svegliarmi con i suoi baci.
Ora siamo in spiaggia e stiamo decidendo che cosa fare questa sera. I ragazzi vorrebbero tornare un' ultima volta in discoteca prima di ripartire per l'Italia. Io vorrei fare una cosa un po' più tranquilla con Filippo ma lo vedo entusiasta all'idea dei ragazzi quindi probabilmente andrò anch'io con loro.

Decidiamo di pranzare in spiaggia e quindi stiamo andando al chioschetto sul lungomare. Prendiamo qualche toast e qualche panino e nel mentre mangiamo chiacchieriamo un po' per poi tornare agli ombrelloni.

"Ehi Filo tutto ok?"

"Mhmh" facendo cenno di sì con la testa

"Ne sei sicuro? Proprio sicuro sicuro sicuro?"

"Non proprio"

"Sesto senso femminile non sbaglia mai" e gli do una lieve spintarella sulla spalla con la mia, facendolo sorridere. Ma il suo sorriso non è bello come sempre, è quasi spento, sicuramente da qualche pensiero che gli rode dentro.

Si distende sul lettino facendomi segno di stendermi con lui e mi mette un braccio attorno al collo iniziando ad accarezzarmi la spalla con la mano.

"Preferisci non parlarne o..."

"Ricordi e pensieri. Di quando ero piccolo e prima che mia nonna se ne andasse. Ero molto legato a lei e lei lo era molto a me. Ero e sono ancora un disastro ma lei è sempre stata buona con me e nonostante tutto ha sempre trovato le parole giuste per rimproverarmi ma sempre con la sua solita gentilezza. Mi ricordo quando mi sono tatuato i serpenti sulle braccia sapendo comunque che a lei non piacevano e quando le ho chiesto se le piacevano lei mi ha risposto di sì e che erano fatti molto bene. Ripenso al giorno del suo funerale. Non versai una lacrima e mi odio ancora per questo. Ma poi ripenso a quello che mi diceva e ai suoi occhi che brillavano quando mi chiedeva se mi piaceva qualcuna o se avevo qualche ragazza che mi ronzava attorno e penso a te, a come ti avrebbe trattata e accolta in casa sempre con il sorriso e a braccia aperte, a come ti avrebbe messa in guardia su di me ma con tono scherzoso perché in fondo avrebbe fatto apposta per farmi arrabbiare un po', a come ti avrebbe considerata come sua nipote e a quante volte ti avrebbe detto che le ricordavi lei da giovane perché in fondo in te ho trovato un po' di lei."

" Sarebbe piaciuta anche a me, ne sono più che sicura"

Seguo con le mie dita i contorni dei suoi serpenti, dalla coda alla testa e poi dalla testa alla coda mentre lui mi lascia un bacio tra i capelli.

***

Si sa io e Filo non siamo due persone apposto col cervello e normali quindi sta sera abbiamo deciso di vestirci a vicenda... No non in quel senso... Abbiamo deciso cosa indosserà l'altro e devo dire che Fil ha proprio buon gusto: per me ha scelto un paio di shorts in jeans nero leggermente strappati con una cintura in pelle nera borchiata, un crop top bianco molto semplice e i miei stivaletti preferiti, neri con delle fibbie. Io per lui ho scelto un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia, i suoi soliti stivaletti in pelle e la sua inconfondibile maglia con la scritta "Damn, your eyes."

No, non l'ho fatto apposta a scegliere pantaloni neri e maglia bianca perché non ne avevo la più pallida idea di cosa avesse scelto lui.

***

Per fortuna non sono rimasta in hotel! Filippo in questo momento sembra una calamita per il genere femminile e questo mi irrita molto. Una biondina abbastanza ubriaca e molto spinta si sta avvicinando a lui e gli sta accarezzando il braccio con le dita... EH NO CARA MIA! È PROPRIETÀ PRIVATA!  Mi avvicino a lui e lo bacio per quelli che possono sembrare minuti mentre lui mi porta le mani sui fianchi e alla fine più in basso. Quando ci stacchiamo noto la faccia della bionda che sembra imbarazzata ma che ha uno sguardo di sfida verso di me le porgo la mano e le mi presento:

"Piacere sono Asia, la sua fidanzata. Tu sei?"

"Aurora. Scusa volevo solo un autografo" mi risponde con tono permaloso e poi se ne va.

Mi giro verso Filo

"Seh un autografo! Ma fammi il piacere! So io cosa voleva quella!"

"Gelosina mi sembra... Oppure era solo una pazza voglia di baciarmi e hai ritenuto che fosse proprio quello il momento giusto?" mi dice ridendo.

Rimaniamo tutta la notte a ballare e sono già le quattro del mattino quando decidiamo di tornare in hotel.

***

Beato ascensore perché nelle condizioni in cui siamo sia io che Filippo non so come riusciremmo a fare le scale.

Entriamo nella nostra stanza e mentre Filo chiude la porta mi tira a se per un braccio e inizia a baciarmi appassionatamente. Mentre lui avanza io indietreggio fino al letto, dove lui mi prende delicatamente facendomi appendere alla sua vita incrociando le gambe.
Mi distende poi sul letto e inizia a lasciarmi umidi baci sul collo mentre le sue mani salgono lungo i miei fianchi e si posizionano sul bordo della mia maglietta che viene delicatamente sfilata. Continuiamo a baciarci mentre io sfilo la sua maglietta. Lui continua con i baci sul collo fino a giù, passando tra il seno e fermandosi all'ombelico. Inizia a slacciarmi la cintura e mi sfila delicatamente gli shorts lasciandomi in intimo.
Si distende tirandomi sulle sue gambe e baciandomi. È arrivato il mio turno gli slaccio i jeans e li sfilo delicatamente. Ha un corpo perfetto, ha un viso perfetto, è tutto perfetto.
Mi accarezza la schiena arrivando alla chiusura del reggiseno ma prima di slacciarlo con voce roca mi sussurra: "Tutto ok?". Io annuisco e lui apre la chiusura del mio reggiseno troppo facilmente lasciandomi stupefatta.
Scende poi con le mani verso i miei fianchi ed inizia a giocare con l'elastico dei miei slip per poi guardarmi e aspettare il mio consenso. Inizia a sfilare gli slip mentre io gioco con l'elastico dei suo boxer e subito dopo faccio lo stesso.

Iniziamo a fare l'amore mentre continuiamo a baciarci.

Spazio autrice:
Piaciuto il capitolo? Mi scuso con qualsiasi Aurora scelga o a cui capiti di leggere questa storia, non me ne vogliate.

Semplice - IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora