Lilian Stilinski non era una ragazza come le altre, lei era molto di più.
Lei nascondeva dei segreti, alcuni dolorosi, altri che avrebbero messo in pericolo lei e i suoi amici.
Dopo cinque anni torna a Beacon Hills dal fratello e dal padre, ma non...
Appena arriviamo scendo dalla jeep di mio fratello e vengo subito affiancata da quest'ultimo e il nostro migliore amico, il primo è alla mia sinistra mentre il secondo alla mia destra. Faccio un respiro profondo e inizio a camminare seguita dai due, appena entriamo tutti si girano verso di noi squadrandomi. C'è chi mi fissa e chi incomincia a spettegolare. Tra i vari commenti sento cose tipo, "ma non era scappata di casa?!" O "Avevo sentito che era scappata per stare con un uomo più grabde di lei" e cose simili. Nulla di questo è vero, ma la gente non può fare a meno di spettegolare. Me ne sono andata perché mi mancava mia madre che era morta da poco e perché tutto mi ricordava il tempo passato con lei. Stiles mi guarda preoccupato ma io sorrido ad entrambi e a testa alta mi dirigo verso la segreteria con passo deciso, tutti si spostano al mio passaggio manco fossi una celebrità e mi fissano. Quando mi chiudo la porta della segreteria dietro le mie spalle sento che tutti tornano a farsi gli affari loro. Tiro un sospiro di sollievo e mi avvicino alla segretaria chiedendole il mio orario e il numero e la password del mio armadietto. La donna che non avrà meno di settant'anni è bassa e grassottella e mi ricorda un' adorabile nonnina con i suoi capelli neri con alcune sfumature grigie, gli occhi azzurri coperti da un paio di occhiali rotondi e il piccolo naso alla francese. Una volta ricevuto tutto ciò che mi serviva saluto cordialmente ed esco trovandomi difronte una ragazza dai capelli biondo fragola che riconoscerei tra mille.
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Lydia Martin, la ragazza che un tempo era la migliore amica, ma che non lo è più visto che non si accorge quanto mio fratello la ami facendomi arrabbiare, è difronte a me mentre mi squadra dalla testa ai piedi.
"Devo ammettere che sei molto cambiata, Lily"
Solo le persone a cui tengo di più mi chiamano Lily, ma lei non è più tra quelle.
"Ciao Lydia, dimmi cosa vuoi che devo andare a prendere il materiale per le prime ore"
"Volevo solo dirti che odio il fatto che il nostro rapporto sia cambiato così tanto, un tempo eravamo inseparabili e guardaci ora"
Lei mi guarda con gli occhi lucidi e per quanto odi come tratta il mio fratellone devo ammettere che mi è mancata.
"Possiamo provare ad essere amiche ma non ti posso promettere che torneremo al rapporto di una volta"
I suoi occhi si illuminano di gioia e un grosso sorriso le si dipinge in volto, di scatto mi abbraccia e dopo avermi ringraziato corre verso la sua classe lasciandomi basita in mezzo al corridoio. La campanella suona poco dopo e io mi riprendo iniziando a cercare il mio armadietto. Per fortuna lo trovo in fretta e prendo i libri per le prime due ore che sono rispettivamente Storia e Matematica. Due materie che di sicuro mi faranno addormentare, sono sempre andata bene a scuola per non far preoccupare papà ma ogni volta che il mio professore privato parlava di quelle due materie finivo sempre per annoiarmi. Il professore non si lamentava mai perché avevo sempre ottimi voti e quindi se non stavo attenta non si arrabbiava perché sapeva che tanto, alla fine, avrei preso lo stesso un bel voto grazie anche alla mia super intelligenza pari se non superiore a quella di Lydia, che è la ragazza più intelligente della scuola. A risvegliarmi dai miei pensieri è la voce di un ragazzo che non conosco.