CAPITOLO 7:

41 1 0
                                    

27 febbraio

Ore 02:45

Immagini sfuocate di me e i miei fratelli che giocavamo al parchetto vicino a casa mia si fecero vive nella mia mente.

Corsi fuori dall'edificio e il contatto con l'aria fredda mi fece rabbrividire, sentì dei passi dietro di me e poi la voce roca riparlò "ho visto l' H che hai sul cuore, come la T sulla caviglia" mi girai e gli urlai "chi sei?" "Scommetto che hai anche una M da qualche altra parte" a quelle parole mi si congelò il sangue, come faceva a sapere della M? Cioè l'H e la T erano visibili ma come può sapere che ho anche una M? "Come fai a conoscermi?" "Non ti ricordi eri piccola Guendalina" "Non chiamarmi così! Solo la mia famiglia può!" Gli urlai contro, iniziò a girarmi la testa non riuscivo più a capire dove ero e poi...buio.

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤

Quando riaprì gli occhi ero nella mia stanza, sotto le coperte, con addosso una maglia a maniche corte e i pantaloncini, *ma chi mi ha portato quì? non mi ricordo niente*, la mia testa stava martellando mi alzai dal letto e un senso di nausea si impossessò del mio corpo corsi in bagno e vomitai, tutto anche l'anima, mi pulì la bocca e mi feci una doccia calda, nè Amber né Naomi erano in camera, *chissá che ore saranno* pensai, finì la doccia asciugai i capelli e mi misi in intimo, mi sdraiai sul letto e guardai l'ora sul mio iPhone erano le 16:10 *va bhe tanto non devo fare niente oggi, posso andare avanti a studiare, se solo mi passasse questo fottuto mal di testa* pensai.

Dopo un pò sentì qualcuno bussare alla porta e così andai ad aprire "Oh ciao Liam" gli sorrisi "ehm...ciao" abbassò la testa imbarazzato, l'abbassai anche io per vedere il mio aspetto e porca troia ero in intimo!

Gli chiusi la porta in faccia, misi alla svelta un paio di jeans e una felpa della Kennington, riaprì e lo trovai appoggiato allo stipite della porta.

"Non vuoi più trovarti un lavoro?" "Oh si, me ne ero dimenticata" arrossì lievemente, "entra mi metto calze e scarpe e poi andiamo" "si, grazie" mi sorrise ed entrò, si sedette sul mio letto mentre io indossavo delle calze e le mie adorate Vans, misi un filo di matita e il mascara, raggiunsi Liam "possiamo andare" gli sorrisi "andiamo" mi rispose.

Girammo un pò per il "campus", così volevano che lo chiamassimo ma orfanotrofio è e orfanotrofio rimarrà, chiedemmo ai tre bar, a scuola, in biblioteca (ordine di Liam) e pure in piscina, ma niente, a nessuno serviva un aiuto.

"Basta Liam ci rinuncio" mi buttai sull'erba stanca morta avevo una fame pazzesca in questi giorni mangiavo pochissimo e faticavo parecchio, "andiamo a mangiare ti prego potrei morirti quà" gli dissi facendogli occhi da cucciola, "si andiamo Lella" mi sorrise "Lella? Hahaha" gli risi in faccia "si Lella" "hahah ok" risimo, e ci avviammo al bar più vicino, finì definitivamente i pochi soldi che ci dava l'orfanotrofio, mangiai fino a scoppiare.

"Possibile che in questo fottuto posto non ci sia nessuno che abbia bisogno di una mano?" domandai a Liam "eh..non so, ormai abbiamo chiesto a tutti i posti possibili" "si, ma-" Non riuscì nemmeno a finire la frase che Liam mi parlò sopra "un posto c'è! Vieni!" Si alzò velocemente, mi prese un braccio e mi portò non so dove con lui.

Camminammo fino ad arrivare in fondo alla scuola dove si trovava la palestra, "qui" mi sorrise Liam "in palestra?" "Si, proviamo a chiedere, caso mai abbiamo provato" mi disse, annuì ed entrammo, ci avviammo al bancone dove c'era un educatore che lavorava al computer "Ciao Max" lo salutai, era un signore abbastanza anziano avrá più o meno 60 anni conosceva tutti i cognomi dei ragazzi ma il nome no, diceva che non era importante, "Ciao signorina Butler, signorino Payne, come mai da queste parti? Vuole allenarsi come la sua amica Mcline?" Mi chiese pacatamente "Oh no no, non sono pazza come Amber" gli sorrisi "E allora, quale motivo la porta qui?" "Volevo chiederle se ha bisogno di un aiuto" gli chiesi speranzosa "In realtá si, la signora Jenner è rimasta incinta e per questi mesi non può lavorare, puoi prendere il suo posto" mi rispose "Certamente, e cosa farebbe di preciso?" Domandai a Max "Le pulizie" "Okok, quando inizio?" "Anche da domani se vuoi" "ok, perfetto dimmi gli orari" gli risposi sorridendo "Dal lunedì al giovedì vieni alle 18.00 e resti finchè non finisci, ovviamente chiudi tu, eccoti le chiavi" mi disse passandomele, "Mentre il venerdì e il sabato vieni alle 16.40 aspetti che finiscano e poi pulisci" mi disse "va bene allora a domani Max" "Arrivederci signorina Butler, signorino Payne" ci salutò con un cenno del capo.

Quando uscimmo ero felicissima saltai al collo di Liam e gli stampai un bacio sulla guancia, quando mi resi veramente conto di quello che avevo fatto mi staccai subito e fingendo un colpo di tosse dissi "scusa" "tranquilla Lella" mi sorrise.

Mi riaccompagnò in stanza e ci demmo appuntamento per domani alle 17.30 per il mio lavoro *che dolce mi vuole accompagnare, porca troia Guenda Marie Butler stai diventando una smielata del cazzo* si, dovevo ascoltare quella vocina che avevo in testa, scossi  la testa in senso di negazione ed entrai in camera, "Ma chi si rivede" mi sorrise Naomi "ciao" le sorrisi mostrando le mie adorate fossette, "Non ti vedo da ieri sera porco cazzo" mi disse sorpresa dalle sue parole "lo so, è che sono stata male e sono ritornata in camera, scusa" *si una scusa più bella di questa non c'era* "tranquilla sono stata con Philipe" mi disse mostrandomi un sorriso di compassione "Buono dai" le sorrisi.

¤¤¤

28 febbraio

Ore 17:26

Stavo aspettando Liam *un'altra giornata di scuola era passata, insieme ad un altro pomeriggio pieno di studio e chiacchere con Amber*, pensai ad un tratto delle mani grandi coprirono i miei occhi facendomi vedere il buio intuì subito chi fosse e così mi girai velocemente e abbracciai il mio nuovo amico "Ciao Lellina cara" mi salutò ridendo "Ciao Paynino caro" ironizzai

"Pronta per il tuo primo giorno di lavoro?" Mi chiese "Mio dolce caro e amato Payne, io sono sempre pronta" "hahah ok andiamo scema" ridemmo e poi ci incamminammo verso la palestra.

Quando entrammo non c'era nessuno ma un forte odore di testosterone e sudore si innondó nelle mie narici, aprì velocemente le finestre e andai alla ricerca degli arnesi per pulire mentre Liam si accomodò su dei divanetti, andai alla scoperta, girai quasi tutta la palestra, ad un tratto trovai una porticina da dove si sentiva uno strano rumore, entrai e cosa incontrai?

~continua~

My Savior ~Harry Styles~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora