Da bambina non ho mai avuto particolari problemi a fare amicizia, anzi. Forse quando ero all'asilo non ero proprio una "brava bambina", ero una piccola bulla, picchiavo sempre gli altri bambini se non volevano darmi il loro gioco o se mi stavano antipatici e mi facevano arrabbiare. Mi ricordo anche che adoravo le winx e le barbie e avevo anche una piccola barbie di Bloom, una di quelle piccole e orribili che trovi nelle uova di pasqua. Un'altra bambina invece aveva Flora, che mi piaceva molto di più di Bloom, e la volevo. Non per vantarmi ma per aver avuto 4 o 5 anni ero davvero furba: praticamente, come credo in ogni asilo, c'è la stanza dove i bambini dormono al pomeriggio, con tutti i lettini. Bene, durante uno dei tanti pomeriggi, durante l'ora del sonnellino, aspettai che la maestra che ci controllava uscisse, poi mi alzai dal mio letto e andai verso quello di questa bambina. E niente. Le ho rubato Flora mentre dormiva, poi me la sono anche portata a casa e tenuta per un po' di giorni. Non mi avrebbe scoperta nessuno se solo poi non fossero venuti i sensi di colpa e decisi di restituirla, o almeno è quello che penso adesso quando ci ripenso.
Alle elementari ho smesso di essere così (grazie a Dio, disse mia mamma probabilmente), andavo d'accordo con tutti e avevo molti amici come ogni bambino.
Poi sono iniziate le medie.
Quanto ho odiato quei tre anni.
Le mie vecchie amiche delle elementari sono cambiate completamente, probabilmente si sentivano "grandi" e avevano bisogno di dimostrarlo al mondo. Fatto sta che non le sento da anni.
Le medie sono state un periodo un po' difficile, ho cominciato a essere molto timida e facevo fatica a fare amicizia. Per fortuna tre ragazze della mia classe hanno deciso di "adottarmi" e prendermi nel loro gruppo, cosi mi hanno permesso di vivere quel periodo della mia vita un po' più serenamente, visto che il resto della mia classe non mi calcolava neanche per sbaglio (non che fosse una grande perdita, ma ovviamente questo l'ho notato solo dopo, in quel momento ci stavo male).Poi sono passata alle superiori, dove sono tutt'ora. All'inizio ero davvero felice di iniziarle, cosi non avrei più visto i miei vecchi compagni delle medie dato che sarei andata a scuola in un'altra provincia, poi mi sarei fatta dei nuovi amici con cui sarei andata d'accordo.
E cosi è stato.Almeno all'inizio.
Ho conosciuto nuove persone, si, e ho trascorso il mio primo anno molto bene direi, i compagni erano tutti simpatici, anche se non parlavo con tutti ma mi andava bene lo stesso, e anche i prof erano okay (quasi tutti).
Ma io mio secondo anno non è andato altrettanto bene.
Molte delle persone con cui avevo fatto amicizia hanno cominciato a non voler stare ancora con me più di tanto e senza accorgermene mi sono ritrova a sentirmi peggio di quanto mi fossi sentita quando ero alle medie.
Non era la prima volta che succedeva. Più volte le amiche che avevo si stancavano di stare con me e piano piano perdevo i rapporti con loro.
Nella mia classe c'erano sempre quelle due persone che stavano con me, per fortuna, ma anche con loro mi sembrava che i rapporti si fossero un po' "raffreddati" rispetto all'anno prima.
C'è stata anche una settimana di gita all'estero in febbraio, in Spagna. Eravamo divisi a coppie, che avevamo scelto noi, in varie famiglie per tutta la settimana. Io ero in coppia con una ragazza con cui non avevo mai parlato più di tanto e che non conoscevo bene, ci siamo trovate in coppia perché eravamo rimaste le uniche senza nessuno e ci siamo messe insieme per forza di cose.
Ero molto felice di fare questa gita visto che non avevo mai visto la Spagna, e speravo anche di fare amicizia con questa ragazza. Purtroppo non è andata bene, o meglio, la gita si, i posti erano bellissimi e tutto il resto, ma il rapporto con la ragazza no. Una sera abbiamo anche avuto una "discussione" sul fatto che ero troppo asociale e che se dovevamo stare insieme per una settimana allora avrei dovuto parlare di più con lei invece di passare il tempo davanti allo schermo del mio telefono. E che dire, aveva assolutamente ragione. Durante la "discussione" le ho detto che io avevo sempre avuto problemi nella comunicazione e nel fare amicizia eccetera, e lei mi ha detto che avrei dovuto cambiare questa cosa o sarei finita per essere isolata dagli altri. Mai detta cosa più vera. E io lo sapevo bene quanto avesse ragione. Quella stessa sera mi sono chiusa in bagno e ho pianto, tanto, ripensando a quelle parole. Poi quando mi sono calmata sono tornata in camera facendo finta di niente visto che non mi andava che sapesse che avevo pianto. Adesso è agosto dello stesso anno e ancora non so se n'è mai accorta, ma sinceramente, ormai è passata e non mi interessa più.Verso la fine dell'anno i miei genitori, notando che non mi trovavo bene nella mia classe, hanno deciso di provare a mandarmi dalla psicologa, perché pensavano che mi avrebbe aiutato.
Dopo un po' di incontri, la psicologa ha detto che avevo l'ansia sociale, che ho l'ansia sociale.
Che cos'è questa ansia sociale?
Potrei dire "cercatevelo su internet se non lo sapete", ma sono gentile e ve lo spiego in breve.L'ansia sociale (conosciuta anche come fobia sociale o sociofobia) è la paura di essere giudicati negativamente dalle altre persone e ciò spinge la persona a evitare determinate situazioni che la mettono in ansia. Situazioni come partecipare a una festa, parlare davanti a un pubblico, ordinare qualcosa al bar o al ristorante, comprare qualcosa in un negozio, esprimere la propria opinione davanti a un gruppo di persone e tante altre situazioni dove si è esposti al giudizio altrui.
Ovviamente l'ansia sociale porta anche la persona ad avere bassa autostima, ad avere pensieri negativi e tante altre belle cose che io sto avendo la fortuna di sperimentare.Ora sto continuando ad andare dalla psicologa che mi aiuta per superare questa fobia, anche se non è per niente facile, soprattutto perché continuo a pensare che forse non ne uscirò mai. Ormai ce l'ho da così tanti anni che non riesco a immaginare a come sarebbe se non ce l'avessi più. Dico cosi perché se ripenso alla poca vita che ho vissuto (avendo solo 16 anni) mi accorgo che forse l'ansia sociale ho cominciato ad averla quando ho iniziato le medie.
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How it's like to have social anxiety
RandomQuesto sarà un diario di sfogo. Preciso già da subito che se qualcuno non è d'accordo con quello che penso allora è libero di non continuare a leggere, non sono interessata a leggere commenti di persone che mi criticano. Detto questo potete cominci...