Il patto.

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Mi ritrasformo lasciando Gideon a bocca aperta, Alex mi fissa con rabbia e anche mia madre. I miei capelli sono abbastanza lunghi da coprirmi completamente la schiena. Senza staccare gli occhi dalla chimera gli afferro il braccio e lo costringo a girarsi verso la foresta.

"Scappa!" gli ordino ringhiando voltandomi verso di lui solo per un istante e spingendolo via. Basta quell'istante per capire quanto sia confuso, quanto sia deluso ed arrabbiato con me.

"Cacciatore! Corri!" gli urlo senza girarmi questa volta, lo sento allontanarsi e sento un grosso peso scivolarmi dallo stomaco. Almeno non morirà questa sera.

La chimera si trasforma: è la donna del mio sogno solo che questa volta è nuda, nel mio sogno siamo tutti vestiti il che vuol dire che non è ancora il momento giusto.

"Mio figlio? Dov'è mio figlio? Ridammi il mio Noha!" mi issa contro.

"Non so chi sia tuo figlio! Se intendi l'altra chimera, è morta!" ringhio.  La chimera sta cercando una via di fuga ma ha capito di essere in trappola.

"Lo so piccola bastarda! Lo hai ucciso tu! Ma non è lui! Noha è suo fratello! Ora dimmi dov'è o ucciderò i tuoi cari come tu hai portato via il mio bambino!" issa ancora.

"Non conosco nessun Noha, e anche se lo conoscessi, perché dovrei consegnarlo a te?"

"Bugiarda! Era con te quella notte, vi ho visti! Deve prendere il posto del fratello! Abbiamo migliorato la formula lui sarà la chimera più potente!" mi urla. Io la guardo sgomenta. Alex è Noha il figlio di quella donna. Sento la confusione e l'odio di Alex: sta per ritrasformarsi.

-Alex, no! Non trasformarti, ti prenderà con lei, non posso permetterlo, rimani un lupo. Non ti conosce nemmeno! Sta sicuramente mentendo, altrimenti ora riconoscerebbe il tuo odore- penso senza distogliere lo sguardo dalla donna dal volto di serpente.

"Non so tu di chi stia parlando, io non conosco nessun Noha! Avrai sbagliato ragazzo, non lo vedi da anni, come fai a dire che sia lui? E anche se fosse, dovrai prima passare sul mio cadavere per averlo. Non permetterò che uno dei miei amici diventi un altro abominio genetico come te. Non permetterò che qualcun altro, che sia lui o un altro ragazzo per i tuoi esperimenti malati diventi assetato di sangue e pazzo! Se fosse davvero tuo figlio non gli faresti mai passare quello che stai provando tu." Dico facendo scattare la frusta nella sua direzione.

"Dolore; fame; nausea; Ribrezzo per sé stessi; costante stato di rabbia; il non voler vivere una vita in bilico" aggiungo schioccando la frusta ad ogni parola avvicinandomi sempre di più a lei, all'ultima frase le arrotolo la frusta al collo e tiro per soffocarla. Mia madre e gli altri lupi provano ad attaccarla ma lei  sfodera le sue ali e spicca il volo appena in tempo. Questa non me l'aspettavo e mi faccio scivolare la frusta di mano, lei se ne libera e la lascia cadere.

"Per ogni luna piena che passerà senza che tu mi ridia indietro mio figlio, morirà una persona a te cara, ricordatelo! Non è finita qui!" dice e ritrasformandosi completamente in volo va via.

Mi inginocchio davanti ad Alex e comincio ad accarezzargli la testa, gli leggo confusione e orrore negli occhi. Guardo verso mia madre e mio zio che mi vengono a dare un colpo di muso sulla spalla e se ne vanno lasciandoci soli. Torno a guardare il lupo dagli occhi di ghiaccio che nel frattempo si è accucciato e ha appoggiato il muso sulle mie ginocchia, anche se sono nuda la cosa non mi preoccupa quanto dovrebbe e la cosa mi innervosisce un po', ma lo lascio fare comunque. Dopo un po' mi ritrasformo anche io e mi accuccio davanti a lui leccandogli il muso.

-Alex, magari ti ha solo confuso con suo figlio non ti chiami nemmeno Noha.- Penso

-Il mio nome competo è Alexander Noha Black. In effetti mi chiamo Noha. Ma non usavo quel nome da quando sono stato mandato in affidamento, era il modo in cui mi chiamava mia madre. Mi ricordo di aver espressamente chiesto di non chiamarmi così da bambino.-

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora