CAPITOLO 8:

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Sentivo uno strano rumore provenire da quella porticina, esitai un momento ma poi l'aprì, la scena che mi ritrovai davanti non so se definirla stupefacente, meravigliosa o terribilmente eccitante.

Credo che opterei per la terza, dopo quelle breve ipotesi mi ripresi scuotendo la testa e scrutando attentamente la scena, Harry senza maglia con addosso solo dei pantaloncini da basket e sulle mani delle fasce nere, il sudore che ricopriva la sua pelle, i muscoli tesi, i ricci all'indietro raccolti in una piccola cipolla, colpiva, continuava a colpire quel benedettissimo sacco nero. Si credo che quella scena ispirasse sesso violento *Guenda riprenditi devi lavorare*.

Mi ripresi dovevo pulire e lui doveva andarsene, ma non potevo cacciarlo, *boh, prova a tirare su una conversazione e fagli capire in modo gentile che se ne deve andare* *giusto, alla fine sei d'aiuto qualche volta vocina*.

"Ciao Harry" gli sorrisi, mi rivolse uno sguardo veloce e poi continuò a colpire il sacco, *ma che gentile* "sai ho trovato lavoro" aapettai ma non mi accenò nemmeno uno sguardo "Qui" non mi calcolò continuava a colpire e a colpire *ma che cazzo gli prende* "Harry?" "Mi rispondi?" "Per favore?".

Mi guardò e un piccolo ghigno spuntò sul suo viso, dopo di che ricominciò a sferrare pugni.

Stufa di questa situazione mi avvicinai "Mi dici che cazzo ti prende?" Niente come se non esistessi "Hai finito le sigarette?" Alzai gli occhi al cielo all'ennesima smorfia di menefreghismo. Posai una mano sul suo braccio e lui tutto ad un tratto si bloccò. "Cosa cazzo vuoi?" Mi disse scortesemente "Cosa cazzo ti ho fatto? Sono solo venuta al mio fottuto lavoro per pulire questo fottuto posto, poi incontro te che ti parlo e non mi calcoli cerco di fare la carina però porca puttana se mi rispondi così mi incazzo davvero non ti permettere mai più di sbottare così con me!" Gli urlai contro "sei irritante" disse in un sussurro "Mi dici che ti ho fatto? Non ti vedo da venerdì sera, eri felice avevi detto che ci saremmo incontrati alla festa, non è successo ok, ma non prendertela con me, ci sono un sacco di occasioni per divertirci insieme, non ti devi incazzare per cazzate" gli dissi velocemente "io ti ho visto alla festa" disse facendo spalluce "ok potevi venirmi a salutare" dissi riprendendo la calma "sono venuto ma eri troppo sbronza, ti ho detto e ho fatto un sacco di cose con te ma non te lo ricordi l'alcol ti ha fatto dimenticare" mi disse ridendo di me "Bhe ma cosa mi hai detto?" Gli chiesi cercando di rimediare all'errore fatto sabato sera "non lo ricordo" disse svogliato "e cosa hai fatto?" "Oh quello lo ricordo" mi sorrise maliziosamente, subito dopo mi spinse e mi fece sbattere contro il muro, iniziò ad accarezzarmi i fianchi e a baciarmi il collo era una sensazione meravigliosa, chiusi gli occhi e intrecciai le mie dita tra i suoi ricci, sentì un piccolo e soffocato gemito uscire dalle sue labbrà e dopo poco lui alzò la testa sfiorando le mie labbra, mamma se avrei voluto baciarlo toccargli quelle benedettissime labbra carnose esplorare la sua bocca sentire il suo sapore *No aspetta Guenda cosa stai pensando?* dopo avermi sfiorato per un pó le labbra si allontanò e mi disse "Ci si vede Butler" Se ne andò sbattendo la porta.

Ma che gli è preso? *É un fottuto bipolare del cazzo porco carciofo manco gli avessi sputato in faccia* farfugliando ste parole presi il moccio, la scopa e ritornai da Liam.

"Ho incontrato Harry prima, aveva uno strano ghigno in faccia, sembrava un maniaco assassino" mi disse ridendo alle sue ultime parole "è solo una testa di cazzo" feci spaluce "ma come? Non eravate amici?" Mi chiese sgranando gli occhi "si, ma prima mi ha fatto una scenata e per me ora se ne può andare anche a fanculo" (ri)feci spallucce "oddio, spero che noi due non litigheremo mai, se no non ti rivedrei più" disse più a se stesso che a me "ma noi due non litigheremo maaaiiii" allungai quel 'mai' mentre mi misi a cacalcioni su di lui per abbracciarlo. Ok...sono stata un po' esagerata ma insomma anche io mi stanco a fare l'acida 23 ore su 24.

