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Mi svegliai.
Neanche mi ricordo come ci ero finita per l'ennesima volta in quella capanna ma ormai non me ne importava più di tanto.
"Bene ti sei svegliata"disse Peter con una voce che non aveva mai usato con me,era cupa come arrabbiata e aveva nello sguardo un luccichio che non avevo mai visto da nessuna parte ma non prometteva nulla di buono.
"Ascoltami bene" disse "Qui comando io e se ti dico di fare una cosa tu la fai,se non ti dico niente tu rimani dove sei,di certo non in giro per l'isola"ero davvero spaventata,avevo capito cosa fosse quel luccichio nei suoi occhi,follia.
Parlava in modo strano come se si contenesse nel voler uccidermi,e non scherzo.
"Prova solo in altra volta ad andare da qualche parte senza il mio permesso e ti pentirai di averlo fatto"disse andandosene.
"Si certo"dissi sottovoce,ma non troppo dato che lui si fermò subito e con dei passi così veloci che nemmeno li vidi mi fu davanti.
"Bene bene"disse con gli occhi spalancati è un sorriso macabro in volto, "Non mi credi sulle parole giusto?" disse,e fu in quel momento che pregai di tornare indietro e di non aver detto niente.
"Dato che sulle parole non credi, vediamo se mi crederai con i fatti"disse allontanandosi di poco e dandomi uno schiaffo così forte da farmi cadere,aprì un cassetto e ne estrasse un coltello con una mano mi prese il colletto della camicia e mi puntò il coltello alla gola. "Questo non è niente"disse "In confronto a quello che faccio agli altri"con una velocità fulminea con il coltello mi incise un po' più sopra del polso una P.
Poi si si avviò verso l'uscita di quella capanna lasciandomi lì a terra spaventata e incredula.

ANGOLO AUTRICE
SO CHE QUESTO CAPITOLO È UN DIVERSO DAGLI ALTRI,MA SERVIRÀ MOLTO NELLA STORIA.
AL PROSSIMO CAPITOLO.

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