Capitolo 6

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Io..mentre correvo non vidi che ero arrivata alla fine delle scale.

Un attimo prima stavo cadendo, un attimo dopo era tutto buio

Non so come finii imbraccio a lui, come sempre, quando avevo davvero bisogno di lui, lui era lì...

"Possibile che noi dobbiamo sempre incontrarci così?" Mi chiese Jason con un pizzico di paura.

Mi teneva in braccio come se fossi una sposa.

"Fammi scendere IDIOTA!!" Gli dissi quando ricordai che eravamo ancora a scuola.

"Mmmh no -disse pensandoci su- hai fatto un bel volo ora vieni con me"

"Ti ho detto di farmi scendere!" Gli ordinai scalciando.

Ma aveva una presa ben salda e non mi fece muovere.

"Non se ne parla, ti sei fatta male?"

"Non mi sono fatta niente, ora fammi scendere." Dissi guardandolo negli occhi.

Stava ridendo.

Diamine era bellissimo, capelli ed occhi scuri, statura e muscoli di chi gioca a basket.

Per molti un dio sceso in tera.

"Stai piangendo e sopratutto smettila tanto non ti faccio scendere" Amava avere la situazione a suo vantaggio.

"Dove mi stai portando? Almeno questo posso saperlo?" Chiesi rassegnata.

"Secondo te? in infermeria...voglio essere sicuro che tu non ti sia fatta niente"

"M-ma passeremo davanti la mia classe e davanti la tua..."

"E quindi, qual'è il problema?" Sbuffò.

"Ti detesto, sto bene, posso anche camminare da sola.."

"Anch'io ti voglio bene e no, ti porto in braccio, sei svenuta per un pò, quindi ora zitta.." Stava giocando con me come fa il gatto prima di mangiarsi il topo, glielo leggevo in faccia.

Mentre mi portava in braccio per il corridoio, tra gli sguardi indiscreti di tutti passammo davanti la mia classe dove uscirono Chiara e Daemon.

Chiara:"Maya ma che?"

Daemon:"Ma guardali i due piccioncini" sorrise.

Jason:"S-smettetela, la sto solo portando in infermeria."

Stava balbettando?  Sono veramente grata a Daemon per averlo messo un attimo in difficoltà, dopo tutto era anche una mia piccola rivincita. "Coooosa e perchè?" Chiesere Chiara e Daemon all'unisono.

Alan:"Beh perchè questa scema ha fatto un bel volo dalle scale."

Chiara:"Maya come stai? Ti fa male qualcosa? Riesci a camminare? Stai bene? Dimmi che non ti sei fatta niente..."

La odiavo quando partiva in quinta e mi faceva trenta domande al secondo.

"Sto benissimo è questo scemo che non vuole lascirmi camminare..." dissi guardando altrove.

Jason:"Forza ragazzi, la porto in infermeria, Daemon ci vediamo agli allenamenti del club, spiega tu al prof la mia assenza, GRAZIE ragazzi" disse sorridendogli e prendendo nuovamente sicurezza di se.

Poi passammo dalla classe di Jason.

Dove al nostro passaggio tutte le ragazze della sua classe parlavano a bassa volce e dove Elen mi guardò veramente male...

Passai il resto del tempo in infermeria.

Quando mi volsi alzare per andare a casa Jason me lo impedì.

"Cosa vorresti fare?" Mi chiese.

"Andare a casa, stanno per finire le lezioni e tu devi andare al club." Dissi con tono ovvio.

" Beh non saro' un medico, ma hai sentito cosa ha detto l'infermiera, a riposo..quindi ora torna giù e dormi per un pò, io resterò qui per il club c'è ancora tempo, oggi inizierà più tardi." Continuò spingendomi un dito contro la fronte.

Un pò contraria mi rimisi giù e chiusi gli occhi.

Non riuscivo a dormire, ma continuai a tenere gli occhi chiusi. 

Credendo che stessi dormendo si stese accanto a me.

"Scema, non devi farmi queste cose, sarebbe potuta finire male e poi io come avrei fatto senza la mia piccola Ella May? È così che ti voglio, sempre al mio fianco" finì la frase e mi bacio' la fronte.

Sentivo il suo respiro calmo.

Il cuore battere.

E il suo meraviglioso profumo, che mi trasporto' in un dolce sogno.

Al mio risveglio mi sentivo molto meglio.

Jason era seduto accanto a me.

"Finalmente ti sei svegliata, certo che hai dormito per un bel po' ahahah dai ti riporto a casa così sono sicuro che non ti farai del male inciampando per strada" Rideva di gusto prendendomi in giro.

Lo guardai per un minuto, sembrava avesse pianto...

"Smettila di prendermi in giro e poi devo fare delle compre prima, non c'è bisogno che tu mi riporti a casa." Gli dissi mettendo il broncio.

"Le farai domani, oggi ti riporto a casa io" disse sentendosi fiero.

"No, non mi convinci e poi ho voglia di stare un pò per i fatti miei." Dissi abbastanza acida.

Jason si alzo di botto.

"Non se ne parla proprio, si è visto cosa succede ogni volta che vuoi stare per i fatti tuoi, prima scappi dal bar e ci fai preoccupare tutti, ora cadi dalle scale...non se ne parla minimamente che tu vada a casa da sola, chiaro?" Disse sbattendo le mani sul letto.

Sussultai portandomi una mano al petto.

La sua espressione era un misto tra rabbia e preoccupazione.

"Ook, però vieni a fare compre con me?"

"Certo passiamo un pò di tempo insieme" disse sorridendo. 

"Si, ma ora andiamo ai tuoi allenamenti, non devi saltarli a causa di un peso come me che ti causa sempre problemi..."

"Smettila idiota... -mi abbraccio'- non sei un peso e non mi causi alcun problema, sia chiaro...non voglio più sentirtelo dire, ok?"

"Ok.." risposi respirando ancora una volta il suo profilo.

Andammo ai suoi allenamenti e fu lì che io..

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