Dopo un lungo, ma lungo, abbraccio mi staccai e iniziai a pulire, Liam sinceramente non fu di grande aiuto, se n'è stato tutto il tempo a giocare con il cellulare guardandomi sgobbare.

Quando finì il mio lavoro riposi gli attrezzi nel posto in cui li avevo trovati e poi raggiunsi Liam "andiamo amico che da una mano alla sua cara amica, 'Ma si ti dò una mano io a pulire' tsè che cazzata" alzai gli occhi alle mie ultime parole "scusa è che devo riuscire a battere il record di Fluppy Birds "mi disse gesticolando "batterlo a chi?" Gli domandai curiosa "Louis, il mio compagno di stanza" mi disse sorridente "mai visto" feci spalluce "Vieni che te lo presento" mi disse eccitato.

Chiusi il portone e poi ci dirigemmo verso la camera di Liam, davanti alla sua porta si fermò di blocco e si diede un manata sulla fronte "che c'è?" Gli chiesi stupita dal suo gesto "non ho la chiave" mi fece un sorriso innocente "stupido" gli diedi un 'dolce' schiaffettino sulla nuca ma proprio dolce eh "Ahia! Potremmo bussare" mi propose massaggiandosi la parte lesa "bussa" gli dissi.

*TOC-TOC*

"Avanti" rispose una voce maschile "coglione la porta è chiusa a chiave" risposi e mi beccai una gomitata da Liam "ma chi è?" Disse ancora quella voce "Babba Natale" risposi "ohh sei la moglie di Babbo Natale? Eee mi hai portato i dolcetti?" "No idiota e ora apri" "Eh no se non mi hai portato i dolcetti te ne puoi anche andare" "E tu mi hai preparato latte e biscotti?" "Forse" "Louis è una mia amica aprici, ho dimenticato la chiave" rispose Liam prima di me, rompendo la nosta conversazione "Ciao Liam!" Urlò la voce "aprì questa cazzo di porta?" Urlai "Calmine oh, abbiamo il ciclo?" Rise Louis "si, ora apri" sentimmo lo scricchiolio della serratura, *per fortuna quell'imbecille ci apre* pensai. Apparì un ragazzo non tanto alto cresta marrone e occhi azzurri, carino, ah era in boxer.

"Louis vestiti" gli disse Liam "Amico dirai mai una parolaccia in vita tua?" Scherzò il moro "no e ora fa quello che ti ho detto" gli rispose Liam fulminandolo.

"Ok non voglio realmente sapere cosa ci fa quel bicchiere di latte e dei biscotti lì, ma spiegamela" gli dissi scioccata "Sai per evenienza, manca mai che viene realmente Babbo Natale" mi fece spallucce sorridendo "ok visto che io sono Babba Natale li mangio" presi un biscotto e mi sdraiai su il primo letto che trovai "ehi via dal mio letto" mi si avvicinò Louis "se no?" Fece un sorriso biricchino e dopo neanche un millessimo di secondo iniziò a farmi il solletico "HAHAHHA DAI HAHAHAHA BASTA HAHAH PIANTALA HAHAHAHA DAI RAGAZZO HAHAH CON I HAHAHA CAPELLI HAHAHA TIRATI SU IN ORRIBILE CRESTA HAHAH HAHAHAH DAI CAZZO HAHAHAH" dopo varie suppliche Louis si fermò e io saltai in piedi "Louis" mi porse la mano "Guenda, ma chiamami Gue" gli sorrisi stringendogli la mano.

Passai la sera nella loro stanza fino all'orario di cena, non avevo molta fame e così mi diressi sul tetto a scaricare un pò la tensione.

Mi accesi una sigaretta e inizia a fumare "Chi si rivede" disse una voce roca alle mie spalle "Mr simpatia è ritornato" risposi senza neanche girarmi "cos'è ti sei arrabbiata con me?" Mi disse accarezzandomi la schiena con un dito, a quel contatto rabbrivvidì "perché sei quà?" Gli chiesi acidamente "Perché tu lo sei?" Scocciata mi girai "mi dici che ti ho fatto?" "Hahahah piccola Guenda a me niente" "e allora? Che vuoi? Prima fai il simpatico, poi è come se fossi la tua peggior nemica.." "Tu sei la mia peggior nemica" sgranai gli occhi "che cazzo dici? Io non ti ho fatto un cazzo!" Gli urlai, lui rise e si incamminò verso la porticina che portava ai corridoi delle stanze, ma prima di aprire la porta si girò e mi disse "Tu hai ucciso il mio migliore amico" quando sentì quelle parole il mio cuore perse un battito.

*NO! NO! CHI È LUI? NON PUÒ ESSERE LUI!* pensai, mi agitai parecchio dopo quelle parole, decisi che per quella notte era meglio pensare, anzi no...direi....RICORDARE.

My Savior ~Harry Styles~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora