Epilogo
Sette mesi dopo.Sono distesa sul divano e mi rilasso leggendo un libro di Danielle Steel, la mia autrice preferita quando Colby compare in salotto.
<<Amore preparati ti porto fuori a cena, e mi raccomando niente tacchi ma scarpe comode.>>
<<Tesoro dove mi porti?>>
Chiedo estremamente curiosa.<<Niente spoiler ragazzina, tutto a suo tempo.>>
Risponde mentre mi aiuta ad alzarmi dal divano, e subito una fitta mi assale al basso ventre, pochi istanti di dolore e tutto passa.
Non possono essere le doglie, manca ancora un mese alla data del parto.
Penso tra me non dando troppo peso alla cosa.Colby mi accarezza dolcemente la pancia, poi si abbassa a parlare a nostra figlia.
È una cosa diventata una routine, lo fa dal giorno che abbiamo scoperto la mia gravidanza, ed io forse per colpa degli ormoni in sobbuglio mi emoziono sempre a sentirlo parlarle, finendo puntualmente col piangere.<<Questa sera principessa la tua mamma avrà una bellissima sorpresa, so già che piangerà a dirotto ma noi perdoniamo il suo essere frignona vero?.>> Le chiede, e lei come se lo avesse capito in risposta scalcia dentro di me.
È una cosa che fa spesso quando sente la voce del padre.<<Amore sta' scalciando.>>
Gli dico emozionata e lui mi sorride.<<Ti amo tanto Colby lo sai?>>
<<Lo so, ti amo tanto anch'io ragazzina.>>
Mi da un leggero bacio sulle labbra e mi asciuga le lacrime.Andiamo in camera da letto e davanti all'armadio aperto, non ho la più pallida idea su cosa indossare.
<<Ehi Lopez, almeno dimmi se mi devo vestire elegante o casual tanto per farmi un idea su cosa mettermi.>>
<<Perché non indossi l'abito rosa quello che ti ha regalato Stephanie, visto che non lo hai mai messo.>>
Prendo l'abito in questione anche se non sono molto convinta della scelta di Colby, ma finisco per indossarlo ugualmente.
Mi guardo riflessa allo specchio facendo una leggera smorfia.<<Mi sembra di essere un'enorme pallina di gelato alla fragola.>>
<<Non è vero sei bellissima invece, e smettila di dire che sei grassa.>>
Mi lascio convincere dalle sue parole e usciamo di casa.
Mezz'ora più tardi facciamo il nostro ingresso in un ristorante Italiano a me sconosciuto, è un posto molto carino le pareti sono dipinte di un pesca tenue, appese al muro diverse foto che ritraggono l'Italia da nord a sud.
Una cosa bella che mi colpisce di questo posto è che fanno musica dal vivo.
Un cameriere ci scorta ad un tavolo riservato a noi, da qui la vista è ottima, da direttamente verso il palco.Dopo averci lasciato i menù non ci mettiamo molto a decidere, sarà perché io ho sempre fame, così in un lampo sappiamo già cosa voler mangiare e ordiniamo.
In poco tempo ci arrivano delle tagliatelle fumanti allo zafferano e zucchine, hanno un aspetto davvero invitante. Sto' per affondare la forchetta nel piatto quando una voce a me conosciuta ci da il buonasera dal palcoscenico.Non ci credo... alzo lo sguardo dal mio piatto di pasta e lo dirigo verso il punto da cui proviene la voce, li sul palco in tutta la sua bellezza c'è Alessio Bernabei, sorride al pubblico e inizia a cantare.
Guardo mio marito con un sorriso a trentadue denti, sono così felice per la splendida sorpresa, e subito inizio a frignare come aveva previsto lui.
<<Amore come hai fatto a sapere che Alessio era qui a New York? E proprio in questo ristorante?>> Chiedo curiosa.
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Inaspettato (Completa)
FanfictionCapitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all'improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata. (Fëdor Dostoevskij) Kimberly McMahon è u...