CAPITOLO XI

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Bambina - "Papà perché muoiono sempre le

persone migliori?"-
Padre -"Se tu vai in un giardino, quali fiori strappi?

Quelli belli o quelli brutti?"

Dopo neanche un'ora il buio incombe su Napoli e capisco che è ora di tornare a casa. Mi giro verso Ed e vedo che contempla il tramonto in adorazione, stavo per parlare quando lui mi precede

"Sai, è da tanto che non guardo il tramonto con qualcuno. Di solito vengo qui, per un paio di ore e penso a una delle poche persone che mi ha voluto veramente bene, mia nonna. Lei è sempre stata per me una mamma, mi è sempre stata vicina e da poco è venuta a mancare, con lei è morta una parte di me. Appena ho saputo la notizia ho subito pensato che non fosse vero, non ci credevo. Ho scritto una canzone per lei, diceva sempre che cantando avrei fatto strada e spero sia cosi, la renderò orgogliosa di me ovunque lei sia" dice con gli occhi lucidi penso si stia sforzando di non piangere

"Ma oggi, oggi è stato diverso. Sono venuto qui e ti ho subito notata mentre cercavi di salire sugli scogli ma non riuscivi" dice facendo una piccola risata " poi mi sono avvicinato e abbiamo iniziato a parlare mentre cercavo di aiutarti a salire sugli scogli ma prima di riuscire a salire è arrivato quel tuo antipatico amico, Zan o qualunque sia il suo nome" continua facendo una faccia disgustata quando pronuncia il nome di Zayn facendomi ridere

"Pensi anche tu che sia antipatico eh? Zayn"

"Zayn ecco il nome!" esclama con enfasi "scusa puoi continuare" dice subito vedendo l'occhiataccia che gli riservo

"Dicevo, Zayn può sembrare così ma è una specie di copertura, sembra difficile da credere ma è così, basta imparare a conoscerlo" dico voltandomi per guardare il tramonto

"Una copertura come il suo giubbino di pelle. Zayn si sente sicuro dietro quel giubbino di pelle, fa il figo, si atteggia senza quel giubbino non sarebbe Zayn Malik, ma solo Zayn e lui ha paura di questo...lui vuole essere qualcuno e per farlo indossa tante maschere" continuo il discorso osservando ancora il tramonto

"Tutti noi vorremmo essere qualcuno. Voler lasciare un segno in questo mondo, non tutti ci riescono, o per meglio dire non ci riescono facendo del bene. Poche sono le persone che riescono a lasciare testimonianze di bene in questo mondo e sfortunatamente sono le prime che se ne vanno" dice Ed guardandomi

"Perché? Ci sono già poche persone buone sulla terra, perché se ne vanno le più buone?" dico quasi lacrimando

"Bhe, vedila in questo modo Se tu vai in un giardino, quali fiori strappi?Quelli belli o quelli brutti?" continua Ed

"Quelli belli" rispondo

"Ecco, e Dio chiama a se le persone buone, come tu prendi i fiori più belli"

"Si, ma poi soffriamo per la perdita di queste persone" dico usando un tono quasi da bambina facendo ridacchiare leggermente Ed

"È lo stesso discorso di prima, non pensi che anche la terra soffre a vedere strappati i suoi bellissimi fiori?"

"Bhe...si" dico abbasando lo sguardo

"Ecco" risponde Ed sdraiandosi sulla sabbia

"Mhm..è ora di andare" dico alzandomi dallo scoglio

"Si, si penso sia ora di andare. Ma che ne dici se andiamo a mangiare una pizza insieme?" dice Ed grattandosi la nuca imbarazzato

"Si, si penso si possa fare" rispondo e sorrido

"Conosco una pizzeria/ristorante che fa una pizza a dir poco favolosa" dico prendendo Ed per mano mentre cammino verso la moto, ci fermiamo a qualche metro dalla mia adorata moto quando noto lo sguardo strano di Ed

" E tu dovresti guidare questa moto con me sopra?" domanda

"Bhe si, il ristorante è lontano e questo è l'unico mezzo di trasporto a nostra disposizione" dico guardandolo

"Non se ne parla proprio, al massimo guido io" continua Ed

"Ma non sai la strada" rispondo

"Bhe, me la indicherai tu no?" dice Ed facendo un sorrisetto

"E va bene" sbuffo

Saliamo sulla moto e partiamo. Subito do le indicazioni necessarie a Ed per la destinazione

" Okay, ora gira a destra e vai sul corso Vittorio Emanuele" dico aggiustandomi i capelli

"Rimettiti il casco, non sia mai cadi" dice Ed guardando la strada

"Non preoccuparti" dico

"Rimettilo comunque" dice Ed

" Si si, come vuoi"

" Bene, continua diritto e tra un paio di minuti siamo arrivati"

Dopo esattamente due minuti dico a Ed di fermarsi, scendiamo dalla moto e ci ritroviamo fuori dalla pizzeria Sorbillo, dove fanno la pizza più buona di Napoli

"Eccoci arrivati, il posto sembra piccolino ma non preoccuparti. Dai entriamo" dico prendendo Ed per mano entrando nel locale, mi avvicino al bancone dove c'è un cameriere

"Buonasera, mi scusi volevamo un tavolo per due" dico continuando a tenere Ed per mano "Si certo, ne abbiamo uno al secondo piano, prego seguitemi"

Il cameriere ci porta al secondo piano e ci fa accomodare in un tavolo vicino alla porta finestra dalla quale si vede il mare

"Bhe, ti piace qui?" dico riportando lo sguardo su Ed

"Si è bello" dice leggendo il menù

"Buonasera signori, avete già in mente cosa ordinare?" chiede il cameriere

"Si, grazie io vorrei una pizza margherita tu Anna?" mi chiede Ed

"Anch'io una pizza margherita grazie mille" dico al cameriere

"Va benissimo signori, da bere vi porto qualcosa?"

"una coca-cola" diciamo in coro io e Ed per poi ridere facendo scappare anche al cameriere un sorriso

"Okay, tra poco arriveranno le vostre pizze. Buon appuntamento" conclude il cameriere facendo un occhiolino

"Hahahah" comincia a ridere Ed "pensava che fossimo ad un appuntamento" continua a ridere e rido anch'io

"Bene signori ecco le vostre ordinazioni, buon appetito" il cameriere lascia i piatti sul tavolo e se ne va

"Allora buon appetito" dice Ed

"Buon appetito" rispondo e da lì cominciamo a mangiare.

Quasi a pizza finita mi arriva una chiamata da mamma, cavolo l'avevo proprio dimenticato

"Si? Pronto mamma dimmi"

"Anna Esposito dove sei e dimmi perché è arrivato a casa nostra un ragazzo che chiedeva di te! Con una MOTO!!"

Cacchiarola, cacchiarola, cacchiarola è tutto quello che riesco a pensare in questo momento

" Sta ancora qui, vieni immediatamente" continua mia mamma per poi attaccare. Subito mi alzo dalla sedia sotto lo sguardo confuso di Ed

"Cos'è successo Anna?" chiede

"Ed ora non posso spiegarti per bene ma dobbiamo andare. Dai forza sbrigati, vado a pagare tu intanto accendi la moto" dico in fretta e furia

"Ho già pagato prima possiamo andare ora" dice mettendosi il giubbino.

Scendiamo le scale e usciamo dal negozio, saliamo sulla moto e partiamo. Per tutto il tempo del viaggio penso a chi possa essere il ragazzo presente a casa mia in questo momento e purtroppo penso di aver capito chi possa essere...

SPAZIO MEEE

Buongiorno ragazzuoli, com'è andato il rientro a scuola? 

Mi dispiace di non aver aggiornato la scorsa settimana ma i prof a gennaio ci tartassano...

Detto questo buona giornata a tutti voi 
La domanda del capitolo è... Da dove venite?

- All the love Nxx 

P.S che ne pensate di Ed? Non è dolcioso? Di Cameron invece?

Bad Blood, Bad streetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora