11. Una buona notizia

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Emily's pov

Oggi ci siamo date appuntamento in camera per andare a cena insieme. Sono arrivate tutte tranne Ruby, così decido di parlare per controllare che tutto sia pronto.

<<Allora, l'avete portato?>> dico rompendo il silenzio che si era creato.

<<Si, io e Ashley l'abbiamo ritirato poche ore fa>> a parlare è Nicole.

<<Allora, è uscito come l'avevamo chiesto?>> questa volta è Michelle che è inpatiente di avere una risposta.

<<È anche meglio>> dice Ashley tirando fuori dalla borsa una scatolina rossa incartata un nastro bianco.

<<Come da programma, le daremo il suo bounty stasera durante la cena, tutto chiaro?>> dico per poi guardare le altre che mi annuiscono quasi all'unisono.

Sono inpaziente di dare il bounty a Ruby, ma allo stesso tempo sono felicissima per lei e agitata perché la preside ha incaricato me per scegliere il bounty e darglielo. Per me è stato un onore accettare ma ora ho paura che non le piaccia o che non capisca il gesto.

Il bounty per noi fate è un segno di riconoscimento per i nostri doni, per spiegarmi meglio si può dire che è qualcosa che raffigura il nostro potere, così che gli altri possano sapere con chi hanno a che fare. La maggior parte dei bounty sono gioielli o qualcosa che si può facilmente portate ovunque e che si può tenere in bella vista senza insospettire gli umani. Ma quella del bounty è una tradizione principalmente dell'Accademia, così esso ottiene due significati, uno è l'appartenenza all'Accademia e l'altro è l'appartenenza ufficiale al mondo della magia. Di solito è il membro più vecchio della famiglia a occuparsi della scelta e della consegna del bounty, come successe per me, la mia bisnonna Esmeralda mi regalò un paio di orecchini coi pendenti, uno con la luna e uno con il sole, gli stessi orecchini che metto ogni giorno con orgoglio.
Ma quello di Ruby si può definire un caso particolare, la preside mi ha convocata insieme ad Annabeth per affidarci questo compito, perché ormai Ruby fa parte del mondo della magia da quasi due mesi, ed è tempo che anche lei abbia il suo segno di riconoscimento, ci ha raccontato dei poteri di Ruby e ci ha dato dei consigli, ma quando ho chiesto perché proprio noi e non qualche suo parente, lei ha scosso la testa e ha detto che è meglio così è che noi siamo le persone più vicine a lei.
Ho evitato di fare altre domande e perché conoscendo la preside da molto ormai, ho preferito non ficcare il naso in faccende che non mi riguardano.

Ora siamo tutte in salotto vestite eleganti e aspettiamo solo che Ruby si faccia viva. È la solita ritardataria, non cambierà mai. E mentre metto in borsa la scatolina rossa, la porta della camera si apre rivelando una Ruby ancora in jeans e maglietta con i capelli scompigliati e col fiatone. Conoscendola avrà corso per arrivare il meno tardi possibile.

<<Scusate il ritardo, vado subito a prepararmi>> dice Ruby mentre si avvia verso la nostra camera.

<<Cosa dobbiamo fare con te? Sei sempre la solita smemorata!>> dico alzandomi per andare ad aiutare Ruby, producendo un leggero rumore di tacchi.

La aiuto a truccarsi e a scegliere cosa mettersi, cioè un vestito rosso, una pochette bianca e un paio di tacchi bianchi troppo alti secondo lei, ma la verità è che a lei stanno benissimo. Appena Ruby ha finito di prepararsi, siamo uscite insieme alle altre e ci siamo dirette all'ingresso del''Accademia, dove una limousine ci aspettava, limousine ovviamente prenotata da Miss Marcova che insisteva dicendo che stasera deve essere tutto perfetto, quella frase mi ronza in testa anche mentre salgo nell'auto per poi chiudermi la portiera alle spalle, essendo l'ultima ad entrare. Stiamo parlando da un po' mentre stiamo aspettando di arrivare al ristorante in pieno centro, per fortuna Ruby non ha ancora fatto nessuna domanda riguardo il motivo di questa cena.

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