5. Un altro punto di vista

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Jack's pov

Esci dalla mia vita...

Quelle parole mi ronzano per la testa mentre cammino per i corridoi dell'Accademia, ho deciso di restare qui per un po', voglio risolvere con Ruby. Sento che lei non è solo un'amica: quando sono con lei so che posso essere me stesso senza preoccuparmi, con lei mi sento felice, in qualche modo lei è una parte di m e della mia vita, solo quando è accanto a me mi sento completo...

 Esci dalla mia vita...

Quelle parole mi hanno ferito, hanno ferito il mio cuore. Non posso e non voglio uscire dalla sua vita... Non può avermi detto una cosa del genere... E pensare che avevo organizzato di dirle cosa provo per lei appena sarei tornato a Miami... Credo che ormai tutto sarà tutto inutile, le ho mentito, le ho mentito da quando ci conosciamo, in certo modo è comprensibile che sia rimasta delusa... ma senza di lei non ce la posso fare, senza di lei non posso vivere felice, non riesco a pensare di non poterla più abbracciare, non voglio rinunciare a quel suo fottuto sorriso che mi ha sempre dato una ragione per andare avanti, nonostante tutto...

Sto camminando immerso nei miei pensieri confusi e disperati, quando arrivo vicino alle scale principali davanti all'uscita che da sul parco dell'Accademia. Sto per andare davanti alle scale, continuando la mia pensierosa passeggiata, ma sento qualcuno che sta per scendere le scale e, forse per istinto o per non vedere nessuno, mi nascondo dietro una delle colonne che si erge quasi attaccata alle scale  e sbircio con la coda dell'occhio per vedere chi stia arrivando... Non credo ai miei occhi...

A pochi metri da me c'è Ruby con un vestito rosa molto elegante molto probabilmente prestato da una delle sue amiche, lei non è il tipo che si mette vestiti così eleganti, la vedo che scende le scale lentamente creando un leggero rumore di tacchi che rimbomba nel deserto ingresso, sta guardando un angolo buio dell'atrio. Guardo anch'io nella direzione del suo sguardo, ma non riesco a vedere niente di diverso di un semplice angolo di un semplice atrio, chissà cosa vede Ruby diverso rispetto a quello che vedo io. 

Mi distraggo sentendo il telefono vibrare, così distolto lo sguardo da Ruby e prendo il telefono dalla tasca...ho un messaggio da parte di James: "Come va con Ruby? Hai risolto?". Rispondo con "Non le ho ancora parlato...". Appena invio il messaggio sento un tonfo, in fretta chiudo il telefono e lo metto in tasca, mi guardo intorno per capire da dove venga il rumore assordante.

Con discrezione mi sporgo dalla colonna per controllare se sia Ruby... I miei timori si avverano appena la vedo accasciata a terra mentre tiene una mano sul cuore e con l'altra si aggrappa al parapetto della scala. Dopo una manciata di secondi, nei quali la guardo sgranando gli occhi, preoccupato come non mai le corro incontro chiamandola per nome, la prendo tra le mie braccia come se fosse una sposa.

 Mi sto seriamente preoccupando, sta tremando e sembra molto debole, vederla ridotta così mi sembra strano. Da quando la conosco, ovvero da 8 anni, da quando mi sono trasferito a Miami, non si era mai assentata da scuola per malattia, non si era mai ammalata, neanche un semplice raffreddore. Invece ora sta tremando tra le mie braccia, mi sento impotente nel vederla così, non ho nemmeno il tempo di farle una domanda che sviene tra le mie braccia...

Ora non sembra stia soffrendo, sembra una dolce bambina che dorme tranquilla immersa nei suoi fantasiosi sogni...
Passato il momento di shock iniziale, inizio a salire le scale. Sono confuso e preoccupato, non so dove andare, l'unico posto che mi viene in mento è la camera di Ruby e delle sue amiche, così imbocco il corridoio a destra diretto verso la loro camera.

Ruby sta iniziando a pesare ma non posso fermarmi, non so cosa le sia successo ma ho paura sia qualcosa di grave...

 Arrivo davanti alla camera delle ragazze e do un leggero calcio col piede, poiché con in braccio Ruby non posso bussare con le mani. Sento dei passi e dopo alcuni secondi interminabili, qualcuno apre la porta. Quel qualcuno è Annabeth.

<<O mio dio Adrien, cosa è successo? >> mi dice Annabeth avvicinandosi preoccupata a me.

<<Non lo so... è svenuta tra le mie braccia... non capisco niente... per favore aiutami... >>.

<<Certo che ti aiuto, stai tranquillo, seguimi>>.

Annabeth mi conduce in camera sua e di Ruby, mi fa segno di poggiarla sul letto alla mia destra e mi dice di uscire e che al resto avrebbe pensato lei. Poggio Ruby sul letto stando attento a non farle male, ma non riesco ad andarmene...non riesco a lasciarla qui in quello stato... ho la sensazione che sia in parte colpa mia anche se non so il perché... La voce di Annabeth mi riporta alla realtà, dando un fermo momentaneo ai miei pensieri.

<<Jack ti ho detto di uscire...Jack mi senti... so che sei preoccupato per lei ma ora ci sono io, penso io a lei, tu ora devi uscire e lasciar fare a me>> dice Annabeth con un tono dolce poggiandomi una mano sulla spalla.

A quelle parole mi convinco e lentamente esco dalla stanza, la cui porta viene chiusa appena metto entrambi i piedi in salotto. 

Passa del tempo e non ho alcuna notizia, così mi rendo conto di essere inutile stando lì impalato ad aspettare, c'è una sola cosa che posso fare in questo momento: devo parlare con lei, se c'è qualcuno che può capire cosa è successo, quel qualcuno è lei.

-Continua-

-Florix❤️

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