Capitolo IX

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Il neo promosso sergente Almarin non ricorda più quanti volte è andato e tornato dal pianeta. Lo ha visto per la prima volta ghiacciato e quasi morto. Ora, lo rivede rigoglioso e pieno di vita.

Il sergente e la sua squadra hanno un compito non facile. Devono avvicinare una delle specie selezionate dagli scienziati, raccogliere il più alto numero di informazioni dettagliate sul loro stile di vita e prelevare campioni di geni dagli esemplari. Nel portare al termine i loro ordini, devono stare attenti a non intervenire sull'ambiente circostante, a non contaminare o influenzare la specie con la loro presenza.

Gli uomini della squadra, durante l'ultimo rendez-vous tenutosi alla caserma sul pianeta madre, hanno sentito i racconti più disparati sull'altra specie selezionata. Sembra che questa sia composta da esemplari piccoli e pelosi con delle escrescenze lunghe e nodose che si allungano dalla parte posteriore del corpo. Inoltre, più di un soldato è stato morso da questi esseri che sembrano siano interessati solo a procurarsi del cibo e a dormire. Per questi racconti sono contenti che a loro sia capitata quest'altra specie. Non sono esseri brutti a vedersi, abbastanza rozzi ma comunque mostrano tracce di intelligenza che li porta ad occuparsi dell'ambiente circostante. Hanno già imparato a distinguere gli esemplari maschi dagli esemplari femmina. Tra l'altro, per loro stessa ammissione che trova riscontro in altri soldati, gli esemplari femmina destano in loro una strana attrazione e il risveglio di desiderio di pratiche antiche ormai sparite dalla loro cultura.

Il sergente Almarin non è da meno a queste emozioni. Ha letto tempo fa di queste pratiche e le ha sempre trovate inutili. Eppure quelle femmine, una in particolare, così diverse e così inadatte a quelle pratiche gli destano un desiderio che non riesce a controllare. Sa di aver fatto qualcosa di sbagliato per la sua posizione, ma non riesce a darsene colpa. E' successo una notte in cui la femmina si era allontanata dal gruppo per dormire senza essere infastidita dagli esemplari maschi. Lui si è avvicinato di soppiatto per estrarre da lei campioni di geni da sottoporre al laboratorio. Un ramo spezzato ed è stato scoperto dalla femmina svegliatasi di soprassalto. Per uno stano motivo, la paura di lei si è tramutata in curiosità per lo strano aspetto con cui lui le si presentava. Il tocco delle mani di lei sul viso e sul corpo gli ha dato una stranissima sensazione di calore. Il toccare il corpo di lei ha accentuato ancora di più la sensazione strana. La diversa conformazione di lui rispetto agli esemplari maschi della specie di lei, non hanno fermato la femmina dal trovare il modo di accoppiarsi. E quell'accoppiamento ha lasciato nel sergente Almarin uno strascico che, nonostante abbia scoperto di non essere il solo della sua squadra ad essersi accoppiato con una femmina del gruppo, ancora oggi non lo fa sentire tranquillo.

Il sergente Almarin e la sua squadra sono sul pianeta in attesa della decisione del consiglio su quale specie effettuare la colonizzazione e sanno bene che alla colonizzazione si affianca sempre anche almeno un genocidio. Gli uomini sono poco distanti da quegli esseri il cui destino è nelle mani di qualche scienziato. Guardano le loro femmine allontanate dal gruppo accudire quei cuccioli strani incrocio di due razze. Nessuno dei soldati parla, ma nei loro volti si può leggere la stessa unica via di salvezza per la loro stirpe: la fuga.


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