Jon Snow

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-Il mio amichetto dei Paesi Bassi si chiama Jon Snow.
Dico guardando Margarita , la ragazza con cui ho l'appuntamento.
-L'ho chiamato Jon Snow perché i suoi peli mi ricordano i suoi capelli.
Lei annuisce.
-Se non l'avessi capito sto facendo allusioni al mio pacco.

Margarita mi sorride, come se non trovasse la cosa strana come l'ha trovata mia madre.
Margarita è sorda.
Le sto per raccontare di quanta forza e passione io ci metta nello scaccolarmi quando un uomo si siede accanto a noi sulla panchina.
-Pssss.
Mi chiama.
Mi giro e lo fisso stranito.
-Sono uno stupratore intellettivo.
Mi dice.
-Che vuol dire?
-Che ti rovinerò l'infanzia.
Okay questo mi ammazza ,sto per alzarmi e lasciare Margarita con lui. Qualcuno si dovrà pur sacrificare. Quando lui dice una frase che mi fa gelare il sangue.
-Nobita è in coma ed ha un tumore, mentre è in coma sogna delle avventure con Doraemon.

Con gli occhi rossi e la voglia di piangere accanto a un tombino mi giro verso lo stupratore intellettivo.

La mia vita è rovinata, non posso più vivere con questo peso.
Devo porre fine alla mia sofferenza.

4 ore più tardi

È da quattro ore che sono chiuso nella mia stanza a piangere, sto guardando i video commerciali giapponesi.

Non l'ho ancora detto a nessuno manco a mia madre. Probabilmente mi dirà frasi del tipo "Te la sei cercata" come cazzo ho fatto a cercarmi un tipo mentalmente instabile che probabilmente si fa di crack che mi ha appena rovinato l'infanzia?

Sto per arrotolarmi nelle coperte quando mia madre dal salotto mi urla che un mio amico mi è venuto a trovare.
-MA IO NON HO AMICI.
-BEH ALLORA È UN MANIACO SESSUALE CHE TI VUOLE RAPIRE.
Mi urla lei di rimando e la cosa pare eccitarla, una volta quando ero bambino mi aveva abbandonato al parco giochi e quando la polizia mi aveva riportato a casa aveva provato a corrompere l'agente con dei tortini ,la cosa strana è che lui aveva accettato.

Dalla porta della mia camera da letto entra una persona che mai avrei immaginato di vedere: Rosario Muniz.
-Tua madre mi ha dato questa busta di plastica e mi ha detto di soffocarti.
Ah.

Nella mente di una schizzataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora