25 febbraio
Ore 12:40
La lezione del professor Curtler stava per finire così ne approfittai per mandare un messaggio a Josh
**messaggio**
'Josh mi servirebbero due pacchetti di Winston bianche, uno di Camel blu e uno di Marlboro rosse'
rimisi in tasca il cellulare e mi concentrai sulla lezione, poco dopo sentì la mia coscia vibrare segno di un nuovo messaggio '
certo bambolina, troviamoci alle 13:00 al solito posto' mi rispose
'ma io devo nutrirmi a quell'ora lì :('
'non è un problema mio bambola, a te servono le cicche'
'okok cazzone'
'a dopo bambolina' non gli risposi e rimisi il cellulare in tasca aspettando la fine dell'ora, "bene ragazzi mancano dieci minuti al suono della campana, riposatevi pure ma non fate confusione" ci avvisò il professore.
"Ho fameee" piagnucolai e appoggiai la testa sulla spalla del riccio, il suo profumo mi innondò immediatamente le narici "fra un pò mangiamo" lo sentì ridere "tu mangi io devo sbrigare una cosa" "cosa?" "Devo andare dalle mie fonti" "ah per le sigarette?" Annuì strofinando la testa sulla sua spalla "vuoi che ti accompagno?" "Nono grazie, le mie fonti non vogliono sconosciuti" "hahahah come se dovessi fare chissà cosa" rise, ma non sapeva cosa dovevo fare per un pacchetto di sigarette.
La campanella suonò alzai la testa dalla spalla di Harry e lo salutai "ciao riccio ci si vede in giro" si alzò anche Harry e...che cazzo fa? Mi abbracciò dolcemente, mi diede un bacio sulla guancia e ancora quel bruciore si impossessò del mio stomaco "ciao rossa" mi sorrise.
Uscì velocemente dalla classe e mi diressi nel 'solito posto' dove ci incontravamo io e Josh camminai nei corridoi pensando 'nello sgabuzzino del bidello, cioè porca puttana altri posti no? La mia camera? la sua? No cazzo lo sgabuzzino' con questi pensieri che mi frullavano per la testa arrivai nel posto entrai e vidi subito Josh appoggiato al muro, non era tanto alto aveva i capelli marroni tirati su in una cresta gli occhi nocciola e un fisico palestrato "ciao bambolina" mi sorrise maliziosamente "ciao" gli risposi alzando gli occhi al cielo "allora mi devi dare i soldi solo per le Winston e le Camel, le Marlboro te le offro io" "si lo so, tieni" "ecco, sai anche cosa voglio in cambio vero?" "Si" abbassai lo sguardo "bene, inginocchiati" "no, questo no, dopo devo mangiare non voglio avere il gusto del tuo cazzo in bocca" "non ti conviene opporti, non ti ricordi cos'è successo l'ultima volta?" "Si ma-" mi tappò la bocca e mi fece inginocchiare si abbassò i pantaloni e i boxer aspettando che io iniziassi, feci un respiro profondo e inizia, cercavo di fargli il più male possibile ma non funzionava, anzi a lui eccitava ancora di più. Finito il mio 'lavoro' mi alzai e corsi via piangendo, ogni volta la stessa cosa, non mi rispettava e nemmeno io mi rispettavo per fare quelle cose, ma avevo bisogno delle sigarette non riuscivo a smettere.
Mentre stavo per raggiungere la mia camera mi scontrai contro qualcuno che mi fece cadere a terra "Guenda? Cos'hai? Perché piangi?" Alzai lo sguardo e incontrai quegli occhi verdi mi aiutò ad alzarmi e io gli piombai addosso abbracciandolo, subito mi sembrava un pò spaesato ma poi iniziò a stritolarmi.
"H-Harry...m-mi-" "shhh...calma ci sono io ora" "s-si" la mia voce era spezzata dai singhiozzi infondai la testa nell'incavo del suo collo e annusai il suo dolce profumo che mi rassicurò "Harry?" "Dimmi piccola" "N-non lasciarmi" "non lo faccio e non lo farò...non più" non più? Cosa significava? Decisi di lasciare stare e lasciarmi cullare dalle sue braccia "vuoi che andiamo in mensa?" "No accompagnami nella mia stanza" "ok" ci avviammo e arrivammo nella mia stanza dove io mi sdraiai sul mio letto mentre lui si sedette. "Perché piangevi?" mi disse accarezzandomi i capelli "Lascia stare" lo supplicai con lo sguardo "no, cosa avevi?" "Un pò di malinconia" mentì ma non volevo dirgli cosa era successo veramente "di chi?" "Per favore non parliamone,non me la sento" "va bene" mi rispose "hai mangiato?" Continuò "no, non ho più fame" sbadigliai "ah, riposati un pò" "non voglio" "ma non sei stanca? Mi hai appena fatto vedere la trachea" "ha ha ha simpatia portami via" "non mi hai risposto" incrociò le braccia come un bimbo "ah?" "Sei stanca?" "Si" "allora dormi" "no" "perchè?" "Se no te ne vai" mi sorrise dolcemente e poi parlò "piccola non vado da nessuna parte te lo prometto" "croce sul cuore" "eh?" "Croce. Sul. Cuore." Gli e lo ripetei scandendo bene le parole, mi guardò un pò confuso e poi lo fece "ecco ora ti credo" gli sorrisi, socchiusi un attimo gli occhi ma mi addormentai subito.
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My Savior ~Harry Styles~
Teen FictionUna ragazza problematica, doveva riuscire a combattere le sue paure, Harry l'unico che riusciva ad aiutarla l'unico che sapeva del suo passato