La vita era un processo di distruzione, la disintegrazione di qualcosa che all'inizio è perfetto.
[Jo Nesbø]
-Ha preso la mia vita, ma posso dirti che non lo fece volontariamente. Le cose andarono per il verso sbagliato-
-Per il verso sbagliato?- chiedo confusa.
Come può averla uccisa per sbaglio?!
-Hermione. Einar era l'amore della mia vita e anche lui mi amava allo stesso modo. Non mi avrebbe mai uccisa. Un giorno mi disse che ero la cosa più preziosa che avesse mai avuto-
Stringo i pugni: -Ti ha esposta ad un pericolo ancora più grande! Ti ha uccisa senza aver analizzato le diverse possibilità! Avrebbe potuto farti nascondere da qualche altra parte, come Alphard aveva fatto con tua sorella!-
-Lo so, gli dissi tante volte che non volevo farlo. Che potevo nascondermi, fuggire e che tutto sarebbe andato per il meglio. Ma lui mi disse che non capivo. Nascondersi non sarebbe servito a nulla, anzi avrebbe accelerato il mio percorso verso una morte certa. Fu in quel momento che mi spiegò il perché di quella ferita che gli era stata inferta dal Signore Oscuro. Era retrocesso nei ranghi più bassi e Voldemort lo teneva d'occhio da quando ciò era avvenuto, e non perdeva occasione per punirlo, dato che prima di quel momento era sempre stato il suo braccio destro, il suo preferito. Mi disse che sarei stata la prima ad essere presa di mira a causa della sua nuova posizione e che non avrebbe mai lasciato che io morissi a causa sua-
Ma è successo comunque.
Abbasso lo sguardo: è questo che vorrei rispondere. Nott mi ha già spiegato tutto questo e non posso, purtroppo, fare a meno di pensare a chi sia il colpevole, almeno all'apparenza, di questa storia.
-Ha sempre agito in buona fede. Per me e per lui. Per fare in modo che mi salvassi-
-Stai cercando di giustificarlo? Hai forse dimenticato cos'ha fatto?!- rispondo di getto, sentendo di nuovo la rabbia montarmi dentro.
-No. Non voglio affatto giustificarlo. Ciò che ha fatto a Draco è imperdonabile. Voglio soltanto spiegarti il perché-
Una fitta mi colpisce dritta al petto, non appena sento il suo nome.
-Il perché?! Non può esserci alcuna giustificazione per uccidere qualcuno! Ha voluto vendicarsi di Lucius per la tua morte?! E' soltanto colpa sua se sei morta! I Malfoy non c'entrano! Non con questo!- rispondo di getto.
-Einar oggi, non è più la persona di un tempo. Se la mia perdita lo aveva distrutto, con la morte della madre di Theodore, ha ricevuto il colpo di grazia. Ne è uscito devastato. Con la retrocessione di rango e la mia morte aveva già iniziato a progettare la sua vendetta, ma dopo la perdita di sua moglie, ha perso completamente la ragione. L'odio ha preso il sopravvento su ogni cosa, inondando il suo cuore ed impregnando le sue membra a tal punto, da perdere lucidità e il contatto con la realtà-
Rimango in silenzio riflettendo: cos'è capace di fare un uomo distrutto e che ha perso tutto?
E' davvero capace di arrivare a tanto? Del resto era un Mangiamorte. Era abituato a mietere vittime.
Stavolta lo ha solo fatto per puro scopo personale.
Per vendetta.
Vendetta per, appunto, aver perso ogni cosa.
Stringo i pugni.
Ma lui non ha realmente perso tutto.
-Ha ancora Theodore. Non ha perso tutto-
STAI LEGGENDO
Nox - Lumos Epilogue || Dramione (COMPLETATA)
FanfictionATTENZIONE: QUEST'OPERA E' L'EPILOGO DI "LUMOS - NIHIL EST UT VIDETUR". NON INIZIATELA SE NON AVETE LETTO L'ALTRA. "Adesso, che tutto è finito, che ne sarà di loro?" "Orietur in tenebris lux tua" Questa storia è un'opera di fantasia. I personaggi...