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Il confortante odore di libri e pagine vecchie lo rilassava e non vedeva l'ora di mettere le mani su un volume. Certo la lettura di Anna Karenina non l'entusiasmava ma era sempre qualcosa da fare nel tempo libero o di notte se gli incubi arrivavano troppo presto.
<<Ehy Lou! On sapevo saresti venuto>> Sussurrò Ashleen, la giovane bibliotecaria nera con dei carinissimi occhiali in testa che tenevano i ricci all'indietro. Aveva dei jeans attillati a zampa, un maglione un po' corto verde a maniche lunghe e un sorriso contagioso.
Non era una ragazza timida come Louis e di lui sapeva poco ma era una delle poche persone, la seconda in realtà, che il liscio considerava davvero una persona di cui fidarsi. Ashleen infatti c'era sempre stata, amava la passione che Louis metteva in ogni cosa e l'impegno per sorridere senza arrossire che faceva sempre. Quando aveva chiesto a questo perché non si facesse toccare lui aveva solo scrollato le spalle in silenzio e la ragazza aveva capito fosse meglio lasciar perdere.
In più Niall sembrava avere una strana simpatia verso la ragazza e cercava sempre d'intrattenere una conversazione allettante con il nuovo commesso che se ne stava sempre a riordinare scaffali.

Ogni volta che Zayn vedeva Niall sbuffava e si nascondeva tra la polvere con uno sgabello e rimetteva in ordine alfabetico le date di restituzione libri cercando di ignorare i discorsi che questo gli faceva. Non che Zayn fosse maleducato o altro ma era un ragazzo piuttosto riservato e riteneva gran parte dell'umanità stupida. Nemmeno gli piaceva leggere, lui era lì solo per lavorare e credetemi se vi dico che Zayn non provava niente quasi sempre. Il suo tono di voce era atono e la sua espressione sempre neutra. Non faceva amicizia, detestava quando il biondo strano amico del ragazzo troppo timido e insicuro gli andava a parlare e voleva semplicemente che Ashleen la smettesse di sorridere a tutti.
<<Ehy Zayn!>> Odiava come Niall sorridesse sempre. Si limitò ad alzare gli occhi al cielo e scocciare un ultimo scatolone che avrebbero spedito ad un cliente dove c'erano dei libri scolastici. Nemmeno rispose, semplicemente lo sorpasso ignorandolo mollando lo scatolone sul bancone dove Ashleen lo guardava male per aver fatto chiasso. 

<<Ciao>> Provò a mormorare Louis perché non si era mai presentato davvero. Il moro lo osservò per un po' e Louis si sentiva imbarazzato e intimorito dalla sua postura eretta, i muscoli delle braccia scoperte accennati e un braccio completamente tatuato. Cercò di sorridere ma quando alzò lo sguardo sugli occhi ambrati e inespressivi del ragazzo arrossì abbassando subito la testa.
<<I-Io...Scusa>> Sussurrò prima di voltargli le spalle facendo confondere l'altro di molto.
Per cos'era quello scusa? Lo guardò accigliato mentre da solo spariva tra gli scaffali alla ricerca di chissà cosa. Quando Zayn si girò quasi urlò dalla frustrazione trovando Niall di fronte a lui.
<<Okay, magari ti sto sul culo perché ti sono sempre intorno ma vorrei soltanto conoscerti così per amicizia diciamo>> Zayn lo osservò attentamente prima di scrollare le spalle e girarsi per riprendere a lavorare.
Niall iniziò a sorridere e parlare, parlare e parlare facendo uscire fuori il moro per la sua stranezza ma lo lasciò fare perché alla fine il biondino lo distraeva un po' dal noioso lavoro. 

Louis sorrise quando trovò la lettera A e iniziò a cercare il romanzo ancora a disagio per l'inconveniente avuto con quello strano ragazzo moro. Aveva semplicemente chiesto scusa per la sua stupidità nel credere di aver il diritto a rivolgergli la parola. Era stato solo educato ma aveva subito capito che quello no sembrava voler avere a che fare con lui quindi si era scusato per aver disturbato. Sentiva ancor sempre quella strana sensazione di presagio. Una smorfia gli prese le labbra quando pensò triste e disperato che davvero, non poteva permettersi qualcosa peggiore dello stupro. Non voleva far preoccupare ancor di più Niall o sua madre e lui aveva bisogno di concentrarsi sulla scuola. Non aveva mai avuto problemi negli studi, ma perdeva la concentrazione facilmente quindi gli serviva tanta pazienza e concentrazione. Era appena iniziato il suo secondo anno non voleva andare già male. L'anno prima l'aveva passato in continua paranoia dal non farsi toccare, adesso doveva restare caldo nonostante quella sensazione e concentrarsi.

Sei Tu Il Mio Male Preferito (LarryStylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora