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Domenica;

La domenica era finalmente arrivata e così anche la terza lezione di ripetizioni di Jungkook e Namjoon. Grazie ai due incontri scorsi, il minore era già a buon punto e aveva recuperato più della metà degli argomenti più importanti; questo grazie solo e soltanto al più grande, che trascorreva anche fino a tre ore di fila di fianco al ragazzo, pur di fargli entrare in testa i concetti chiave.

Stava filando tutto liscio come l'olio, nulla poteva andare storto.

Jungkook si preparò in fretta: era entusiasta di andare in biblioteca per imparare, e anche per vedere Namjoon, il quale si era rivelato essere davvero di ottima compagnia.

Ma proprio quando era sul più bello, quando gli sembrava che tutto fosse stabile, gli arrivò un messaggio da parte del ragazzo con il paesaggio nell'icona. 

Ciao, Jungkook. Ti scrivo perché purtroppo oggi non potrò darti ripetizioni: purtroppo mi sono rotto la tibia, nulla di grave, sto bene. Non so quanto tempo dovrò stare in ospedale, ma sapendo che tu hai bisogno assolutamente di aiuto, ti manderò un mio amico in biblioteca. Scusami ancora, spero ti vada bene il compito!

Il corvino sbuffò rumorosamente sull'uscio di casa. Diede un'occhiata al salotto dietro di sé, e per un attimo gli attraversò per la mente l'idea di non andare. 

Poi spostò lo sguardo sul viottolo davanti casa, che conduceva al cancello: andare in biblioteca con uno sconosciuto? Lo aveva già fatto, in fondo pure Namjoon lo era stato. Ma andarci di nuovo voleva dire riprovare l'imbarazzo iniziale e questo era ciò che più odiava Jungkook. 

Rimase sull'uscio un altro paio di minuti e quasi cedette per tornarsene in camera, ma quello che lo fece chiudere la porta e andare fu il ricordo del compito di inglese, e la paura di non passarlo. 

In un batti baleno Jungkook arrivò in biblioteca, puntuale come un orologio svizzero al contrario del primo giorno. Fece un respiro profondo ed entrò: si sentiva già a disagio, Dio, aveva le gambe di gelatina mentre si spostava tra i tantissimi tavoli presenti e veniva osservato da alcuni studenti che erano lì già da prima del suo arrivo.

Che hanno da guardare?, si domandò Jungkook, prendendo posto al tavolo suo e di Namjoon. 

Guardò per un momento lo schermo del suo telefono: erano le quattro e mezza. Questo significava che lui era in orario, mentre il ragazzo nuovo in ritardo. 

Aspettò, aspettò e aspettò, tanto che vennero le cinque. Il più piccolo stava iniziando a stancarsi, tutta quell'attesa lo stava divorando dentro. 

"Jungkook?"

Il nominato si girò con uno scatto.

"Sì sono i-"

Il mondo smise di girare per un secondo, secondo durante il quale pure il cuore di Jungkook perse dei battiti, mentre i suoi occhi si spalancavano sempre di più guardando la figura davanti a sé, quella figura celestiale del ragazzo che gli aveva rubato l'anima fin dal primo sguardo. 

Taehyung

Taehyung sarebbe stato il sostituto di Namjoon e Jungkook faticava a crederci, eppure era così, non stava sognando, era più che sveglio e quel ragazzo stava proprio di fronte a lui, il solito sorriso beffardo stampato sul volto e le mani nelle tasche dei jeans. 

"goldenjkj," pronunciò con la sua inconfondibile voce profonda, causando una scia di brividi che si sparpagliarono per il corpo del minore. "è un onore incontrarci di nuovo." sorrise, ora posando la borsa sul tavolo e spostando la sedia per prendere posto accanto a lui.

Jungkook si limitò a deglutire e a sbattere più volte le ciglia, chiedendosi ancora se tutto ciò fosse solamente un miraggio, se Kim Taehyung fosse davvero accanto a lui.

"T-tu..." balbettò, sentendo l'imbarazzo crescere sempre di più.

"Io?" lo incitò a continuare Taehyung, fissandolo negli occhi come a volerlo divorare.

"Sostituisci..." 

"Sì," continuò il maggiore, avendo capito cosa volesse dire il più piccolo. "sostituisco io Namjoon, è uno dei miei migliori amici e quando mi ha chiesto questo favore non ho potuto dirgli di no. Questo ed altro per le persone a cui si vuole bene, no?" sorrise poco, ma quel poco bastò per mandare in pappa il cervello di Jungkook, il quale lo stava fissando da quando si era seduto accanto a lui. 

"Grazie..." riuscì a dire in un mormorio, troppo a disagio per parlare con un tono normale, come invece riusciva tranquillamente quando era con Namjoon. Come aveva fatto a non accorgersi che erano migliori amici? Forse non aveva prestato abbastanza attenzione. 

"Possiamo cominciare? Joonie mi ha detto che hai bisogno una mano sui futuri."

Il minore annuì energicamente, forse troppo, infatti Taehyung rise. 

Jungkook era proprio tenero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06, 2019 ⏰

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