1. Uscire con un ragazzo
Charlie Flam è davvero il ragazzo dei miei sogni. Alto, muscoloso, il cestista migliore della squadra, un sorriso mozzafiato e due occhi celesti da sbavare. Non è proprio il mio tipo ma ci vorrei provare. Io sono alquanto timida e introversa, mi vergogno anche a chiedere un bicchiere d'acqua al bar. Perciò, un tiepido 2 maggio, all'alba dei miei 18 anni, scrissi le 100 cose che avrei dovuto assolutamente fare da allora in poi. E questa è la prima.
Sono Cara Devson e mi sto avvicinando al ragazzo più figo della scuola. Un passo dopo l'altro e me lo ritrovo di fronte che mi fissa dall'alto del suo metro e ottanta.
Provo a parlare. Balbetto.
Cara torna indietro.
«Charlie...»
Oddio che sto facendo?
«Mi chiedevo...»
Cosa mi chiedevo? Non mi chiedevo proprio niente, sei il mio principe azzurro, vienimi a prendere e scappiamo insieme in un regno lontano.
«Non è che ti andrebbe di andare a prendere un gelato oggi pomeriggio?»
Sono diventata tutta rossa, me lo sento.
Poi Cara, davvero? Un gelato? Non avevi altre idee geniali? Che cazzata, salutalo e torna indietro. Oddio che figura.
-Okay-
Alzo lo sguardo.
«Davvero?»
-Sì- risponde ridendo.
«Allora... alle quattro al Berleintain»
-Perfetto-
Gli sorrido e me ne vado.
Supero il cancelletto ed esco dal campo da basket.
Poi chiamo Meghan, la mia migliore amica.
«Meg non ci crederai!»
-Ehy ehy ehy cos'è tutto questo entusiasmo?-
«Aaaa ho chiesto a Flam di usciree» esclamo strascicando la E.
-Tu
Cara Devson
La ragazza
Più riservata
E timida
Di Beverly Hills
Hai chiesto
Al
Ragazzo
Più figo della scuola
E del mondo
Di uscire?-
«Yes baby»
-O mio Dio Carry rimorchi alla grande!-
Scoppio a ridere.
-Quando uscite?-
«Alle 4 al Berl-
-Va bene non ti stresso, poi mi racconti tutto, okay?-
«Come sempre»*****
Sono le quattro meno un quarto e sono stata letteralmente tutto il tempo a fissare l'orologio. Sono ufficialmente a 15 minuti dal mio primo appuntamento.
Ho messo degli short neri e una canotta gialla (che è il colore preferito di Charlie) perché so che a lui piacciono le ragazze semplici.
La gelateria è molto vicina a casa mia, mezzo isolato. La attraverso in un baleno e, come al solito, sono cinque minuti in anticipo.
Poi lo vedo arrivare.
È lì, davanti a me, che cammina come se i miei occhi avessero messo lo slow motion. I suoi capelli castani ondeggiano da una parte all'altra ed io ne sono ipnotizzata.
La scena me la sono sempre immaginata così. Lui che viene da me, si siede al mio stesso tavolo e prende un gelato solo per passare del tempo assieme.
Adesso però la situazione si fa più tragica. Si sta avvicinando, ancora e ancora. Vorrei soltanto sparire.
Avete presente quando i film mentali si trasformano in realtà? Probabilmente no perché non è una cosa che succede spesso, ma provate a pensarci: voi ve la immaginate così, con lui che arriva, parlate, e tu dici sempre le cose giuste, le cose che vorrebbe sentirsi dire. Lui ti guarda sempre in modo dolce, ti sorride, ti fa complimenti e ti mette a tuo agio.
Ecco, io non mi sento affatto così.
Cara, calma. Si sta sedendo.
«Ciao»
-Ehy, come va?-
Da dio adesso che sei arrivato.
«Bene grazie, tu?»
-Un po' stanco per l'allenamento ma per il resto tutto okay-
Gli sorrido. Sono un po' imbarazzata perché non so cosa chiedere ma fortunatamente lui mi precede.
-Allora... come va il college?-
«Benissimo grazie. Sono un po' presa in questo periodo per via dello studio e della pressione per gli esami ma cerco di concedermi anche del tempo libero»
-Fortunata te... io sono sempre in giro... quando non mi alleno studio, poi devo aiutare mio padre a fare dei lavori in casa... insomma, vorrei poter stare più con gli amici, andare in discoteca... vorrei poter fare l'adolescente anch'io-
Quindi, questo pomeriggio, uno dei pochi che avevi liberi, hai deciso di passarlo con me?
«Certo, hai ragione» mi limito a dire.
«Vi state preparando per il campionato?»
-Eh sì- dice ingoiando del gelato. -Le selezioni quest'anno sono più dure e strette del previsto perciò richiedono più impegno, tradotto, più ore di allenamento per più volte alla settimana-
«E, non hai mai pensato di cambiare sport? O almeno, di smettere di farlo a questi livelli?»
-Oh certo, non sai quante volte- dice alzando gli occhi al cielo. -Ma mi basta ripensare a quanti sforzi ho fatto per arrivare fin qui che mi passa ogni dubbio-
Lo guardo. Quanto è bello. Vorrei poterlo fissare a lungo senza sembrare stupida o invadente. Vorrei poter stargli più vicino ma mi accontento di essere seduta al suo stesso tavolo.
Chissà perché, delle tante ragazze che gli chiedono di uscire, abbia scelto proprio me. Per uno stupido gelato poi. C'è chi lo invita a cene megagalattiche al ristorante, discoteche enormi, piscine e cinema. Eppure adesso siamo qui, insieme, a parlare di basket e vita sociale, che in fin dei conti fa schifo ad entrambi.
Ci salutiamo ed io scoppio in una rumorosa risata.
È stato stupendo e, penso che starò tutta la sera a fissare la sua foto profilo, sperando che prenda forma e che si sieda accanto a me.
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100 cose da fare con te
RomanceCosa fareste se vi trovaste davanti l'opportunità di coronare il desiderio di anni e anni di liceo? Invitare il ragazzo più bello della scuola ad uscire e parlarci, per poi scoprire che siete più simili di quanto tu potessi immaginare. Entrambi con...