Capitolo 9

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Finalmente il grande giorno era arrivato.

Hermione si svegliò all’alba e, visto che il suo stato di euforia ed eccitazione non le permise di riprendere sonno, decise di scendere in Sala Comune.

A quell’ora era deserta, ma a quanto pare non era l’unica studentessa del castello sveglia a quell’ora.

Un altero gufo grigio entrò dalla finestra e le lasciò cadere in grembo un messaggio, sul quale erano scritte solo tre parole: Ci vediamo stasera.

“Aspetta” disse al gufo, poi prese velocemente penna d’oca e pergamena e rispose: Allora a più tardi, Signor Malfoy.

Piegò il foglio e lo consegnò sorridendo al volatile che ripartì un attimo dopo.

La ragazza continuò poi a rimirare il biglietto e a pensare al da farsi per il Ballo per quella che le parve un’ora, quindi decise di andare in Sala Grande per fare colazione.

Mentre scendeva incontrò Ginny che stava confabulando con i Gemelli.

Appena la videro si zittirono, ma poi Ginny la prese da parte “Hey Hermione più tardi ti va di venire a Hogsmeade con noi?
Sai Fred e George hanno finito la loro scorta di scherzi di Zonko...”

Hermione fece una risatina.

Sapeva benissimo che i Weasley andavano al villaggio di nascosto, tramite il passaggio segreto che si trovava dietro la statua della Strega Orba al terzo piano e che portava dritto nella cantina di Mielandia.

“No grazie Ginny, ho molto da studiare per la prossima settimana e volevo portarmi avanti con i compiti.”

“Peccato, non sai cosa ti perdi!
Oh guarda che la prossima volta pretendo che vieni con noi, hai capito?!”

 “Ma si dai non ti preoccupare... ora andiamo a mangiare?
Stamattina mi sono alzata presto e sto morendo di fame!”

I quattro Grifondoro arrivarono in Sala Grande e raggiunsero il loro tavolo, al quale era già seduta un po’ di gente.

Lo sguardo di Hermione però corse subito verso la tavolata dei Serpeverde.

Stranamente quel giorno Draco Malfoy non era andato a fare colazione.

 “Chissà cosa starà combinando!” si chiese la ragazza sorridendo al pensiero.

Poco dopo si sedettero affianco a lei Harry e Ron.

I ragazzi si erano resi conto che la loro amica non avrebbe parlato nemmeno sotto tortura, così rinunciarono a farle domande per evitare inutili discussioni.

“Hermione?”

“Si?”

“Ecco... te hai già finito i compiti di incantesimi?”

“Certo Ron, mica sono pigra come te!”

“E’ inutile se ti chiedo se ci puoi aiutare?”

La ragazza assunse un’espressione severa al pari della Professoressa McGranitt.

“Sentite un po’ voi due, se non vi date da fare, come pensate di arrivarci agli esami?
E poi Harry tu hai anche le prove del Torneo!”

“Per favoooreee!” esclamarono in coro Harry e Ron.

“Uff e va bene vi darò una mano!
Ma che sia l’ultima volta!” ma i ragazzi entusiasti ormai non l’ascoltavano più.

Dramione - Un Altro BalloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora