Dove Jungkook cerca di esternare i propri sentimenti per Taehyung, inviando a quest'ultimo delle frasi di canzoni tradotte con Google.
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Contiene:
-boy×boy👬🏻
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TaeTae3012 ph: @callmeRM
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jimchim.park State cucinando dei dolci e non mi avete nemmeno invitato! Tra poco sono lì. goldenjkj Il mio amore è tuo se sei disposto a prenderlo, dammi il tuo cuore perché non lo romperò.*
*Eastside; Benny Blanco
"Taehyung!!!" l'uragano Jimin si abbatté sul povero Taehyung, il quale era intento a preparare dei biscotti insieme a Namjoon.
"Che c'è?" chiese allarmato l'altro, alzando gli occhi di scatto dall'impasto giallognolo. Perfino l'amico di fianco a lui si era leggermente spaventato a causa dell'entrata improvvisa del biondo.
"Ho fatto una cosa" dichiarò.
"Jimin, potresti almeno salutare quando entri? Ho capito che ormai è casa tua, ma questo non ti dà il permesso di entrare così a caso quando ti gira" lo riproverò il moro pulendo le mani sporche di farina sul grembiule nero.
Anche Namjoon si fermò, e ne approfittò per dare un'occhiata al telefono appoggiando la schiena al bancone bianco latte dell'enorme cucina.
"No, tu non capisci"
"Cos'hai fatto Jimin? Non sei finito di nuovo a letto con mio cugino, vero?" domandò sempre più preoccupato l'amico. Effettivamente, il biondino e Yoongi erano già finiti una volta a fare cose durante una delle tante feste ed entrambi erano più che ubriachi. Il giorno dopo non era stato il cugino a raccontarlo a Taehyung, bensì Jimin stesso, che in quel momento si era sentito davvero sporco e vergognoso.
"No!" il biondo lo spinse leggermente, facendolo ridere. Nel frattempo Namjoon aveva finito di guardare le varie notifiche e li ascoltava poco lontano, sempre nella stessa posizione e con le braccia conserte.
"Ho invitato Jungkook al mio compleanno" disse tutto d'un fiato.
Le reazioni dei due amici furono diverse l'una dall'altra: Namjoon sorrise mostrando le due fossette ai lati della bocca, soddisfatto della mossa di Jimin, mentre Taehyung spalancò la bocca, non riuscendo a credere a ciò che aveva fatto il suo amico. Poteva sembrare una cosa stupida, ma lui odiava avere degli sconosciuti attorno a sé, e per quanto volesse conoscere il ragazzo che quasi ogni giorno lasciava delle frasi sotto ai suoi post, quest'ultimo rimaneva comunque uno sconosciuto.
Notando la reazione poco contenta dell'amico, Jimin corrugò la fronte. "Tae? Non sei contento?"
"Perché l'hai invitato?! Non lo conosco neanche!" esclamò il moro iniziando a gesticolare.
Namjoon arrivò in soccorso, mettendosi tra i due.
"Stiamo calmi, Jimin, perché hai invitato quel ragazzo?" domandò con un tono pacato.
Jimin sospirò abbassando lo sguardo. Si sentiva un po' in colpa, ma alla fine il compleanno era suo e poteva benissimo decidere lui chi invitare o meno, e Taehyung non poteva impedirglielo.
"Credevo di fare un favore a Tae..."
"No" disse immediatamente l'interessato.
"È il mio compleanno e faccio quello che mi pare" annunciò il biondo stringendo i pugni lungo i fianchi. Stava iniziando a scaldarsi.
Namjoon, notandolo, cercò di calmare le acque per l'ennesima volta.
"Ha ragione Jimin... è lui il festeggiato, quindi è lui che prende le decisioni."
"Sì, ho capito, ma qui si tratta di un ragazzo che ci prova con me ogni singolo giorno sotto alle foto in modo più che sgrammaticato e indecente! È quasi come un molestatore!"
"Ti infastidiscono le sue avances?" domandò Jimin.
Il moro ci pensò su; nella stanza ci furono alcuni minuti di silenzio. Non poteva mentire di fronte ai suoi amici, e anche se ci avresse provato, probabilmente si sarebbero accorti dopo qualche secondo che stava dicendo una bugia.
"...no" affermò infine.
Il biondino sorrise. "Allora non è un molestatore. Lui verrà, punto, che tu lo voglia o no"
Fece una pausa.
"E se a te non piacerà, vorrà dire che me lo prenderò io"
