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:"Ero appena tornato da scuola quando sentii mamma e papà che discutevano :"RICHARD NON GLIELO POSSIAMO DIRE NON È PRONTO!" Poi sentii papà dire arrabbiato:"NO! INVECE GLIELO POSSIAMO DIRE ORMAI È ABBASTANZA GRANDE! GLI POSSIAMO DIRE CHE È STATO ADOTTATO!" :"COSA?!" Dissi io irrompendo all'improvviso; Mamma e papà si guardarono perplessi senza sapere cosa dire; farfugliarono qualcosa ma io non gli ascoltavo. Ero entrato in trance era come se mi avessero spezzato il cuore in due. Era come cadere da una scolgiera atterrare sul fondo di un fiume e non riuscire più a risalire; diventai subito bianco :"Darwin?! Darwin tesoro?" Non risposi e mi limitai a piangere e a correre verso camera mia :"DARWIN!" Non risposi.

Richiusi la porta sbattendola violentemente. Rimasi in silenzio fissando quella che era stata la mia camera fino a quel giorno. Mi distesi sul letto e iniziai un pianto lungo e doloroso. Dopo qualche ora di pianto incessante mi alzai ferito dentro ma forte all'esterno e cominciai a fare la valigia :"Andrò a cercare la mia vera famiglia!" Dissi deciso; appena finii di preparare la borsa scrissi un biglietto a Gumball e uscii dalla finestra. Corsi a perdifiato fino a che i polmoni non mi esplosero del tutto; ad un certo punto mi accorsi di essere arrivato fino al mare :"Qui troverò la risposta alla mia domanda!" Appoggiai la mia borsa sulla sabbia bollente e mi tuffai in acqua.


Cercai per ore e ore ma non trovai nessuno della mia vera famiglia; deluso tornai in superficie e mi sedetti sulla sabbia. Una lacrima scivolò lungo il mio volto e scoppiai per la seconda volta a piangere.

Ad un certo punto notai una luce in lontananza e mi avviai verso di essa incuriosito; scoprii una palla di luce che fluttuava nell'aria :"Ma che cosa?" Non ebbi il tempo di rispondere perché la palla di luce aveva iniziato a parlare :"Darwin! Tuo fratello è in pericolo! È diventato cattivo e spietato e ora vuole distruggere tutta la tua famiglia! Io ti aiuterò a fermarlo ma dovrai farmi entrare dentro di te" inizialmente mi spaventai ma poi capii che mi voleva aiutare quindi entrai dentro la luce e mi trasformai.


Era una sensazione piacevole come mille farfalle che si posano su un fiore. Alla fine uscii dalla palla della luce e mi accorsi di avere le ali e un cappello in testa :"Ora vado a salvare mio fratello!" Così dicendo volai verso Dark Gumball e il resto poi lo conoscete"

Il gruppo era rimasto ad ascoltarlo per tutto quel tempo senza battere ciglio come ipnotizzato :"Darwin una promessa" Disse Gumball abbracciandolo :"Tutto quello che vuoi fratello" Gumball sorrise :"Non scappare più senza di me" Tutti risero di gusto davanti a quella battuta :"Puoi contarci"
Così tutti contenti uscirono dalla foresta dirigendosi verso casa.


Nel folto del bosco intanto una nube nera si aggirava minacciosa si vedevano solamente gli occhi: una riga bianca;aveva denti affilati e sorrideva in modo maligno :"Un giorno sarai dinuovo mio Gumball Watterson!"




                         

FINE!

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