Si trovavano sulla Terra da così poco tempo, eppure sembrava si conoscessero da una vita.
Tutto quello che stavano affrontando li aveva uniti nel bene e nel male. Da quando Murphy era stato esiliato dopo la morte di Wells e Charlotte, Clarke si era ripromessa che avrebbe guidato quella banda di criminali che stava diventando la sua famiglia.
Punto dolente: Bellamy Blake. Aveva paura che gli abitanti dell'Arca venissero sulla Terra e la sua prossima mossa per impedirlo era imprevedibile. Voleva aiutarlo e non solo per evitare un'altra crisi al campo. Pensava veramente che si meritasse di essere perdonato come tutti loro.
All'inizio l'odiava, non c'è dubbio, ma ora lo capiva e quella notte nel bosco aveva scoperto un lato di lui che non pensava l'avrebbe colpita in tal modo. Aveva paura, come tutti loro, solo che era più bravo a nasconderlo.
Entrò nella tenda di Bellamy verso le 10 di sera. Il campo era silenzioso, erano quasi tutti rientrati nelle loro tende per andare a dormire.
Quando vide il ragazzo senza maglietta sdraiato sul letto e con gli occhi chiusi, trattenne il respiro e cominciò a fare retromarcia.
Troppo tardi.
<<Clarke? >> la voce di Bellamy era assonnata.
<<Scusa, pensavo fossi sveglio.>> fece per andarsene, ma fu bloccata dalla mano del ragazzo sul suo polso. Si voltò e lo guardò per un secondo negli occhi. Deglutí <<Volevo solo dirti che siamo riusciti a stabilire un contatto con l'Arca. Domani possiamo parlare con Jaha.>> sussurrò Clarke. Bellamy annuì lasciando andare il suo polso. <<Andrà tutto bene.>> disse la ragazza appoggiando una mano sulla spalla di lui.
<<Te lo prometto.>> i loro occhi si incontrarono <<Grazie.>> rispose lui sincero. Clarke gli rivolse un lieve sorriso e si girò per uscire dalla tenda. Quando finalmente si sdraiò sul suo letto tirò un sospiro di sollievo.
Perché le era così difficile restare calma con Bellamy?
Questa domanda la torturò tutta la notte.
Il giorno dopo lo disegno per la prima volta.
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TOGETHER
Fanfiction"Quando arrivò il momento del bacio, senza parole si dissero tutto quello che l'orgoglio non gli aveva mai permesso di dire."