6. Componi una canzone
-Dove vai?- chiede mia madre vedendomi sulla soglia.
«Al parco, con Charlie»
-Ma, tu e questo Charlie siete... insomma siete...- balbetta facendo strani segni con le mani.
«No mamma, non siamo ancora fidanzati» taglio corto io.
-Ancora, eh? Va bene, non fare tardi-
Prendo la bici e mi lancio sulla ciclabile.
Al cancelletto d'entrata c'è lui, col suo ciuffo castano laccato, che mi aspetta, con la chitarra in spalla.
Lego la bicicletta ad un palo e mi avvicino.
-Alla buon ora- dice scoprendo l'orologio da polso sotto la felpa.
Gli schiocco un bacio sulle labbra.
«Perdonata?»
-Mh, dai, ne è valsa la pena- mormora sorridendo.
Questo pomeriggio fa un po' più fresco del solito. Ha piovuto, il che è abbastanza insolito d'estate, ma quest'aria umida ti riempie i polmoni di vitalità, ti risveglia dal caldo arido di ogni giorno.
-Seguimi- mi intima lui iniziando a camminare.
Senza fare domande, gli vado dietro.
Ci sediamo nel prato, l'erba fitta ci solletica le gambe e ci inumidisce i pantaloni. Lui tira fuori la chitarra, un foglio e una penna poi, senza troppi preamboli, mi chiede di scrivere una canzone.
Io cosa? Ascolta, a momenti non riesco neanche a dire cosa ho fatto ieri, e tu vuoi farmi scrivere una canzone? No no no no, te lo puoi scordare bello.
Sibilo un "okay", che esce involontariamente dalla mia bocca.
Inesperta come sono, inizio a pensare alle parole da usare, mentre Charlie butta giù un po' di note.
Penso alla nostra piccola storia. Mi ispiro alle coppie che stanno insieme da tanto e alle incomprensioni quotidiane, alla confusione nella testa delle ragazze, al non sentirsi mai abbastanza per nessuno."Yeah, baby
I would push you away
To don’t tell you that I would you again in my arms
And you make me feel good,
I can’t breathe without you
But you're too much for me
and I'm not enough for you
baby please, forget me
and everything will be easier for you"
Il ritornello viene così e, dai, a parte il fatto che è un po' sdolcinato, come prima volta non è male.
Passo il foglio a Charlie e lui lo legge con interesse, poi si volta verso di me, imbraccia la chitarra e strimpella qualcosa. Allora io inizio a canticchiare e sembriamo davvero un duo professionale.
-Non pensavo fossi così brava-
Davvero sono brava? Vabbè dai, lo dici solo perché... beh soltanto perché sono quasi la tua ragazza.
-Dobbiamo finirla, poi registrarla e farla vedere a qualcuno!- esclama entusiasta.
«Ehy ehy vacci piano! Non abbiamo neanche un ritornello definito, non sognare troppo in grande» dico appoggiando la testa sulla sua spalla.
Ci stendiamo sul prato. Non so se sia più azzurro il cielo o se lo siano i suoi occhi.
Guardo in alto e la mia attenzione è catturata da una miscela di nuvole grigiastre e cupe che non sembrano lasciare tanto spazio alla luce.
«No, non di nuovo» dico guardando la goccia di pioggia caduta sulla mia gamba.
-Che palle, siamo sempre morti di caldo e adesso piove tutto il giorno?- sbotta affrettandosi a rimettere la chitarra nel fodero.
Il verde stava diventando una pozza e il terriccio bagnato, fango.
Charlie si sfila la felpa e me la mette addosso.
«Ehy, lascia stare, prendila tu che sei fradicio!»
-Non preoccuparti, io sto bene così-
Lo ringrazio e poi ci diamo ad una corsa sfrenata al cancello del parco, fino alla fermata dell'autobus.
Lo abbraccio.
Il vento gli ha scompigliato i capelli e lui cerca invano di sistemarli.
«Tanto sei bello comunque eh»
Come. Ho. Fatto. A. Dirlo.
Non ci ho neppure pensato, l'ho detto è basta. Grande traguardo. Ho sempre voluto farglielo notare, ma non ne ho mai avuto il coraggio.
Mi sorride.
-Potrei dire lo stesso di te, che hai sempre paura di farti vedere ma che non ne hai alcun motivo-
Wo wo wo aspettate. Me lo ha detto davvero? Ecco, ora la mia faccia sembrerà bruciata come dopo tre mesi di relax sotto il sole, fantastico. Però cavoli, che sensazione stupenda. Ripenserò a questo momento da ora ai prossimi 365 giorni.
Il bus si ferma davanti a noi e ci sediamo uno accanto all'altro.
-Quindi ora siamo ufficialmente fidanzati?- mi chiede abbozzando un sorriso.
«Fidanzatissimi» rispondo stringendoli la mano.
Io sento il cuore a milleee tutututututututututu
Sento il cuore a mille, mille, millee
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100 cose da fare con te
RomanceCosa fareste se vi trovaste davanti l'opportunità di coronare il desiderio di anni e anni di liceo? Invitare il ragazzo più bello della scuola ad uscire e parlarci, per poi scoprire che siete più simili di quanto tu potessi immaginare. Entrambi con...