[ 恋の予感 ]

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non ho mai capito interamente me stesso, e forse non ho mai cercato di farlo. conoscersi fa più paura di quanto non si pensi. eppure mi sono sempre chiesto perché basti un minimo di attenzioni da parte di qualcuno, per farmi innamorare perdutamente di quella persona. e con questo non voglio assolutamente mettere te, felix, sullo stesso piano degli altri.

le mancanze di affetto che ho avuto nella mia vita, mi hanno portato ad accontentarmi anche delle briciole e a credere che quello sia vero cibo. e così, mi sono lasciato sempre nutrire da amore stentato e forzato che, alla prima siccità, volava via come una rosa di Gerico nel deserto.

ti conobbi su una spiaggia, mentre leggere onde quasi prive di schiuma bagnavano la sabbia già impregnata di umidità. ti conobbi sotto la luce della luna candida che silenziosa vegliava su di te. conobbi te, il vero te, felix, prima di conoscere il tuo nome, perché quella sera non volesti dirmelo.

"basta che tu sappia che sono qui, che sono seduto su questo divano accanto a te. bastano le parole che io ti sto rivolgendo ora, un nome non serve. un nome non è altro che un'etichetta messa su una persona, ed io francamente non ho bisogno di etichette" dicesti sicuro di te. il discorso più profondo che avessi mai ascoltato, era stato pronunciato da un ragazzo che aveva i modi di fare di un bambino. la crudezza di quelle parole che in un primo momento non capì, mi colpì gelida l'animo facendomi ribaltare lo stomaco dallo choc.

"koi no yokan" furono queste le parole, al tempo senza un significato per me, che pronunciasti sul treno del binario quattro quando, per caso, ci incontrammo di nuovo.

io ero seduto vicino al finestrino, nella terza fila a destra del penultimo vagone. ti vidi prima che tu scorgessi la mia figura. eri qualche sedile più avanti, fui subito attirato dai tuoi capelli.

che fine avevano fatto i malinconici riflessi verdi, ricordi del mare e del cielo notturno illuminato dalla luna? ciocche arancioni come il sole al tramonto avevano preso il loro posto. emanavi vita da ogni angolo. se solo l'avessi saputo al tempo.

appena i tuoi occhi incontrarono i miei, ti girasti rivolgendomi uno dei sorrisi più luminosi che tu mi abbia mai donato. alzasti la mano in segno di saluto e "seo changbin" urlasti come un bambino prima di correre e sederti sul sedile affianco al mio.

non credevo ricordassi il mio nome. non credevo ti ricordassi di me, e notai la tua espressione delusa quando te lo confessai. "come potevo dimenticarmi di te" dicesti sicuro di te stesso, come se stessi rivelando la più ovvia delle verità. come potevi dimenticarti di me.

"koi no yokan". "come hai detto?" non rispondesti, al contrario iniziasti a sfogliare le pagine del libro che avevo poggiato sulle mie gambe minuti prima. "forse nel susseguirsi delle notti e dei risvegli che verranno, uno dopo l'altro, anche questo momento diventerà un sogno." continuavi a leggere le frasi sottolineate con voce alta e teatrale, quasi come se stessi recitando. in un primo momento pensavo ti stessi prendendo gioco di me e del libro che stavo leggendo, ma infine, dai tuoi sguardi, capì che non fosse affatto così.

"leggere le frasi che sottolinei sui libri è un po' come leggere dentro di te." ci avevi azzeccato in pieno, ma io non te lo dissi e mi limitai a fissarti. "sai changbin, la mia personalità è tutta dentro ad un tubetto di tintura" dicesti toccandoti i capelli. "la tua, invece, è nelle frasi che sottolinei. persino la sottolineatura dice molto di te, è così lieve, quasi come se avessi paura di perforare le pagine calcando leggermente di più."

come potevi aver capito tutto di me quando io di te non avevo ancora capito nulla? sei sempre stato un enorme incognita che ruotava come un satellite attorno alla mia vita, felix. sei sempre stato come la luna e, come essa, brillavi di luce riflessa.

[ 恋の予感 ]

[ koi no yokan ]

[ premonizione d'amore ]

eternal sunshine of the spotless mind • changlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora