La mano di Clarke colpí con forza la guancia di Bellamy che girò di lato la testa. Rimase in quella posizione. Aveva gli occhi chiusi e respirava affannato.
<<Come ti sei permesso!>> la voce spezzata di Clarke arrivò tagliente alle sue orecchie.
<<Mi avevi promesso che ti saresti preso cura di lei, Bellamy.
Vuoi portarmi via anche lei?>> si voltò a guardarla di scatto.
Tentò di calmarsi. Non voleva urlare contro. In fondo, una parte di lui, credeva che Clarke avesse ragione.
<<Madi é solo una bambina!>> continuò lei.
<<Anche Lexa lo era.>> sussurrò lui.
La mano di Clarke si preparò a tirare un altro schiaffo, ma fu bloccata da Bellamy che le prese il polso.
<<Non avevamo altra scelta e Madi ha acconsentito. Non lo avrei mai fatto contro la sua volontà.>> disse sincero guardandola negli occhi.
<<Lo hai fatto contro la mia di volontà.>> sussurrò Clarke avvicinandosi.
<<Che tu ci creda o no, l'ho fatto anche per te. L'ho fatto per proteggere te.>> si avvicinò a sua volta.
<<Perché avresti dovuto? Non faccio parte della tua famiglia, giusto?>> rispose pungente rievocando le parole che il ragazzo le aveva detto quando era in catene.
Ora i loro visi erano a pochi centimetri di distanza, gli occhi incatenati e il polso di lei ancora chiuso nella mano di lui.
<<Non volevo dirlo veramente. Mi dispiace.>> fece una pausa sospirando.
<<Ti prometto che proteggerò Madi e te esattamente come ho fatto con i nostri amici. Voi siete la mia famiglia.>> scandí le ultime parole in un sospiro che solo Clarke avrebbe potuto sentire.
I loro cuori sembravano voler uscire dal petto. Battevano insieme. Veloci.
Trattenersi era difficile per entrambi, ma c'erano ancora troppe cose in sospeso per lasciarsi andare.
<<Non scappate. Posso aiutarvi solo se siamo insieme.>> aggiunse leggendo l'incertezza negli occhi di Clarke che annuì senza interrompere il contatto dei loro occhi.
C'era ancora tensione.
<<Finché Octavia è in coma, possiamo risolvere la situazione.>> la voce di Bellamy tremò nel pronunciare il nome di sua sorella.
L'entrata trafelata di Madi dalla tenda interruppe il momento.
<<Osir don kom hos op.>> "Dobbiamo sbrigarci." disse in trigedasleng guardando entrambi negli occhi.
Era cambiata, come tutti in fondo e ora dovevano farci i conti.<<Posso entrare?>> la voce profonda di Bellamy risvegliò Clarke dai pensieri che le affollavano la testa.
<<Certo.>> si girò verso l'entrata della tenda e osservò il ragazzo entrare silenzioso.
Si alzò per andargli incontro e quando furono abbastanza ficini gli sfiorò la guancia.
<<Mi dispiace. Non volevo farti male.>> sussurrò toccando la zona arrossata. <<Non è niente, principessa.>> rispose con un lieve sorriso.
Il nomignolo fece sussultare Clarke che spostò gli occhi in quelli di Bellamy.
<<Mi dispiace di aver detto quelle cose.>> continuò.
<<Non serve.>> tentò di fermarla. Non voleva le sue scuse.
<<Mi dispiace di aver pensato solo a Madi e a me, è difficile riabituarsi al fatto che esistono altre persone di cui prendersi cura dopo aver passato 6 anni sole.>> chiuse gli occhi un secondo e riportò lo sguardo verso Bellamy.
<<Mi dispiace non averti detto quanto sei stato importante per me in questi sei anni e quanto mi facesse bene parlare a quella stupida radio ogni giorno nella speranza che tu mi potessi sentire.>> concluse Clarke con gli occhi lucidi.
Bellamy la accolse tra le sue braccia immediatamente.
La strinse a se e la lasciò singhiozzare sulla sua spalla.
<<Possiamo cominciare da capo.>> le sussurrò all'orecchio accarezzando i capelli.
Rimasero così. Insieme.
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TOGETHER
Fanfiction"Quando arrivò il momento del bacio, senza parole si dissero tutto quello che l'orgoglio non gli aveva mai permesso di dire."