CAPITOLO XXII

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                                                                           "In questo   momento, con paura nel petto,  avrei bisogno di un tuo abbraccio  
  della tua voce che mi sussurra 'andrà tutto bene"

Dal capitolo precedente

Sto per entrare quando sento due parole che mi trafiggono l'anima

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"Il ragazzo è vivo, ma dobbiamo portarlo immediatamente in ospedale, muovetevi o il ragazzo non ce la farà" dice il paramedico 

"Sbrigatevi" ci incita a salire sull'ambulanza e cosi facciamo, le porte del veicolo vengono chiuse e il suono della sirena irrompe con forza nelle mie orecchie creando un rombo continuo nella mia testa.

'Cameron è vivo...vivo" mi sforzo di pensare guardandolo, lì, sdraiato sulla barella con una maschera per l'ossigeno e altri fili sparsi per il torace, male vederlo cosi, non posso fare nulla...sono impotente e odio dannatamente tanto esserlo. 

L'ambulanza continua la corsa verso l'ospedale e io continuo a guardare Cameron,  mi avvicino a lui e incomincio ad accarezzargli i suoi capelli biondo grano, sempre ordinati e ora sparpagliati per tutto il cuscino della barella, fisso la sua bocca color pesca leggermente  aperta per permettere la respirazione,  fisso il suo torace che si abbassa e si alza a ritmo della respirazione e poi...poi fisso lei, quella maledetta ferita fatta da uno stupido proiettile a pochi centimetri dal cuore, quello stupido proiettile che se sparato un centimetro più in basso avrebbe spezzato la vita di un giovane uomo. Non oso pensare a cosa sarebbe potuto succedere se Cameron fosse morto, non so come avrei reagito e, ha spero di non saperlo mai. 

Non sento più le sirene dell'ambulanza ma dopo due secondi sento dei passi  avvicinarsi al retro del veicolo, vedo le porte aprirsi e due paramedici che scendono la barella di Cameron, mentre dottori e infermieri si avvicinano e io rimango un passo indietro ma continuando a seguirli lungo i corridoi bianchi e profumati di disinfettante dell'ospedale 

"Qualcuno sa il nome,  cognome, età  e com'è stato ferito il ragazzo? Ci sono parenti"  chiede il medico correndo per il corridoio vicino alla barella di Cam, un paramedico che era sull'ambulanza mi indica  

"è lei che ci ha chiamati, magari è una parente"  dice il paramedico 

"Beh, dicci tutto forza. Il ragazzo è vivo per miracolo, dobbiamo sbrigarci"urla il medico 

"Il ragazzo si chiama Cameron Dallas, ha quasi 22 anni ed è stato sparato" rispondo a bassa voce

"Altre lesioni?" domanda il medico girandosi verso i paramedici 

"No dottore" rispondono 

"Allora forza, anestetizzatelo  e preparate la sala operatoria"  continua il medico 

"Sbrigatevi!!" urla e io sussulto 

'porteranno Cameron in sala operatoria, lo porteranno lì, lo opereranno' penso appoggiandomi al muro, faticando a respirare, cado per terra in ginocchio, mi gira la testa, non riesco a pensare con lucidità,  non riesco a fermare quest'attacco di panico, incomincio a vedere sfocato...sto per chiudere gli occhi quando vedo un paramedico venire verso la mia direzione e chiede aiuto poi buio.

SPAZIO MEEE

Ciao a tuttiii, lo so mi serve una bella ramanzina per aver aggiornato poco in 3 mesi, purtroppo ho avuto un blocco che mi ha portato a riflettere su una cosa, sulla quale vi chiederò un opinione...avevo pensato di sospendere la storia fin quando non finirò di scriverla, in modo da aggiornare poi con più frequenza oppure aggiornare quando avrò il capitolo pronto..che ne pensate? Fatemi sapere come preferite, detto questo un kiss a tutti e alla prossima 

All the love Nx

Bad Blood, Bad streetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora