Quel giorno il sole cocente di Luglio copriva tutta la cittadina di Little Hangleton tranne quella piccola zona che rimaneva in penombra dove era presente una vecchia e malandata baracca.
Tom era diretto proprio lì.
Arrivato alla porta entrò senza nemmeno bussare e trovò sporcizia e disordine ovunque.
Ad un tratto si trovò difronte un uomo trasandato, dai capelli lunghi e unti, seduto su una vecchia poltrona sbiadita e riattoppata contornata da bottiglie vuote.
L' impatto visivo con Tom fece sobbalzare l' uomo che si scagliò contro l' intruso.
Tom rimase immobile e prima che questo potesse raggiungerlo sfoggiò le sue doti da rettilofono.
L' uomo capì e si calmò all' istante.
"So chi sei! Ti avevo scambiato per quel sudicio babbano di tuo padre. La tua somiglianza con lui mi disturba".
Tom digrignò i denti a quelle parole.
Fù in quel momento che ebbe la conferma di essere un mezzosangue.
Non riuscì mai a trovare nulla sulla sua famiglia paterna ad Hogwarts ma solo informazioni riguardante la famiglia materna: i Gaunt.
Ciò nonostante sperava comunque di scoprire che anche suo padre fosse stato un mago.
"Tu sei Orvoloson Gaunt!"
Disse Tom con voce ferma e decisa ma l' uomo iniziò a ridere.
"No ragazzo! Lui è morto da anni! Io sono suo figlio Morfin e ...fratello di tua madre Merope".
Nel pronunciare quel nome si rimise seduto, il risentimento che provava nei confronti della sorella era troppo grande per tenerselo tutto dentro.
"Mia sorella! Quella traditrice...ci rubò anche il medaglione orgoglio di famiglia! Apparteneva al nostro antico antenato Sal..."
"SALAZAR SERPEVERDE!"
Lo anticipò Tom.
"Si...esatto! Invece di onorarlo lei scappò di casa. Si sposò e rimase incinta di quel babbano che abita a due passi da casa nostra...proprio lì!"
Spostò la tenda sporca e pulì con il gomito la finestra unta di sporco ed indicò a Tom una lussuosa villa sopra la collina non distante da dove si trovavano.
Riprese il suo racconto:
"Ah! Merope! Era così sciocca da pensare di poter passare la sua vita con quello! Lui la abbandonò mentre era ancora incinta di te!"
Tom perse la pazienza e con un incantesimo gli fece perdere i sensi.
Furioso si diresse verso quella villa
Entrò e uccise a sangue freddo quelli che sarebbero dovuti essere i suoi nonni, Mary e Thomas Riddle ed infine suo padre Tom.
Si sentì subito meglio ora che aveva sterminato la sua famiglia di sangue.
Quando l' adrenalina calò tornò da suo zio Morfin.
Era ancora disteso su quella vecchia poltrona privo di sensi e con una mano appoggiata sul bracciolo.
Stava per lanciargli l' incantesimo per alterargli la memoria e fargli credere di aver ucciso i Riddle quando l' anello che portava al dito lo distrasse.
Era d' oro e con incastonata una strana pietra nera con dei simboli bianchi al centro.
Pensò che fosse molto particolare così glie lo sfilò, se lo mise in tasca, scagliò l'incantesimo e se ne andò.
Il giorno dopo Morfin fù arrestato e rispedito ad Azkaban.
Sembrava non inportargli nulla del crimine contro i Riddle di cui era accusato e di cui confessò esserne l' autore.
Si preoccupò solamente per l' anello del padre che aveva smarrito.
Per anni continuò a ripetere che non glie lo avrebbe mai perdonato.
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TOM RIDDLE - fall in the darkness
FanfictionIN LINEA CON LA STORIA ORIGINALE Erano entrambi lì. Nessuno dei due fece caso alla presenza dell' altro: lui preso a sorreggere la montagna di valige assieme a tutti quei libri di magia sottobraccio, lei immersa nei suoi pensieri ignorando completa...