Capitolo 13

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Colby's Pov

Mi sveglio e vedo il letto accanto a me vuoto, do uno sguardo all'ora sulla sveglia che ho sopra il comodino, segna le dieci del mattino.
Mi alzo e vado a cercare Kimberly non ci vuole molto a capire dové, perché sento arrivare un profumino invitante dalla cucina.

Mentre cammino lungo il corridoio la sento canticchiare, e quando arrivo in cucina mi blocco dalla porta.
Sta ballando sulle note di Perfect dei One Direction, è una visione paradisiaca. La fisso per un po' e poi
mi avvicino a lei in modo silenzioso per non spaventarla, dato che si trova ai fornelli.
Continuo a guardare i suoi movimenti sexy e mi rendo conto di quanto la amo, di quanto sono fortunato ad averla nella mia vita.
Le metto le mani sui fianchi e poggio il mento sulla sua spalla destra a sbirciare curioso cosa sta cucinando.

<<Ti sei alzata presto?>> Chiedo.

<<No è da poco che sono sveglia.>>

Si gira e posa con delicatezza le sue labbra alle mie, e ne scaturisce un bacio dolcissimo.

<<Buongiorno vita mia.>>
Dice regalandomi il suo meraviglioso sorriso che mi riempie il cuore di felicità.

<<Buongiorno a te Raggio di Sole.>>

<<Ho fatto i pancake al cocco e ananas.>> Dice entusiasta.

La guardo arricciando le labbra poco convinto dei suoi strani gusti in fatto di cibo.

<<Non li ho mai assaggiati, sei sicura siano commestibili?>>Le dico prendendola in giro.

<<Ehi sono un'ottima cuoca, e tu lo sai molto bene mio caro.>>
Dice minacciandomi con il mestolo che ha in mano. Io sorrido divertito.

<<Hai ragione amore ma pensavo che i pancake si mangiassero solo classici o ai mirtilli.>>

<<Lo vedi come sei banale Lopez, con me proverai un sacco di cose nuove.>>

<<Sono sempre favorevole a provare cose nuove, specialmente se si provano sotto le lenzuola.>> Dico malizioso.
Kim diventa tutta rossa in viso. È deliziosa.

<<Perché ti vergogni di quello che ho detto è la verità.
La posizione che mi hai fatto fare questa notte non l'avevo mai provata.>> Dico ammiccando.

Come risposta mi lancia addosso il canovaccio che ha in mano, arrossendo ancora di più.

<<Non dire così Lopez perché tanto non ti credo.>>

<<E fai male perché è la verità, donna di poca fede.>>

Prendo i piatti e li metto in tavola dove ci sediamo a mangiare.
Kimberly mi osserva mentre poco fiducioso assaggio un piccolo pezzo di pancake, lo mastico con dovizia assaporandolo poi la guardo serio in volto.

<<Niente male ragazzina, sono davvero molto buoni.>> Mi complimento con lei che sorride soddisfatta.

<<Kimberly non ti ho mai chiesto che lavoro facevi a Los Angeles.>>

<<Tenevo la contabilità a mio padre, lui è un piccolo imprenditore edile.>>

<<Con Allison invece, da quanto tempo vi conoscete?>>

<<Ci conosciamo dalla prima elementare, da allora non ci siamo più separate.>>Mentre lo dice le brillano gli occhi, so quanto sia affezionata ad Allison.

<<È bello avere gli stessi amici da una vita.
Anche io ho mantenuto i rapporti con alcuni compagni di scuola.>> 

Kimberly mi osserva nascosta dalla sua tazza di caffellatte, senza in realtà ascoltarmi più. Chissà la sua mente  dove sta vagando tanto che le dico:

Inaspettato  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora