Capitolo 8

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Sono passati 10 minuti da quando Vanessa mi si è buttata addosso e sono ancora piena di adrenalina, vorrei poter entrare in classe e continuare a prenderla a cazzotti.
Questa volta quella che è stata sbattuta fuori sono io, Fabrizio mi ha lasciata qua, mi ha guardata male e se n'è tornato in classe.
Da qui fuori sento gli altri ragazzi cantare e mi mette una grande tristezza sapere che oggi non potrò farlo anche io.
Prendo una chitarra dalla sala dove fanno le prove quelli del primo e torno davanti la mia classe, comincio a suonare e a cantare fregandomene altamente di ritrovarmi in corridoio.

Io: Poche rughe
Di espressione
Più nient'altro di te
Sopravvive in me
Un cognome da portare
Solo questo sarai
E mai più mi vedrai.

Ovviamente come va a finire? Che piango!
Piango ma continuo a cantare, perché è la cosa che mi riesce meglio.
In poco tempo tutte le classi sono di nuovo uscite per vedere chi stesse cantando in corridoio.
Ma anche con le lacrime io continuo a cantare come a far capire che nonostante tutto il dolore che provo io sarò sempre pronta a rialzarmi.

Io:...E che una parola a volte ti uccide
E quando sulla schiena hai cicatrici
E lì che ci attacchi le ali.

Finisco di cantare 2 guardo la massa di gente che si è creata attorno a me, molti applaudono, altri mi chiedono se sto bene, poi c'è lui, non riesco a capire il suo sguardo, non parla, è inespressivo.
Per fortuna arriva lui, Valerio, il mio migliore amico.
Lui non canta, suona la chitarra, il pianoforte e anche la batteria.
Mi tira su e mi abbraccia, lui sa tutto di me, mi conosce anche più di mio padre, non che ci voglia tanto.
Continuo a guardare Fabrizio, ora nel suo sguardo vedo della tristezza, chissà, magari Anita o Libero stanno male.
Mi alzo e corro fuori, sono stanca di dover sempre soffrire, non ho mai fatto niente di male a nessuno, eppure comtinuo a stare male.

Spazio me

Domani aggiorno, rimanete attivi eh💙😂

~La musica tra noi~ Fabrizio Moro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora