17. Confusione

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Ruby's pov

Intorno a me c'è solo il buio. Come ci sono finita qui? Che cosa è successo?
Sono confusa, l'ultimo ricordo che ho, è di me che finisco il mio disegno seduta in riva al lago, poi solo immagini sfocate e, infine, il buio.

Ogni tanto ho sentito delle voci: alcune mi chiamavano con tono triste e preoccupato, altre mi dicevano di aprire gli occhi e di svegliarmi. Ma ho sentito chiaramente una sola voce, e per quanto può sembrare strano, quella voce era di Jack. E le parole che ho sentito mi hanno alquanto spaventato.

"Aiutami Ruby... Non so dove sono, ma so chi mi ha fatto questo... Puoi aiutarmi solo tu... Ora devi svegliarti e venirmi a cercare, puoi trovarmi solo tu... Cerca chi si firma A.M. e troverai il modo di raggiungermi..."

Quelle iniziali mi ricordano qualcosa, ma non riesco a ricordare cosa. Mentre penso alle parole di Jack, lo scenario intorno a me cambia.
Mi trovo in una foresta tropicale, mi pare di averla già vista da qualche parte... Davanti a me c'è un tempio, deduco sia molto antico dalle crepe nelle rocce e dal muschio che compare a chiazze sulla struttura. Avvicinandomi riesco a leggere una scritta incisa nella roccia alla base del tempio: "아스달 연대기". Non ho la più pallida idea di cosa significhi ma dalla forma, le lettere che la compongono sembrano appartenere all'hangŭl, l'alfabeto coreano.
Dovevo continuarlo quel corso sulle lingue orientali alle medie, adesso mi sarebbe stato utile. Chiudendo questa parentesi, ritorniamo al tempio.
Salgo i pochi gradini presenti e mi ritrovo davanti un piedistallo di marmo, che non sembra antico come il resto del tempio, con sopra una piccola fiammella rossa e blu. Quella fiamma mi attrae a sé e non riesco a resistere all'impulso di toccarla. Appena fatto ciò, una luce occupa la mia visuale e sento una voce nella mia testa. 

"Mia signora, è ora di svegliarsi. Questo luogo la aspetterà per un altro po' di tempo."

Rhaegal, che posto è questo?

"Non posso dirvelo io, lo dovrà scoprire da sola.Ma ora si svegli. La attendono."

...

Spalanco gli occhi, ma sono costretta a richiuderli subito a causa della troppa luce. Quando mi abituo alla luce, inizio a guardarmi intorno. Mi trovo in una stanza tutta bianca, sono stesa su un letto; accanto ad esso, su una specie di comodino, ci sono dei fiori, per essere più precisi, delle primule, i miei preferiti. Mi soffermo a guardare il mio corpo, ho l'avambraccio destro fasciato e un tubicino collegato al sinistro, il resto del mio corpo è coperto da un lenzuolo anch'esso bianco. Provo a mettermi seduta, ma un dolore indescrivibile alla schiena, mi costringe a rinunciare al mio intento. Scosto il lenzuolo e rimango un po' impressionata dalla fasciatura che copre il mio petto, la mia spalla sinistra e il mio fianco destro.

Rassegnata all'idea che dovrò aspettare qualcuno per sapere come sono arrivata in questa stanza, chiudo gli occhi e cerco di fare mente locale sugli ultimi avvenimenti. Ma niente, solo confusione e un gran mal di testa. 

Assolta nei miei pensieri, non mi accorgo della porta della stanza che viene aperta, e ne entrano Annabeth e Emily. Le due, appena si accorgono che sono sveglia, iniziano a urlare.

<<Oddio Ruby, sei sveglia! Ci hai fatte preoccupare tanto quando ti abbiamo trovato>> dice Annabeth per poi sedersi sul lato destro del letto. 

Emily, invece, dopo aver fatto un gridolino di gioia, si butta a capofitto su di me abbracciandomi, provocandomi un dolore così forte da farmi chiudere gli occhi e urlare. La bionda, appena sente il mio lamento, si stacca all'istante e inizia a chiedermi scusa, per non so quante volte. Appena il dolore si attenua riapro gli occhi e, bevo il bicchiere d'acqua che mi ha porto Annabeth, dopo averla ringraziata con un cenno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 10, 2019 ⏰

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