Solitudine

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Non è facile vivere con l'ansia sociale: per paura del giudizio degli altri tendi a chiuderti in te stessa e a isolarti sempre di più senza neanche rendertene conto, eviti accuratamente qualsiasi situazione sociale per stare meglio e non avere ansia, ma poi capisci che facendo in questo modo peggiori la situazione e diventa sempre più difficile uscirne.
Ti isoli dagli altri, ma pensi che in realtà sono gli altri a non stare con te, pensi di non piacere a nessuno e la tua autostima si abbassa sempre di più finché non è pari a zero.

Ora, io non sono depressa, non mi taglio e non voglio suicidarmi, ma questi sono i pensieri che faccio quasi ogni giorno, anche se so che sono sbagliati, è più forte di me e non riesco a smettere.

Anche se completamente sbagliati non sono.

Nella mia classe sono sicura al 90% almeno di non piacere a molti, e lo so dal modo in cui mi guardano quando parlo con loro, hanno tutti lo sguardo da "ma cosa vuole questa da me? Perché deve parlarmi?".
Alcune le ho sentite mentre parlavano di me pensando che io non sentissi e non me ne rendessi conto, ma io dico: se dovete parlare di una persona di nascosto almeno evitate di guardare direttamente la persona interessata quando parlate, o di farlo a tre metri di distanza da questa, ma okay.

Anche a casa a volte mi sento sola, sono stati i miei genitori a mandarmi dalla psicologa si, ma a parte quello non stanno facendo tanto per aiutarmi a stare meglio, forse perché neanche loro sanno come mi sento davvero, un po' di volte è successo che ho pianto davanti alla psicologa mentre le parlavo di qualcosa e poi finito l'incontro tornavo dai miei genitori sorridendo e dicendo che era andato bene.
Sinceramente non credo glielo dirò, so benissimo come reagiscono se mi vedono piangere: "ma smettila di piangere per niente che non hai più 3 anni"
Poi molto spesso ci tengono a ricordarmi il fatto che non esco mai di casa e non vedo nessuno, dicono che a scuola non mi impegno e non studio.
E lo fanno perché sono convinti che se una persona si sente dire che fa schifo, poi farà di tutto per dimostrare il contrario.

Ma magari non funziona sempre e ci sono anche quelli che sentendosi dire che fanno schifo poi si convincono di farlo davvero.

Ma evidentemente questa cosa alla mia famiglia non è passata per la mente neanche per sbaglio.
E comunque se fosse vero che non studio e non mi impegno allora sarei già stata bocciata almeno una volta o rimandata, ma non è cosi, le insufficienze ci sono, come sempre, ma non ho mai avuto un debito alla fine del quadrimestre.

Poi c'è mio fratello.
Si sa che tra fratelli molte volte si fa fatica ad andare d'accordo, ma con lui davvero le cose fanno schifo, sono rari i momenti in cui andiamo d'accordo.
Soprattutto grazie alle sue "battute", come quando gli dico "ma come fai ad avere degli amici che sei cosi stronzo?"
E lui puntualmente risponde "non si sa come, ma almeno io ho degli amici"

C'è stato un periodo di quattro mesi (marzo-luglio) in cui mio fratello ha fatto un erasmus in Spagna, ed è durante questo periodo che ho cominciato ad andare dalla psicologa e i miei hanno deciso di non dirglielo per via di come avrebbe reagito.
Poi quando è tornato hanno dovuto dirglielo ovviamente e da allora, ogni tanto se ne salta fuori con frasi tipo "intanto sei tu quella depressa, non io", magari durante una delle tante discussioni che abbiamo.

How it's like to have social anxietyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora