katsuki x reader ™

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Spalanco gli occhi verde acqua e incazzata mi volto verso la provenienza della voce, che ha disturbato l'armonia di questo posto. "Ma che cazzo fai?"Sbotto, molto educatamente, come mio solito. La provenienza della voce che mi ha fatto perdere il controllo sulla mia collana d'acqua possiede anche un corpo. Un bel corpo per altro, aggiungo tra me e me, mentre fulmino quel ragazzo con lo sguardo. 

Un ragazzo biondo con gli occhi rossi  si avvicina con la faccia contratta. "No, che cazzo fai tu!"Ti risponde, mentre lo squadri dalla testa ai piedi e per riuscirci devi alzare un poco la testa. Tu sei alta, per la tua età, grazie ai tuoi geni italiani, che ti permettono di non essere una nana giapponese, ma lui lo è ancora di più.

Non indossa la maglietta e poco lontano vedo una felpa nera appoggiata per terra, che presumo sia sua. Evidentemente non sono stata l'unica che ha deciso di allenarsi a quest'ora assurda del mattino in un parco. Ma torniamo allo scocciatore. "Io mi stavo allenando, problemi, maledetto biondino?" Ribatto, innervosita dalla sua sfacciataggine. Come si permetteva di parlargli cosi?. "Ma va, non l'avrei mai detto. Non sono un imbecille, solo non capisco come cazzo hai fatto a fare un serpente d'acqua che ti strisciava su per la gamba." Mi risponde, con tono ironico e scontroso.

Alzo un sopracciglio incrociando le braccia. "Ma che, sei stupido o cosa?" Lo vedo già pronto a riniziare ad urlarmi addosso, e allora continuo. "E' ovviamente il mio quirk." dico, con una certa supponenza nello sguardo. "E il tuo quale sarebbe, sveglione?" 

"Faccio esplosioni dalle mani, figo no?!" Mi risponde, e io alzo gli occhi al cielo. "Abbassa la voce, razza di idiota." Ribatto. "Comunque... niente male" ammetto, scrollando le spalle. 

"Lo so. Anche la tua sembrava forte." Fa una pausa. "Ma la mia di più" Aggiunge subito dopo, con un ghigno ad inarcargli le labbra.

Sono piuttosto brava a leggere le persone, anche quelle nevrotiche come lui, forse perché sono una nevrotica anch'io, e lui mi ha appena fatto un complimento, a suo modo. Si passa la mano nei capelli sparati da tutte le parti e mi dice bruscamente. "Sei bagnata. Prendi la felpa". "Si è il minimo, dopo che mi hai fatto perdere la concentrazione in quel modo, ma grazie". Dico sfottente, dopo essermi appropriata della grande felpa nera del biondo.

Alza gli occhi al cielo, infastidito dall'effettiva verità delle mie parole, e cammina a testa alta verso di me, alzando il mento in maniera arrogante.

I suoi occhi scintillano divertiti, e abbassa lo sguardo su di me. Forse non è abituato a incontrare persona che gli rispondono, ma solo agnellini spaventati che si nascondono appena lui alza la voce.

"Facciamo una sfida". Propone, abbastanza pacatamente, rispetto a quando mi urlava addosso. Continua ad avvicinarsi ed io mi costringo a non indietreggiare. Effettivamente la sua presenza è abbastanza forte, ma se indietreggiassi di sicuro capirebbe che può mettermi i piedi in testa. 

La faccia si contrae in un ghigno storto e i suoi occhi si accendono, con un lampo di divertimento. "Tu sei leggermente più forte rispetto alle precedenti comparse che ho incontrato c/c... per questo ti do un opportunità unica: combattere contro di me... però non sarai motivata a vincere, appena ti accorgerai della mia ovvia superiorità, e quindi facciamo cosi: se io... perdo, ammetterò la tua superiorità, cosa che non ho mai fatto in vita mia. "

Le mie labbra si inarcano anch'esse in un sorrisetto. Amo le sfide, e amo ancora di più mettere i piedi in testa agli spacconi e ai prepotenti. Come potrei non accettare?

"Però se vincerò io, tu dovrai ammettere la mia, di superiorità." Ahi, sarebbe un duro colpo al mio orgoglio. Rifletto, socchiudendo gli occhi. Ne vale la pena? 

"Allora?" Mi chiede in modo provocatorio.

Alzo lo sguardo su di lui, incontrando i suoi occhi ardenti di superiorità.

"Allora non posso assolutamente perdere." Tendo la mano verso di lui e lui la afferra, ricambiando la stretta con un ghigno.