Terzo Capitolo: ✔️✔️
Una delle cose che mi viene più spontanea quando ho troppi pensieri per la testa è quella di riempire il mio tempo cercando qualcosa da fare, anche solo leggere un libro o magari far partire allo stereo un vecchio CD dei Nirvana. In mia fortuna oggi viene solo il fatto che dovrei andare in missione, per recuperare dei file con delle informazioni utili che cerchiamo da mesi. Hoseok posteggia la macchina a un centinaio di metri di distanza da un grande capanno fuori dalla città, che visto dall'esterno sembra dimenticato anche da Dio.
Ripensare a Namjoon e alla sua visita improvvisa e inaspettata mi ha portato un ondata di malinconia e soprattutto di speranza. La peggiore delle due è certamente la seconda, perché è questa che mi ha divorato per i primi quattro mesi dopo il suo abbandono e questa mi ha quasi ucciso alla fine di essi.Una fitta alle mani me le fa aprire di scatto e posso notare che ci sono quattro segni abbastanza profondi a forma di unghia sopra ad i palmi. Scuoto le mani per poi afferrare dalla tasca dei miei pantaloni una revolver nera e argentea, uno degli ultimi regali dei miei genitori.
Non che i miei fossero persone cattive o favorevoli alla violenza, ma semplicemente nel mondo in cui vivevamo e vivo è necessario sapersi difendersi e riuscire a tornare a casa la sera senza essersi fatti troppo male. Nei due posti anteriori della macchina Hoseok e Jungkook stanno parlando del piano d'azione cercando di migliorarlo.«Il file è nel computer che sta nella sala principale, quindi quella con più guardie. Dobbiamo passare per il centro del capannone perché non possiamo usare sia le finestre che l'impianto di areazione.»
Annuisco distrattamente, giocando con le rifiniture argentate della pistola. Per quanto mi sforzi ho la testa da un'altra parte e non riesco a concentrarmi più di tanto. Non faccio altro che ripensare a quello che è successo ieri.«Etra, quando sei pronta noi andiamo.» Mi volto verso il ragazzo dai capelli rossi e tiro su la mascherina nera, così da avere il volto coperto dal naso in giù. I miei lunghi capelli neri sono racchiusi in due codini laterali che mi arrivano fino a metá del petto.
Annuisco aprendo la portiera dell'auto per poi uscire da essa con uno scatto.
La chiudo alle mie spalle, venendo seguita dai due ragazzi che si stanno controllando la cintura.
Abbasso lo sguardo sulla mia di pelle nera, munita di coltellino, proiettili e di un taschino vuoto. È inutile dire che oggi non ci sono con la testa: a pranzo Yoongi mi ah dovuto risvegliare dai miei pensieri almeno cinque volte e oltre a questo sono andata avanti dieci minuti buoni a cercare di puntare con la forchetta della pasta nel mio piatto, non accorgendomi che quest'ultimo era vuoto.Io e Jungkook passiamo una fila avanti rispetto ad Hoseok, per metterlo più protetto rispetto a noi. Hoseok è l'hacker della squadra, quindi uno dei più bravi ad usare il computer a differenza di Yoongi e Jungkook che non sanno neppure aprire un file word. Nonostante il suo aspetto che racchiude a pieno tutti gli stereotipi possibili da classico mafioso -piercing visibili, viso perennemente arrabbiato, tatuaggi ovunque e una brutta reputazione - Hoseok è una delle persone più buone e innocue sulla faccia della terra: non è neppure in grado di uccidere una mosca e si è rifiutato fin dal principio di imparare a sparare in punti cruciali, se non per autodifesa. Fosse stato per lui avrebbe evitato anche di imparare le basi dell'autodifesa, volendo evitare in tutti i modi di fare male a qualcuno.
Una sorta di hippie, solo con un look più inquietante.
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Mafia boss || [Kim Namjoon] ||
FanfictionSTORIA IN REVISIONE Demetra Lee è una ragazza come tante: bell'aspetto, studiosa e a volte una testa calda. Questo, almeno, agli occhi di tutti. Nel privato in realtà il suo cuore è spezzato a causa di Namjoon, fidanzato sparito nel nulla e dalla...