Capitolo 1 (PARTE III)

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Bastasse la luna per averti,
bastasse il cielo per averti,
una vita per amarti...
e la morte per dimenticarti

[O. Wilde]  


Boccheggio, ma sono tornata in me; lo sento, senza bisogno di vederlo.

Stringo solo per un secondo le palpebre, per poi lentamente riaprire gli occhi.

Sono in ginocchio piegata in avanti, con un pugno poggiato a terra per sorreggermi.

Mi sento svuotata, ancora una volta, come quando ho rivissuto la tortura di Draco.

Alla fine non ho dovuto percepire la stessa terribile sensazione della morte che mi afferrava per le viscere, ma per ciò che invece ho avvertito, forse sarebbe stata migliore la prima opzione.

Risollevo la testa, cercando il suo sguardo, e quando lo trovo, i suoi occhi sono tranquilli.

Sembra davvero che ormai abbia trovato pace.

Non dico nulla però; ogni frase che mi passa per la mente, per la prima volta, mi sembra superflua.

Cosa potrei dirle?

Mi dispiace?

Scontato.

Mi limito quindi a guardarla, fin quando è lei a riprendere la parola: -Adesso sai com'era prima. Non ti chiedo di giustificarlo, né di perdonarlo. Ho voluto mostrartelo solo per farti capire che Einar era molto di più di ciò che tu hai conosciuto-

Non rispondo, cercando di riordinare tutto ciò che mi ha mostrato.

Mi ha detto che non lo ritiene responsabile per la sua morte, eppure... quando si sono smaterializzati nella stanza, gli disse una frase ben precisa...

E' questo il primo dubbio che mi travolge: -Mi hai detto che non lo ritieni responsabile, ma quella notte gli hai urlato che saresti morta perché non aveva saputo tacere...- inizio quindi a dire.

-Non sai quanto mi penta di quelle parole. Le ho dette in un momento di rabbia. Non lo pensavo veramente. L'ho fatto solo per ferirlo, perché non era riuscito a vedere come stavano realmente le cose.

Era stato Lucius a farlo retrocedere di rango sin dall'inizio, ma non l'aveva mai capito. Dopo la mia morte, quando sono tornata da lui, ho provato a spiegargli che ciò che avevo detto non era vero, ma come puoi immaginare, quella frase ormai aveva attecchito nel suo cuore e non ho potuto fare molto per fargli cambiare idea. L'unico modo sarebbe stato dirgli cosa stesse succedendo in realtà, ma come ti ho già spiegato non potevo permetterglielo. Doveva andare avanti con la sua vita-

Non replico, combattuta.

Una parte di me è d'accordo con lei, ma l'altra, la più egoista, pensa che forse sì, se gli avesse detto la verità, Nott Senior avrebbe rovinato la sua intera esistenza inseguendo un'effimera e utopica possibilità, ma perlomeno non avrebbe meditato vendetta; avrebbe rovinato solo la sua vita, senza intaccare quella degli altri.

E Draco sarebbe ancora vivo.

Stringo i pugni: non è da me pensarla così.

Non posso davvero pensarla così, ma la rabbia che provo in questo momento è talmente forte da farmi arrivare a ponderare certi pensieri che normalmente non mi sfiorerebbero neanche.

Esattamente come lei.

-Quindi il motivo per cui ti sei opposta a quel rituale di Magia Nera era che volevi proteggerlo da sé stesso, non è così?- chiedo, cambiando leggermente argomento.

Nox - Lumos Epilogue || Dramione (COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora