part 6-cupid's arrows

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                            MILLIE'S POV
La mia nuova vita qui a Vancouver procedeva e la mia situazione sociale non poteva essere migliore.
Io e Sadie eravamo ufficialmente diventate migliori amiche ed inoltre la rossa aveva addirittura preso una sbandata per un ragazzo.
Tra me e Finn...
Beh tra me e Finn la situazione era complessa.

Eravamo amici? Non esattamente
Eravamo fidanzati? Certo che no
Eravamo conoscenti? Forse qualcosa di più
Insomma ci trovavamo in uno strano limbo,ma devo dire che quel nostro rapporto mi piace.

«Millie vai a dormire o domani non riuscirai a svegliarti per andare a scuola» sbraita mio padre dal piano di sotto.
Peccato che la mia preoccupazione principale non fosse la scuola,ma il fatto che una volta sveglia sarebbe stato San Valentino.

Non mi è mai piaciuta questa festa:
Tanti ragazzi che si ricordano solo quel giorno di avere un partner.
"Mi sta venendo il diabete,meglio smetterla"
Penso per poi adagiarmi sul letto e chiudere gli occhi.

«MILLIE»
ma cosa volete? Ho sonno.
«MILLIE BOBBY BROWN ALZATI DA QUESTO LETTO» urla mia madre
«Si...si mamma sono sveglia»
«BEH MUOVITI SOLO LE 8:10 E TU SEI ANCORA ADDORMENTATA» dice per poi sbattersi la porta alle spalle.
Cerco di rielaborare le sue parole
Alzati. Muoviti. 8:10

Cazzo.
Sono ancora in ritardo.
Sgrano gli occhi,afferro l'uniforme e corro in bagno a vestirmi.
Mi precipito giù per le scale,raccatto lo zaino e mi fiondo verso la stazione dell'autobus.

Nonostante abbia fatto i salti mortali,non appena uscita di casa vedo la mia unica salvezza di arrivare puntuale partire dalla fermata.
Perfetto,devo dire.
San Valentino non poteva iniziare meglio.

                                                        Millie🌺:
                                  Sads,non vengo a scuola,
                                             ho perso l'autobus...

Invio questo messaggio,per poi lasciarmi cadere su una panchina in preda alla disperazione.
E se lo scopre mia madre?
E se la scuola chiama casa?
E se finisco in punizione fino ad i miei 18?

Questo vortice di pensieri viene interrotto da una voce alle mie spalle.
«Attenzione,attenzione cosa ci fa abbandonata qui Millie Bobby Brown?»
Mi volto e sorrido.
Penso abbiate capito chi ho visto,no?
«E tu cosa ci fai qui?»
Gli domandò fiondandomi nelle sue braccia.
«Wowowo, sei felice di vedermi eh?»
sorrido.

Caro Finn Wolfhard,sono sempre felice di vederti,ma questo pensavo fosse scontato!

«In ogni caso ti ho visto correre disperata dietro il bus,così sono sceso alla stazione dopo ed,eccomi qui» dice lui.
«Non sai quanto lo apprezzo» sussurro allontanandomi
«E quindi? Che si fa?» continuo in imbarazzo.
«Io un'idea ce l'avrei» ghigna lui.
Dovrei preoccuparmi?

«Oddio Finn non ci credo»dico portandomi le mani alla bocca.
«Beh,credici perché ora ci siamo»sorride lui.
Ho sempre amato i parchi divertimento.
Ed ora sono in uno di questi.
Con lui.

Potrei chiedere di meglio?

«Forza dai andiamo» dice lui prendendomi la mano ed iniziando a correre.
«No Finn,non ci salgo sulle montagne russe»
dico scuotendo la testa.
«Dai fifona.»
«Sono irremovibile»pianto i piedi per terra.
«Beh...Se la metti così allora non mi lasci altra scelta» sospira lui.
«Aspetta, cosa vor...» non faccio in tempo a finire la frase che mi prende in braccio,portandomi a forza verso la fila per le montagne russe.
Quando mi poggia per terra lo guardo male.
«Certo che ottieni sempre quello che vuoi eh?»
«Ma certo» dice ammiccando.

Un tonfo al cuore.
Mi ha fatto l'occhiolino.
"Sono io o qui fa caldo?"
Penso,sventolandomi la mano davanti al viso.

«Millie?» «Ci sei?» mi chiama Finn
«Oh-oh si scusa» balbetto
«Bene perché dobbiamo salire»
Mi viene un groppo in gola.
L'addetto ci fa sedere sul carrello e ci stringe le sicure.
«Attenzione,attenzione passeggeri. L'attrazione 'Crazy Mountain' partirà tra 2 minuti.
Serro le labbra,sentendo una piccola ed insensata lacrima rigarmi il viso.
«Hey,hey calmati» sussurra Finn voltandosi verso di me.
«Sei una combattente okay?» mi sfiora la guancia con le dita.
Brividi.
«Poi ci sono io qui. D'accordo?»
«Si» dico in un soffio prendendogli la mano.
Lui sorride stringendomela nella sua.
In quel momento il nostro carrello inizia muoversi prendendo sempre più velocità.
Ma io non ho più paura.
Non con lui qui.

«È stato divertente» mi costringo ad ammettere una volta tornata con i piedi per terra.
«Visto,non era così terribile» sorride lui.
«Già hai rag... cos'era questa?» dico
«Ehm una goccia di pioggia?» alza le spalle.
Ne sento un'altra.
Un'altra ancora.
Poi ancora una.
«Beh,buon San Valentino!» Dice lui per poi iniziare a correre.
Lo seguo.
Ecco. La giornata stava andando troppo bene per i miei gusti.
Ci voleva la pioggia

«Hai freddo?» domanda lui.
«Beh si»mi costringo ad ammettere io.
«Allora tieni» dice sfilandosi il giaccone e mettendomelo sulle spalle.
«E tu come fai adesso?» gli domando.
«No,non preoccuparti,sto bene»

Nah,non è vero che stai bene.
Sei bagnato.
Tremi.
Indossi solo un maglione.
Hai freddo.
E hai dato la tua giacca a me.
Sorrido.
Tra di noi cala un silenzio tombale,al di fuori del rumore delle gocce di pioggia che cadono al suolo.

Lo guardo.
È bellissimo con i capelli completamente bagnati che gli ricadono sulla fronte.
È bellissimo quando trema.
È bellissimo sempre.
Mi mordo le labbra.
Vedo che si avvicina a pericolosamente me.
Fa un passo avanti,facendo sfiorare le nostre fronti.
Sto pregando che mi baci con tutta me stessa.
"Ma no Millie! Tu hai Jacob. Non dovresti neanche pensarci!"
Dice la mia fastidiosa vicina interiore.
Ma la ignoro.
«ti prego. Fallo» sussurro a fior di labbra.
E finalmente lo fa.
Cattura le mie labbra in un dolcissimo bacio.
Poggio le mani sulle sue guance e chiudo gli occhi.
Avete presente quando la gente parla dei tipici 'fuochi d'artificio?'
Beh ecco, con Finn non erano quelli,
ma una vera e propria esplosione nucleare.
Poggia le mani sui miei fianchi.
Sento come una piccola scossa.
Questo bacio è semplicemenge magico.
Le sue labbra bagnate sono come zucchero per me.
«Wow» sussurro senza prendere distanza da lui.
«Wow» ripete per poi prendermi la mano.

«Quindi ci siamo» dico,una volta arrivati davanti casa mia.
«Già» sussurra lui mordendosi il labbro.
«Però prima che tu vada devo dirti una cosa»
continua lui
«Dimmi» sento una morsa allo stomaco
«Stasera parto. Ho un provino per un video musicale a Chicago» dice abbassando lo sguardo.
«ma tra poco è il mio compleanno...» dico in un soffio.
«Lo so,cercherò di esserci,ma sarà quasi impossibile»
«Prima che tu vada allora...»
Salgo sulle punte e azzero le distanze tra di noi,allacciando le mani al suo collo.
Dicono che ogni bacio ha un sapore diverso.
Beh se è così allora quello sapeva di nostalgia pura.
Mi allontano dalle sue labbra abbracciandolo.
«Non voglio che tu vada»
singhiozzo.
«Non adesso»
lacrima
«Neanche io voglio andare» sussurra lui accarezzandomi i capelli.

«Mi mancherai FinnieBoy»
«Anche tu Browns» dice passandomi un dito sulla guancia per asciugare una lacrima.
«Ciao» mimo con la bocca,incapace di proferire parola,mentre lo guardo allontanarsi sempre di più.

HIM & I//FILLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora