Lilian's pov
Il mattino dopo mi svegliai circondata dall'odore del mio Alpha preferito ma appena toccai l'altra parte del letto la sentii fredda segno che se ne fosse andato da ore. Mi alzai un po' triste e andai in bagno a farmi una doccia veloce, mi lavai i denti, mi truccai e mi asciugai i capelli lasciandoli sciolti. Tornai in stanza per vestirmi e misi una gonna nera, una maglia bordeaux a maniche lunghe, la collana di mia madre, una collana nera a nastrino che mi avvolgeva la gola come un collare e misi degli stivaletti neri con un tacco di 15 centimetri. Presi lo zaino e uscii dalla stanza incontrando mio padre già pronto per andare a lavoro.
"Buongiorno bambina mia"
"Buongiorno papà"
Mi diede un bacio sulla fronte per poi sorridermi.
"Tesoro, potresti andare a svegliare tuo fratello? Io devo correre a lavoro"
"Certo, lascia fare a me e buon lavoro"
Mi sorrise per poi correre via mentre io andavo nella stanza del mio gemello che ancora dormiva. Iniziai a chiamarlo ma lui non voleva proprio svegliarsi quindi salii sul suo letto, con tanto di tacchi, per poi buttarlo a terra con un calcio. Lui si svegliò di scatto per poi guardarmi sconvolto, io gli feci un sorriso innocente ma appena capii che si stava arrabbiando scappai con la mia super velocità sentendo un "Se ti prendo ti uccido" che mi fece soltanto ridere. Uscii di casa ridendo ma appena vidi una porsche difronte a casa mia mi zittii. Dalla macchina scese Jackson che mi sorrise avvicinandosi.
"Ciao Lilian, ti va un passaggio?"
"Perché mai dovresti offrirmi un passaggio?"
"Perché sei una bella ragazza e le belle ragazze dovrebbero uscire con dei bei ragazzi"
"Sarai pure un bel ragazzo ma non sei il mio tipo"
Gli feci l'occhiolino e poi mi girai verso la Camaro nera da cui era appena sceso un Derek più serio del solito, quasi arrabbiato oserei dire.
"Lui è il mio tipo"
Sorrisi a Derek superando Jackson con una spallata che gli tolse il sorriso. Io e l'alpha salimmo sulla Camaro e in un attimo ci allontanammo da casa mia. Dopo quello che avevo detto un sorriso era spuntato sul volto del lupo al mio fianco.
"Quindi sarei il tuo tipo?"
"Direi di sì, dopotutto non si può dire di no ad un fisico da dio greco, ai capelli neri, gli occhi verdi e l'aria da lupo cattivo"
"Lupo cattivo?"
"Si, anzi lupo musone"
Nonostante l'occhiataccia che mi rivolse il ragazzo mi misi a ridere. Lui si fermò al semaforo rosso per poi girarsi a guardarmi. Sentivo il suo sguardo su di me e appena mi girai lui premette le sue labbra sulle mie mettendo una mano sulla mia coscia scoperta dalla gonna che si era alzata appena quando mi ero seduta. Ci baciammo per vari minuti finché non sentimmo un clacson dietro di noi che ci fece staccare vedendo così il semaforo verde. Derek tornò al suo posto partendo velocemente ma lasciando la mano sulla mia coscia, cosa che mi fece sorridere. Arrivati a scuola parcheggiò per poi scendere velocemente venendomi ad aprire la portiera. Lo ringraziai con un bacio sulla guancia ma poi lui mi baciò dolcemente facendomi sorridere di nuovo. Lo salutai con un ultimo bacio a stampo per poi vederlo andare via con una sgommata. Con ancora il sorriso sulle labbra raggiunti Allison e Lydia che mi guardavano entrambe con un sorriso malizioso. Feci finta di nulla ed entrammo a scuola pronte ad iniziare la giornata. Per tutto il giorno pensai a Derek o almeno fu così finché non arrivò l'ora di educazione fisica. Mi misi un pantaloncino militare, una canotta nera e le scarpe da ginnastica nere. Mi feci una crocchia il più ordinata possibile per poi andare in palestra, seguita dalle mie migliori amiche. Mi misi affianco a mio fratello ascoltando il coach che ci spiegava l'esercizio di oggi, ovvero l'arrampicata sul muro. Quella lezione non poteva essere più noiosa, soprattutto per un'ibrida come me. Dopotutto per me arrampicarsi non poteva essere più facile. Il coach mi mise in coppia con un ragazzo alto, dai capelli biondi e gli occhi di ghiaccio, poco muscoloso e dalla faccia che fece appena mi vide capii che doveva essere un pervertito. Mi misi l'imbracatura per poi iniziare a salire appena il coach Finstock ci diede il via. Arrivata a metà sentii dei fischi di approvazione mentre mio fratello minacciava tutti di morte. Naturalmente non usai la mia velocità e me ne pentii dato che il ragazzo mi tirò una sculacciata. Mi fermai guardando verso di lui per poi dargli un calcio facendolo cadere. Finii l'arrampicata per poi scendere togliendomi subito l'imbracatura, mi fermai davanti al ragazzo e lo guardai negli occhi con sguardo furente.
"La prossima volta sei morto"
Da brava stronza gli passai sopra schiacciandogli una mano e la pancia. Il coach lo rimproveró mentre Scott e Stiles mi diedero il cinque. Il coach chiamò Scott e Allison e il mio migliore amico non faceva altro che guardare il sedere della mia amica, ma dopo un po' lei, come me, lo fece cadere scatenando la risata di tutti mentre il coach sembrava essere felice del dolore del ragazzo. Dopo fu il turno di mio fratello e una certa Erica, una ragazza dai capelli ricci biondi e gli occhi castani, sembrava avere un bel corpo ma non lo valorizzava per niente con quegli abiti larghi.
Capii subito che c'era qualcosa che non andava, Erica sembrava avere paura e lo capivo soprattutto dal suo odore, oltre che dai battiti accelerati del suo cuore. La vidi iniziare a salire ma quasi subito si bloccò iniziando a piangere. Tenni gli occhi fissi su di lei pronta a scattare in caso di pericolo non preoccupandomi minimamente di ciò che succedeva intorno a me. Vedendo che non riusciva a muoversi e che mio fratello ormai era sceso decisi di intervenire. Spostai mio fratello e in pochi secondi iniziai a salire sotto i richiami del coach e del mio gemello. Mi fermai affianco alla bionda attirando il suo sguardo su di me."Ciao Erica, sono Lilian. Ho bisogno che tu faccia una cosa per me. Devi solo appoggiare la tua mano sinistra sulla mia spalla destra"
"No! Cadrò!"
"Non succederà, te lo prometto. Devi fidarti di me"
Mi avvicinai di più a lei così che non dovesse allontanarsi troppo dalla parete per muoversi. Mise la sua mano sulla mia spalla permettendomi di avvicinarmi ulteriormente per poi mettere un braccio intorno alla sua vita.
"Ora metti la mano destra sulla mia spalla sinistra, poi al mio tre lasci i piedi in modo che ti possa prendere in braccio"
Lei annuì mettendo anche l'altra mano sulla mia spalla. Contai fino a tre e lei si buttò tra le mie braccia avvolgendo le gambe intorno alla mia vita. Sguanciai la sua imbracatura dal filo che la teneva appesa con la mano destra mentre con la mano sinistra mi tenevo appesa alla parete. Avvolsi le braccia intorno alla sua vita e appena fui sicura di tenerla ben salda a me mi lasciai cadere atterrando in piedi sotto gli sguardi sbalorditi di tutti. Lasciai andare Erica che rimise i piedi a terra ringraziandomi. La aiutai a togliere l' imbracatura ma prima che potessi chiederle come stava la maggior parte della classe iniziò a deriderla facendola scappare in lacrime. Cercai di seguirla ma mio fratello mi fermò iniziando a farmi una ramanzina dicendo che lo avevo fatto preoccupare e che poteva essere pericoloso mentre il coach diceva che la lezione era finita. Io e le mie migliori amiche andammo negli spogliatoi a cambiarci ed io ero sicura di trovarci Erica, ma di lei non vi era traccia. Mi cambiai velocemente per poi correre fuori dagli spogliatoi, ma non feci nemmeno un passo che sentii che qualcuno era in pericolo seguii l'odore della paura, che arrivava fino allo spogliatoio, arrivando in palestra dove Scott aveva appena preso Erica al volo prima che potesse cadere a terra e farsi molto male. Mentre Allison, che mi aveva seguita, si avvicinava a loro io me ne andai, sentivo che c'era qualcosa che non andava ma stavolta non era Erica. Incominciai a correre finché non lo vidi.
STAI LEGGENDO
La Cacciatrice Ibrida | Derek Hale
WerewolfLilian Stilinski non era una ragazza come le altre, lei era molto di più. Lei nascondeva dei segreti, alcuni dolorosi, altri che avrebbero messo in pericolo lei e i suoi amici. Dopo cinque anni torna a Beacon Hills dal fratello e dal padre, ma non...