Capitolo 4

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Tre mesi dopo.

I palmi di Alec stavano sudando, la pelle liscia del volante si fece appiccicosa e scivolosa mentre cercava di svoltare.

Magnus stava rilassatamente abbandonato sul sedile del passeggero giocando ad un gioco sul suo telefono per passare il tempo, spiando di tanto in tanto dal finestrino per fare un commento su un qualche punto storico che associava a qualche prezioso ricordo.

Alec doveva ammettere che quella storica città era bellissima e in qualsiasi altra situazione gli sarebbe piaciuto fare una passeggiata per la città visitandone i numerosi punti storici ma al momento era troppo impegnato a cercare di non vomitare al pensiero di dover conoscere la madre di Magnus.

Alec ricordò la sera in cui tornò a casa da lavoro e aveva trovato Magnus rannicchiato sul suo divano con Church a oziare sul suo grembo mentre rideva al telefono, lacrime a correre a fiumi sulle sue guance, un bicchiere di vino vuoto posato sul tavolo da caffè.

Magnus l'aveva salutato con una mano e alzato il mento, le sue labbra arricciate chiedendo silenziosamente un suo bacio che Alec gli diede più che volentieri nel tragitto verso la sua stanza per cambiarsi.

Quando Alec finalmente riemerse indossando i pantaloni della tuta ed una maglietta, Magnus gli disse che aveva parlato con sua madre e che le aveva raccontato l'intera storia. Era rimasta scioccata al sentire che si erano sposati e anche un po' arrabbiata del fatto che Magnus non l'aveva invitata o che non l'avesse neppure menzionato. Ma quando Magnus le spiegò come si erano sposati, lei aveva apparentemente riso così tanto che persino Magnus rimase scioccato dalla di lei reazione e così avevano passato la serata parlando di quella favola e ridendo alle battute che sua madre aveva fatto a sue spese.

"Vuole che andiamo a farle visita qualche volta nelle prossime settimane" aveva detto Magnus con un grugnito mentre sollevava Church per mettersi seduto. "E penso proprio che dovremmo andare il prima possibile, prima che rischiamo di incorrere nella sua ira. Mia madre può essere piuttosto esuberante"

"Oh davvero? Non l'avrei mai immaginato" Lo aveva preso in giro Alec una volta che ebbe prese posto dall'altro lato del divano.

"Occhio" lo aveva minacciato Magnus lasciando giocosamente cadere il suo tallone sulla gamba di Alec.

Alec aveva acconsentito a quell'idea, comunque. Voleva compiere quel prossimo importante passo nella loro relazione. Sì, erano tecnicamente sposati ma avevano ancora molti primi passi da compiere come coppia. Alec voleva sperimentarli tutti ed iniziare immediatamente a pianificare la loro visita alla madre di Magnus per il successivo weekend.

Adesso eccoli lì, a guidare quel SUV noleggiato verso Boston per incontrare la madre di suo marito.

La storia delle precedenti relazioni di Alec era piuttosto corta a dirla tutta. Aveva avuto solo due ragazzi, a malapena una manciata di appuntamenti con qualche altro ragazzo con i quali non aveva funzionato e non era mai stato minimamente vicino al passo 'conoscere i genitori' con nessuno di loro. Non sapeva cosa aspettarsi o se fosse una di quelle persone che i genitori solitamente amavano. Isabelle era una di quelle persone e si era scoperto che, sorprendentemente, anche Jace lo era. Dall'esperienza di Alec coi suoi genitori decisamente non era uno di quelle persone. Magnus gli ricordò che i genitori di Clary lo amavano e gli assicurò che tutto sarebbe andato semplicemente bene. 'Sbattile semplicemente i tuoi occhioni e sarà tua', era stato il consiglio di Magnus che Alec non aveva assolutamente alcuna intenzione di seguire, non importava quanto Magnus lo sfottesse sull'avere i perfetti occhi da cucciolo.

Girare a destra su Union Park e la vostra destinazione sarà sulla vostra destra.

Alec seguì le indicazioni del GPS e si ritrovò in una tranquilla stradina con delle pittoresche villette a schiera in pietra bruna allineate sul marciapiede.

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