«Ti verrà un livido se non la pianti.»
Ignoro il biondo, continuando a sbattere ritmicamente la testa sul cruscotto dell'auto.«Un ematoma non basta: punto a diventare un vegetale.»
Tiro un'altro colpo e sento un familiare frastuono che percorre tutta la testa.
Sbatto per l'ennesima volta la testa, venendo fermata a mezz'aria. La mano destra di Namjoon è sulla mia fronte e con una spinta mi riporta attaccata al sedile.«Vorrei evitare di portarti al pronto soccorso con un trauma cranico, quindi limitati a sbattere la testa sul sedile.»
Scuoto la testa, spostando la sua mano dalla mia fronte.«Non sarebbe sufficientemente efficace.»
Il biondo al mio fianco alza gli occhi al cielo esasperato.
«Devi solo andare da quell'adorabile donna.»Il suo tono è piuttosto sarcastico mentre dice questa frase, sottolineando bene l'aggettivo riferito a mia nonna. Le nocche delle mani sono bianche quando si stringono attorno al volante. Avvicino una mano alla sua destra e la tiro verso le mie cosce, stringendola. La postura del biondo si rilassa di poco quando faccio incrociare le nostre dita per la seconda volta.
Sospiro esausta.
Non ho detto a Namjoon perché ora devo andare da mia nonna, darebbe di matto.
Mi sono limitata a un "problema personale" e penso che lui abbia colto il mio tono da "ti prego non fare altre domande a riguardo" visto che si è limitato a guardarmi con un sopracciglio alzato.«In qualsiasi caso il mio rapporto con lei non è cambiato con il passare del tempo: lei mi da un ordine e io mi limito ad ignorarlo.»
Namjoon sogghigna alzando un sopracciglio.
«E infatti stiamo superando tutti i limiti di velocità solo per arrivare a casa sua. Oltre a questo, le tue gambe stanno tremando o è una mia impressione?»
Domanda lui, sfottendomi.
Alzo gli occhi al cielo pizzicandogli una zona del polso che lo fa solo ridacchiare.«Dettagli. Stai elencando solo inutili dettagli.»
Accendo distrattamente lo schermo del cellulare per guardare l'ora. Le 14:18. Sbuffo.
Guardo fuori dal finestrino cercando di orientarmi, vedendo che siamo all'inizio della via che porta alla grande villa.Mi lascio cadere mollemente sul sedile, imprecando. La macchina si ferma davanti alla grande cancellata scura della villa e il conducente si rivolge verso di me.
«Siamo arrivati.»Mi passo entrambe le mani sul volto, cercando di ingnorare tutto quello che ho attorno, fallendo. La mano di Namjoon ora stringe la mia coscia cercando di calmarmi. Cazzo, sono seriamente fuori dalla casa dall'unica componente della mia famiglia ancora viva che vuole farmi conoscere quello che secondo lei dovrebbe essere il mio futuro marito, mentre al mio fianco c'è colui che ho considerato la mia anima gemella, il famoso filo rosso del destino, tornato da non so dove dopo che era sparito per non so perché.
Non potrebbe andare meglio, insomma.La mano che prima era sulla coscia si posa sulle mie più piccole che ancora mi coprono il volto. Applicando una leggera pressione me le sposta, guardandomi. I suoi gesti sono tranquilli nonostante i suoi occhi celino malamente una certa inquietudine.
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Mafia boss || [Kim Namjoon] ||
FanfictionSTORIA IN REVISIONE Demetra Lee è una ragazza come tante: bell'aspetto, studiosa e a volte una testa calda. Questo, almeno, agli occhi di tutti. Nel privato in realtà il suo cuore è spezzato a causa di Namjoon, fidanzato sparito nel nulla e dalla...