Capitolo 11

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La cena per fortuna non durò a lungo.

Una volta tornati in Sala Comune, Hermione andò di filato in camera da letto, si mise il vestito per il Ballo e si infilò sotto le coperte.

Avrebbe aspettato che le compagne rientrassero e, una volta arrivata l'ora, si sarebbe alzata silenziosamente per raggiungere l'appuntamento.

Passarono più di due ore prima che le altre ragazze tornassero al dormitorio e si misero a letto.

Per essere più tranquilla, Hermione sussurrò un incantesimo per farle addormentare e poi si alzò.

Nascose accuratamente la lunga gonna rosa sotto il Mantello dell'Invisibilità e uscì dalla camera.

Silenziosamente scese le scale e raggiunse il buco del ritratto.

Una volta in corridoio tirò fuori dalla borsetta una vecchia pergamena.

"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!" sussurrò e sul foglio apparve la Mappa del Malandrino.

Controllò accuratamente sulla cartina che i professori di ronda quella notte e Gazza il guardiano fossero ben lontani da lei, attraversò il corridoio e poi cominciò ad avviarsi per le scale.

Salì due rampe, raggiunse il pianerottolo del piano di sopra e poi riprese a salire.

All'improvviso però la scala si spostò ed Hermione finì in un altro corridoio.

Non ebbe bisogno di guardare la Mappa per capire chi fossero le due persone che si stavano avvicinando: le loro voci erano inconfondibili.

Gazza e il professor Piton stavano camminando dritti verso di lei.

E' vero che la ragazza era invisibile, ma il mantello non la rendeva anche incorporea.

Quindi doveva stare molto attenta.

"Professore la mia gatta ha avvistato uno studente che a quanto pare era fuori dal letto stanotte!
Però quando sono arrivato era già scappato!"

"Se becco Potter o qualcun'altro dei suoi amichetti che è di nuovo in giro per i corridoi di notte giuro che lo faccio espellere, quanto è vero che io mi chiamo Severus Piton!
E non stia lì impalato Mastro Gazza!
Se vogliamo beccarli dobbiamo muoverci!"

"Uh si certo Professore, andiamo!"

Hermione rimase immobile con il cuore che le batteva furiosamente.

Per una volta Harry era innocente, era Draco che rischiava di farsi beccare!

I due uomini erano sempre più vicini... per fortuna le passarono affianco e proseguirono per la loro strada.

Appena sparirono alla vista Hermione, mandando all'aria ogni prudenza, iniziò a camminare sempre più veloce, incurante del rumore dei suoi tacchi sul pavimento di pietra.

Continuò a percorrere corridoi e salire scale, fino a quando finalmente non si trovò davanti alla porta che dava sulla Torre Ovest.

Si tolse il Mantello dell'Invisibilità e lo mise nella borsetta insieme alla Mappa, poi bussò.





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