Calò il silenzio, ma non mi dispiaceva, con Jason non era imbarazzante, non dovevamo affrettarci a trovare un discorso.
"Siamo arrivati?" Chiesi, mi sembrava che camminassimo da tipo..un eternità.
"Ma se sono solo dieci minuti che camminiamo" disse scuotendo la testa lievemente.
Passò qualche altro minuto e finalmente arrivammo.
"Entriamo?" Chiese Jason indicando il locale, così annui.
All'interno era completamente in stile giapponese, il locale era divisa in due ale, cioè la sala che dava all'entrata era piena per la maggior parte da sedie e tavolini, il resto dello spazio era occupato dal bancone.
L'ala affianco era unicamente piena di tavolini divisi tra loro da alcuni sépare, così che ognuno abbia la propria privacy."Dove vuoi sederti? " mi chiede Jason.
"Mmh, boh, dove vuoi? " chiedo a mia volta.
Così decide di avvicinarsi ad una cameriera chiedendogli qualcosa, ma le scuote lievemente la testa, allora Jason le si avvicina di più e le sussura qualcosa all'orecchio, vedo la ragazza sorridere per poi passarmi accanto e dirigersi verso l'ala più riservata.
"Andiamo?" Mi chiese Jason mettendomi un braccio sulle spalle.
"Ma come....?"
"Ho i miei trucchi Ella May" disse facendomi l'occhiolino.
Così seguimmo la cameriera che ci indicò il nostro kotatsu, ovvero il tavolino basso che usano i giapponesi, Jason si sedette a gambe incrociate, io invece le distesi sotto il tavolo anche se sapevo già che avrei cambiato posizione ogni dieci minuti.
"Ecco i menù, torno tra un po' a prendere la vostra ordinazione" ci disse la ragazza sorridendo ed allontanandosi dal nostro kotatsu.
"Mmmh, cosa prendiamo? " mi chiese Jason frugando tra i vari nomi scritti sul menù.
Feci spallucce, non sapevo cosa prendere era il primo ristorante giapponese che era così provvisto ed io, dal canto mio era un eterna indecisa.
"Ordina tu per entrambi" dissi alla fine rassegnata, essendo più indecisa dell'inizio.
Così ordinò da mangiare e a fine cena ordino dei carinissimi dolci a forma di pesce ripieni di cioccolato.
"Vuoi mangiarli qui o mentre torniamo a casa? " mi chiese guardando il suo orologio.
Stavo per rispondere, ma mi arrivò un messaggio.
Presi il telefono dalla tasca e controllai chi era.
Era mio fratello.
-Sono tornato a casa e mamma non è ancora tornata-
Gli risposi immediatamente.
-Quindi? Puoi benissimo stare a casa da solo no? Io torno tra un po'-
La sua risposta fu immediata.
-No, ho scordato le chiavi e vorrei poter entrare in casa mia-
Prima che potessi rispondergli mi arrivo anche un messaggio da Chiara.
-Tornata ora a casa, chiamami appena puoi.-
Rimisi il telefono in tasca e sospirai sonoramente.
"Meglio se rientro, mio fratello è rimasto fuori" spiegai a Jason.
Annui leggermente e chiese il conto, da lì parti una discussione su chi dovesse pagare, alla fine pagò lui dato che io "ero stata invitata" ed uscimmo dal ristorante, immergendoci nella calda notte estiva.
Dopo circa mezz'ora eravamo di fronte casa mia, dove trovai mio fratello seduto sul gradino con la schiena pogiata alla porta.
"Perché sei fradicio? " domandai guardandolo dalla testa ai piedi.
"Indovinate chi ha vinto una scommessa tuffandosi nel lago" disse lui orgoglioso di se.
Aprì il cancelletto in ferro battuto.
"Un idiota? " domandai sorridendo.
Jason entrò dietro di me ed alzo un sopraciglio guardando mio fratello.
"Amico ti saluterei, ma preferisco rimane asciutto"
Sul volto di mio fratello si formo un ghigno.
"Certo amico, a farti sudare ci pensa già mia sorella, eh? "
Jason rise e mise una mano sulla testa di mio fratello.
"Amico, è lei che non può staccarmi gli occhi di doso e mi sogna tutte le notti"
A quel punto scoppiarono entrambi a ridere.
Li guardai scocciata.
"Fottetevi" gli dissi aprendo la porta ed entrando.
"Amico ti fermi qui sta sera?" Sentì mio fratello chiedere a Jason.
Guardavano entrambi me.
"Non guardatemi così, vado a mettermi il pigiama, meglio per voi se trovo i pop corn fatti quando scendo" dissi salendo le scale e raggiungendo camera mia.
Mi sfilai le scarpe ed aprì l'armadio, inizia a frugare tra i vestiti, perché diamine avevo tutti i pigiami spaiati? Alla fine presi un pantaloncino nero stellato e la mia vecchia maglietta hard rock.
Misi il pigiama, mi struccai e sciolsi i capelli tornando al piano di sotto.
Mi buttai sul divano e sospirai.
"Mio amore, mi sei mancato così tanto" dissi attirando l'attenzione su di me.
Cercai di allungare il braccio e prendere il telecomando, ma evidentemente avevo della braccine troppo corte.
"Spostati e facci sedere donna" tentò di comandarmi mio fratello.
"Siediti a terra idiota" gli dissi con la faccia schiacciata nei cuscini del divano.
Sentì suonare alla porta ed andai ad aprire, era Chiara.
Era in pigiama ed in lacrime, la feci entrare e le dissi di andare in camera mia, guardai i ragazzi fare zapping.
"Chi è? " chiesero all' unisono.
"Chiara -risposi iniziando a salire le scale- scendiamo tra qualche minuto e poi guardiamo la tv"
"Cosa guardiamo? " mi chiese Nick
"Hemlock grove e a seguire American horror story"
Dissi affratteandomi a salire in camera mia, dovevo capire cos'era successo a Chiara, l'avevo vista in quello stato una sola volta ed era stata lasciata, per il resto era sempre in ordine nel suo disordine.
STAI LEGGENDO
After Love
RomanceMaya è una semplice ragazza fino al secondo anno di liceo dove le cose si complicheranno un po',ma per fortuna ha un'amica eccezionale al suo fianco. Sarà in grado di ottenere ciò che vuole o si farà trascinare dagli eventi?