2 anni sono passati da quella sera di inizio dicembre eppure non riesco tutt'ora a dimenticare. Rivedo e rivedo la scena ma non riesco mai a capire dove ho sbagliato. Ci provo ma non ci riesco. Prima, pensavo ad Alessio ogni giorno, ogni ora, ogni secondo. Ma pian piano il suo ricordo è sbiadito, fino a diventare solo un ragazzo che mi aveva rubato il cuore, una piccola innocente cotta. Ma sò che non è così, Alessio era la mia anima gemella, o almeno penso che all'inizio lo fosse, prima di cambiare.
:- Saaaara vieni a preparare da mangiare- scendo dalla mia camera e vado in cucina, bacio la guancia di mio fratello e abbraccio la sua ragazza :- Questo cretino non mi aveva detto che avremmo avuto ospiti- guardai male mio fratello
:- Sennò avresti mangiato in camera tua, da sola, come fai sempre?- interviene mio padre e io gli sorrido. Ha notato che qualcosa in me è cambiato, ha paura che faccia ancora uso di droghe anche se non è così :- papi...a volte con voi ci mangio- Jacopo scuote la testa e fà un debole sorriso :- Prima magari si, ora...saranno due anni che non mangi su una tavola- mi abbraccia e mi accarezza i capelli :- Quando mi vorrai dire che succede io sarò qui- Mio fratello, da quando mamma è morta, é diventato un ragazzo estramente dolce e sensibile, capisce subito di cosa ho bisogno senza che apra bocca :- Ok, vado a fare da mangiare, se manca qualcosa vado a comprarla- mio fratello e mio padre scoppiano in un applauso, come per prendermi in giro, Alessandra,
invece, mi segue in cucina per darmi una mano a preparare qualcosa :- Allora da quanto avete rotto?- il cucchiaio che ho tra le mani cade a terra e mi chino subito a raccoglierlo :- Chi? Cosa?- lei sorride :- Sono una donna, credi che non capisca? I tuoi occhi dicono solo una cosa, che sei perdutamente innamorata di qualcuno che non c'è più- le sorrido mentre metto l'acqua nella pentola :- Sei un'attenta osservatrice...ma si,c'era qualcuno, un ragazzo..ma...ha fatto qualcosa che non posso perdonare- metto la pentola sul fuoco e poi apparecchio la tavola :- Ti ha tradita?- scuoto la testa :- Mi ha dato una sberla dopo una litigata- Alessandra mi guarda :- Tu hai tentato di parlarci dopo o sei scappata?-
:- Sono scappata- sussurro
:- Dovevi fermarti e provare a risolvere il tutto..- alzo le spalle :- Ora non ha importanza- mi prende per mano :- Hai 21 anni, prendi il controllo della tua vita, se lo ami non lasciare che l'orgoglio ti renda cieca- annuisco :- JACOPO, PAPI, A TAVOLA- urlo,felice di aver zittito Alessandra. Non voglio ascoltare le sue parole. Mangiamo a tutti, chiaccheriamo del più e del meno, cose inutili e senza senso. La mia testa è da un'altra parte. Tarquinia precisamente.
Quella notte fatico a dormire, mi muovo di continuo nel letto, togliendo le coperte. Apro le finestre pensando di avere caldo e poi le richiudo, c'è freddo. Mi alzo e vado di sotto a prepararmi una tazza di latte caldo. Mi siedo e penso. Penso a quello che provavo quando stavo con Alessio, a quanto mi sentissi felice. Poi però penso anche a come mi sentivo dopo aver litigato con lui e ogni volta che succedeva ero sempre distrutta. Non sò cosa fare, ho la testa piena di pensieri contrastanti. Prendo il cellulare e decido di scrivergli un messaggio.
"Alessio sono io, Sara, ti ho scritto perchè...TI AMO e mi manchi"
mi butto, non mi importa di quello che penserà una volta letto, voglio che sappia quanto lo ami ancora. Invio.
Non arriva risposta.
Aspetto. Mi sono addormentata in cucina sulla sedia, mi sveglio che è mezzogiorno. Guardo ancora il cellulare. Niente. Dovevo immaginarlo.
cosa succederà ora? venite a scoprirlo nel prossimo capitolo...

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Alessio Bernabei
Romance:- Credi che la fama sia tutto, che tu e la tua band siate l'unico pensiero di ogni ragazza? Bhe non è così, ritrova te stesso, il vero te. Quell'Alessio che in una ragazza non guardava mai la bellezza ma ciò che aveva dentro, quell'Alessio che vive...