Erano già passati due giorni da quando mio fratello era stato ricoverato, ero rimasta lì vicino a lui ad aspettare che si svegliasse.
"Hei" si affaccio Jason alla porta bussando.
"Hei" dissi piano stropicciandomi gli occhi.
"Ancora nulla? " chiese entrando.
"No" dissi.
"Vuoi qualcosa?" chiese nuovamente.
Odiavo le situazioni di circostanza e quella ne era una.
"Un caffè" risposi sbadigliando.
"Un altro? Hai bisogno di andare a casa e riposare" disse piegandosi verso di me.
"No, sto bene, ho dormito qui e poi sono già andata a casa" risposi.
"Si per farti una doccia veloce e sei tornata qui"
"Va bene così"
Jason alzò le braccia ed uscì dalla stanza.
"Forse dovrei tornare a casa a riposare, mangiare e magari fare un'altra doccia" dico a Jason quando torna col mio caffè.
"Potevi anche lasciarmi un bigliettino" scherza lui.
"Sai che mia madre è partita per quel convegno, potresti rimanere con lui finché non torno?" gli chiedo stanca.
Lui annuisce così prendo la borsa e corro a casa, spingo il cancelletto ed apro la porta di casa, entro e vado a fare una doccia, mangio e poi li noto, Chiara e Daemon sono distesi sul divano a dormire abbracciati l'uno all'altra, li guardo ridendo e sospiro scuotendo la testa.
Salgo in camera mia per riposare, mi stendo sul letto e l'attimo dopo suona la sveglia.
-Voglio dormire - penso guardando il telefono, ed invece sono già passate due ore.
Tolgo la tuta e metto un paio di jeans ed una maglietta bianca.
Scendo le scale cercando di fare meno rumore possibile, entro in cucina per un caffè, prendo una tazza dallo sportello e mi verso del buon caffè.
"Hei" mi sussurra Chiara prendendo anche lei un caffè e facendo spaventare me.
"Hei" rispondo, sorseggiando il mio caffè.
"Come sta Nick?" chiede preoccupata.
"Dorme...ancora" sospiro stanca, "ora devo proprio andare, grazie" aggiungo in fine.
"Di nulla" mi risponde seguendomi all'entrata.
Prendo il giubbotto e le chiavi ed esco salutandola con un cenno della testa.
Entro in ospedale e l'odore nauseante di disinfettante mi investe all'istante, raggiungo la camera di mio fratello e vedo Jason sulla poltrona a leggere il libro che mi ero portata il giorno prima.
"Bel libro" mi dice appena metto piede nella stanza.
"Lo so" dico annuendo.
"Vieni" dice facendomi segno di sedermi sulle sue gambe "me lo leggeresti tu?" chiede mentre mi avvicino a lui.
Annuisco togliendomi la giacca è posandola sul bracciolo della poltrona, mi siedo sulle sue gambe pogiando la schiena sul suo braccio destro e la testa sulla sua spalla, Jason mi passa il libro ed incrocia le mani posando il braccio sinistro sul mio ventre e così inizio a leggergli Wonder di R. J. Palacio.
Continuo a leggere finché non noto che Jason sta per addormentarsi.
"Vuoi che smetta?" gli chiedo piegando il libro in avanti verso il suo braccio, Jason scuote la testa ed io sospiro pronta a riprendere la lettura."Hei, giù le mani da mia sorella" dice Nick ridendo a fatica rivolto a Jason.
"Hei, dico all'infermiera che sei sveglio" gli dico alzandomi ed uscendo dalla stanza.
L'infermiera mi rassicura che tra qualche minuto arriverà il medico a visitarlo e torno dai ragazzi, arrivata di fronte alla camera noto di aver lasciato la porta socchiusa e mi soffermo ad ascoltare i ragazzi parlare.
"Sul serio amico, ti spacco il culo se la fai soffrire" dice Nick a Jason.
"Sai che non le farei mai del male amico" risponde Jason.
"Lo spero per te amico, lo spero per te" continua mio fratello tossendo.
"Salve signorina Gerardi, cosa fa qui fuori?" mi chiede il medico facendomi trasalsire.
"Oh, nulla, aspettavo lei Dottor Dokins" rispondo al medico gesticolando un po' troppo.
"Bene, allora entriamo?" mi chiede.
Annuisco ed entriamo nella stanza, il dottor Dokins visita Nick e ci informa che fortunatamente non ci sono altre lesioni gravi o costole rotte, nessuna perdita della memoria e che la tosse è causata dalla botta presa.
Quando il medico esce chiedo a Nick che cavolo ha combinato per ridursi in quello stato e farmi preoccupare a morte.
"Sono caduto da un tetto" mi risponde vagamente.
"E che ci facevi su un tetto?" gli chiedo cercando di rimanere tranquilla.
"Volevo impressionare una ragazza con lo skate, ma si è incastrato in una delle tegole e sono volato giù" risponde grattandosi la nuca.
"Amico, è folle" interviene Jason.
"Ti prenderei a pugni fino a romperti almeno una costola e poi ti spaccherei lo skate di sopra" gli dico con le lacrime agli occhi.
Nick mi tira a se col braccio buono e mi sussurra "scusa" stringendomi a se e lasciandomi sfogare.
Mandai un messaggio a mia madre ed un altro a Chiara.
La mattina seguente Nick poté lasciare l'ospedale, per fortuna ci dette una mano Jason, il rientro a casa fu un po' turbolento, per i primi giorni non lasciai Nick quasi per nulla, al rientro di mia madre ebbi più tempo per me nonostante Chiara mi aiutasse in tutto.
"Questa domenica andiamo alle terme?" mi chiese Chiara tutta euforica mentre leggeva una rivista.
"Ok, sabato facciamo un mini falò con i ragazzi in giardino" le risposi io.
Chiara annuì e si rimise a leggere, io continuai a giocare alla play finché non andammo a dormire.
Arrivammo tardi a scuola come ogni giorno.
"È colpa tua" dissi a Chiara prendendo fiato.
"Mia? Ma se mi hai chiamata tardi" rispose lei sorridendo.
-Stronza - pensai.
La giornata volò velocemente, la pausa pranzo la passammo con i ragazzi e dopo la scuola iniziammo con gli allenamenti delle cheerleader.
"Bene, per oggi può bastare" dissi a Chiara.
"Brave ragazze, fate gli esercizi a casa e ricordate che questo venerdì ci sposteremo con la squadra per il torneo di basket" ricordò lei alle ragazze.
Salutammo le ragazze, prendemmo i borsoni con il cambio.
"Andiamo a vedere i ragazzi e poi ci cambiamo?" mi chiese Chiara.
"Preferisco rimane così anche per tornare a casa" le dico indicando il mio abbigliamento.
Quest'anno aveva iniziato a fare caldo prima e ci avevano permesso di mettere le tute estive, ma usavamo ancora le divise invernali e faceva troppo caldo per cambiarsi.
Chiara annuì ed andammo in palestra a guardare i ragazzi allenarsi.
Daemon aveva appena segnato quindi i ragazzi stavano scherzando tra loro, non appena ci videro iniziarono tutti a darsi gomitate tra loro facendo sbuffare Chiara.
Jason e Daemon ci fissavano sorridendo, la cosa mi fece innervosire ed incrocia le braccia mettendo un finto broncio, poi le vidi erano lì a fare le galline, ecco perché avevano saltato l'allenamento.
"Andiamo" dissi a Chiara dandole una gomitata.
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After Love
RomanceMaya è una semplice ragazza fino al secondo anno di liceo dove le cose si complicheranno un po',ma per fortuna ha un'amica eccezionale al suo fianco. Sarà in grado di ottenere ciò che vuole o si farà trascinare dagli eventi?