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Le labbra di Harry erano proprio come Louis le aveva sempre sognate. Spesse fin troppo e morbide al punto giusto. Erano rosse e lucide e premevano sulle sue bruscamente e decise. Louis provò a staccarsi per parlare e dirgli di togliersi, anche se non era sicuro di ciò che volesse, ma Harry lo prese in contro piede e la sua lingua iniziò a scorrere sulla sua accarezzandogli il palato e i denti cercando di giocare con la sua lingua.

Era il loro primo bacio. Louis ricordava attentamente quella notte e Harry si era solo limitato a toccarlo e scoparlo da dietro e a quei ricordi qualcosa nel liscio scattò. Infatti riuscì a dimenarsi abbastanza da aprire gli occhi e allontanarsi da Harry spingendolo lontano.

Harry quasi cadde dal letto ma riuscì ad arrestarsi finendo dall'altro lato con i capelli sparpagliati sul volto e sul cuscino, le labbra gonfie e una sorta d'eccitazione tra le gambe. Sì, Harry era perennemente eccitato, se poi si trattava di Louis...Si girò ad osservarlo e notò i suoi occhi sgranati e le dita a stringere le lenzuola spasmodicamente.

Fu solo in quel momento che Harry registrò la sua stupidità. L'aveva toccato. Era andato oltre un semplice abbraccio, l'aveva baciato, la sua lingua aveva succhiato quella di Louis e i loro denti si erano incastrati alla perfezione.
Lo voleva. Voleva di nuovo quelle labbra ma ora Louis era come spaventato di nuovo e Harry aveva mandato tutto a puttane ancora.

<<Louis?>> Proruppe infatti e questo si girò sobbalzando appena prima di scontrare i loro occhi. Sembrava che non lo vedesse sul serio. Appena Harry aprì la bocca però non fece in tempo a parlare che il telefono squillò distraendo Louis un'altra volta.
Niall.

Niall si era svegliato con un gran mal di testa e tanti sensi di colpa. Fortunatamente non aveva trovato Liam in casa ma solo un biglietto. Diceva che sarebbe tornato presto con una x. Ora, il biondo strabuzzò gli occhi a quella "x" ma poi scrollò solo le spalle decidendo di vestirsi e andare in qualche bar a fare colazione e chissà, magari anche a cercare Zayn.

Stava giusto bevendo il suo cappuccino che si ricordò dov'era andato a dormire il suo migliore amico. Estrasse velocemente il telefono dalla giacca e compose il numero attendendo. Dopo ben cinque squilli a vuoto il liscio rispose in modo...Fiacco.
<<Nì...>>
<<Oh mio Dio Louis! Stai bene! Allora quello schifoso di Styles non ti ha toccato!>> Esclamò sospirando beccandosi qualche occhiataccia. Poi però si accorse che Louis non aveva risposto, brutto segno. Così continuò e <<Lui non ti ha toccato vero Louis?>>

<<Uhm...Nì i-io cioè- Aspetta>> Sentì qualche rumore e poi una porta chiusa. Ebbene Louis aveva lanciato un ultima occhiata spaventata a Harry prima di prendere velocemente i suoi jeans e chiudersi in bagno.
<<Lui dice che ho un'attrazione per Liam, perché dice che dicevo il suo nome mentre mi strusciavo su di lui e- Dio, mi ha baciato Niall>> Il suo tono era basso e silenzioso ma Niall riusciva a sentire rumori di vestiti e leggeri gemiti di frustrazione così s'insospettì e domandò <<Ma avete fatto solo quello no? Perché sai, io sento rumore di vestiti..>> Gli piaceva il fatto che il suo amico ritornasse a fare certe cose ma ci teneva che fosse con qualcuno che tenesse a lui e non certo il suo ex stupratore.

<<No! Sono in mutande, ma non so perché e- O mio Dio Niall>> Louis iniziò a singhiozzare dall'altro lato telefonico e Niall si spaventò.
<<Louis, Louis! Che cazzo! Sarà maglio che quel coglione mi apra la porta perché se no la buttò giù>> Niall posò in fretta uscendo da quel bar mettendosi in cammino, o meglio, in corsa cercando un chissà che pullman. Niall sapeva molto bene dov'era la casa di Harry, il problema era spiegare a Louis il perché.

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Louis era distrutto, spaventato e non riusciva a respirare tanti erano i singhiozzi. Non ricordava nulla della notte passata e si era ritrovato in mutande con Harry... Si tirò i capelli allacciando velocemente il bottone dei jeans per poi tirarsi giù le maniche della felpa. Doveva uscire da lì. Niall stava arrivando. Annuì a se stesso asciugandosi le lacrime aprendo la porta ma quando vide la figura del riccio davanti sobbalzò sbattendo la schiena contro il legno.

Sei Tu Il Mio Male Preferito (LarryStylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora