Adriel 10 ottobre 2018
"No Matteo, non mi va" dissi per la centesima volta a Matteo
"Dai ti prego, esci con noi, lo sai che i ragazzi aspettano più te che me" continuò lui
"Ma tanto non gliela do" dissi ridendo e lui subito mi seguì
"Ma non in quel senso... anzi forse anche in quel senso" disse pensandoci su
"Dai, dai, dai, dai, dai" continuò a dire
Dio mio come era insistente
"Non mi va Matt" dissi buttandomi sul letto
Lui si avvicinò e si sedette sulle mie gambe
"Non vuoi venire? Sei proprio sicura" disse con un sorrisetto 'cattivo'
"Sicurissim.. " neanche il tempo di finire quella parola che Matteo iniziò a farmi il solletico.
"Smetto solo se vieni" disse mentre continuava a farmi il solletico
"Ma cosi non vale stronzo" dissi ridendo, non riuscivo più a resistere, mi mancava il respiro
"Okay vengo, vengo" dissi per farlo smettere
"Finalmente" disse alzandosi dalle mie gambe
"Ti odio" dissi guardandolo
"Ti voglio bene anche io"
Erano circa le 21:30 quando arrivammo al nostro bar, io con la mia moto e Matteo con la sua. Come sempre.
Entrammo nel bar e vedemmo che i ragazzi ci stavano aspettando.
"Oh finalmente siete arrivati" disse Francesco.
"è colpa di Adriel se abbiamo fatto tardi" disse subito Matteo guardandomi
"Vaffanculo" dissi rispondendo e facendo il dito medio
Salutammo tutti i ragazzi,Francesco, Giada e Marco, e ci sedemmo al tavolo.
Oggi non avevo molta voglia di stare qua, volevo solo stare a casa, mangiare schifezze davanti a netflix, ma non potevo.
I ragazzi stavano parlavano tra di loro, ma non stavo sentendo il loro discorso, più che atro mi stavo guardando intorno.
"Adriel" sentii urlare all'improvviso da dietro il bancone. Era il signor Antonio
Mi voleva bene come una figlia e anche lui per me era come un secondo padre.
Mi fece segno di andare da lui e così feci.
"Buonasera Antonio" dissi avvicinandomi al bancone e sedendomi su uno sgabello
"Ehi Adriel ma cos'hai? Non ti vedo proprio contenta di stare qui, è successo qualcosa?"
"No no, solo che non avevo molta voglia di uscire stasera" dissi io facendo un sorriso falso.
Spesso capitava che volevo stare sola, non sapevo il perché, ma spesso non volevo sentire o vedere nessuno, volevo solo stare nella mia camera da sola con la mia musica.
"Allora facciamo così" disse lui sorridendo
"Ti preparo delle buonissime patatine fritte che ti piacciono tanto e una coca cola, visto che stai con la moto, così ti ritorna il sorriso" disse prendendo già la coca cola.
Mi misi a ridere e accettai.
Mentre aspettavo le patatine mi guardai di nuovo intorno e una chioma rossa attirò la mia attenzione.