EXTRA II

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L'uomo non è libero nella misura in cui non dipende da nulla o da nessuno: è libero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che ama, ed è prigioniero nell'esatta misura in cui dipende da ciò che non può amare

[G. Thibon]



-Ok. Finito. Questa era l'ultima cosa da fare-

-Cosa dice?-

-In breve che la signorina Daphne Greengrass è arrivata al pronto soccorso del san Mungo la notte tra il 18 e 19 Settembre in preda a dolori lancinanti allo stomaco, accompagnata dalla signorina Pansy Parkinson-

Una smorfia involontaria si forma all'angolo della sua bocca: –Già solo da questa frase avremmo dovuto intuire che qualcosa non quadrava. Quelle due si odiano!-

-Harry, non potevamo sapere che fosse stata ricoverata- intervengo comprensiva.

Siamo dentro il nostro ufficio al Ministero.

Sono passate due settimane da quando Draco ed io ci siamo risvegliati e in questo momento desidererei tanto non averlo fatto.

Mi sento esplodere!

Anzi, no.

Non io.

L'ufficio.

Sembra che qui dentro, sia esplosa una bomba!

Ci sono pergamene e fascicoli ovunque!

Un vero macello.

Sospiro mesta, lasciando scorrere lo sguardo sulle quattro pile di fogli che ricoprono la mia scrivania e piego la testa in avanti: non finiremo mai.

Perché adesso che il caso è risolto, e i Nott e la Parkinson sono stati arrestati, abbiamo un rapporto finale da stilare, in cui dobbiamo descrivere "accuratamente" tutto ciò che è successo.

Oltre a questo, abbiamo anche ripreso in mano le carte del vecchio processo a Nott Senior. Dato che le colpe del vero Einar Nott erano state espiate da un povero elfo, la procedura a suo carico era decaduta e andava ripetuta.

Ecco quindi spiegato il motivo di tutto questo baccano.

Poggio la fronte sulle mani: se solo fosse possibile ricorrere alla magia anche per queste cose.

Ma non posso farlo.

Dobbiamo occuparcene Harry, Blaise ed io.

O meglio... io ed Harry, considerando che Blaise è ancora ricoverato.

La sua guarigione è lenta, ma per fortuna procede bene.

Anche Tabit ormai si è stabilizzato.

Tutto è finito per il meglio.

-Resta solo da aggiungere la dichiarazione della Parkinson, Herm, potresti occupartene?-

Risollevo la testa, passandomi le mani sul volto, annuendo: -Lo faccio immediatamente- rispondo mesta, mentre lo sguardo si allunga oltre la mia postazione.

La scrivania di Draco è stata riaggiunta proprio questa mattina e lunedì riprenderà servizio.

Sorrido involontariamente: sarà un po' strano ricominciare a lavorare insieme ora che le cose tra noi sono decisamente diverse.

Butto un occhio ad Harry, intento a leggere una delle tante pergamene: sia lui che Ginny ci hanno messo un po' ad accettare la verità.

Dopo un'iniziale arrabbiatura, non solo per la persona, ma anche e soprattutto per essere stati tenuti all'oscuro di ciò che stava succedendo in realtà, hanno provato a capire e sto lasciando loro tutto il tempo di cui hanno bisogno per abituarsi all'idea. In cambio ho promesso di non scambiare, come le ha definite Ginny, "effusioni" con Draco davanti a loro. Almeno non adesso.

Nox - Lumos Epilogue || Dramione (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora