Accordo concesso!

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Senza pensarci due volte scatto su per le scale salendone due a due seguita da Alex e Stefano.
-Eric?- contatto mentalmente il ragazzo per chiedergli di permettermi di vedere cosa stia succedendo di sopra attraverso di lui. Dalla sua posizione dietro alla finestra della cucina vedo una massa indistinta di gente armata capitanata da Helen.
"Ma che diamine?" Impreco tra me e me raggiungendo l'ultimo gradino.
In sala ci trovo Vaughn con le mani sui fianchi e il fiatone.
"John? Che cosa sta succedendo? Perché c'è un orda di cacciatori davanti la porta di casa mia?"
"La chimera ha colpito ancora ieri sera, l'ora della morte del ragazzo che è stato trovato era compatibile con quella a cui ti abbiamo riaccompagnato a casa quindi né tu né Eric né Alex avete un alibi, Helen ovviamente ha preso la palla al balzo e ha punto il dito contro di te. Sono arrivato qui prima che ho potuto per avvisarvi."
"Grandioso!" Dico portandomi le mani al viso lasciandomi cadere per un secondo sul divano mentre ragiono sul da farsi. Nel mentre Eric mi legge nella mente per essere partecipe in tempo reale di cosa io stia architettando e glielo lascio fare. Il fatto che lui sia esattamente come me sembra tornare utile più spesso di quanto pensassi.
"L'unica opzione che mi viene in mente è fare adesso il tuo famoso dibattito, detective. E non lasceremo uscire nessuno di loro da questa casa senza che abbiano firmato tutti quel maledetto contratto di tregua. Lo scarica barile deve finire. E deve finire adesso!" Dico più convinta che mai. Ho già troppi problemi per la testa non ho intenzione di avere anche i cacciatori alle calcagna.
"Stefano, dovresti rimanere anche tu in qualità di capo dell'associazione per spiegare cosa facciamo." Aggiungo poi. "Alex tu hai mai visto da vicinissimo la chimera?" Questa volta è Eric a parlare per me mentre io mi dirigo verso la porta. Proprio in quel momento Helen comincia a chiamarmi e ad intimarmi di uscire. Eric sta spiegando mentalmente ad Alex cosa dovrebbe fare mentre Gideon mi si avvicina.
Apro la porta ed esco di casa a mani alzate con la tenuta di allenamento che non lascia molti punti del mio corpo nascosti per dimostrare che non sono armata. Ovviamente non è così visto che i miei capelli sono tirati su con le mie armi gioiello, e ho il pugnale nascosto dietro la schiena bloccato dall'elastico del reggiseno, ma loro non lo sanno. Per esperienza è meglio far loro pensare che loro siano "al sicuro", come se le mie zanne non bastassero.
"Helen! Che sorpresa, sei venuta a piantarmi un'altra freccia d'argento nel petto? Faresti meglio a non sbagliare mira questa volta. Anche perché sono completamente disarmata e non ho intenzione di attaccare: un occasione irripetibile direi." L'accolgo acidamente facendo un giro su me stessa.
Helen per risposta carica il cane della pistola che ha in mano e me la punta alla testa costringendo Vaughn a frapporsi tra noi.
"Johnatan! Cosa stai facendo? Proprio tu fra tutti dovresti sapere che sono degli assassini spietati." Parla un signore anziano dalla faccia burbera accanto a Marcus che mi sta guardando in cagnesco.
"Ne sei così sicuro nonno? Io mi farei un esame di coscienza se fossi in te." Ora sono io a mettermi in mezzo tra nonno e nipote.
"Sentite, diamoci tutti una calmata,  stiamo decisamente partendo con il piede sbagliato. Ed è colpa mia, perdonatemi. Siete qui perché pensate che il ragazzo che avete trovato in mattinata sia stato ucciso da uno del mio branco, ma vi sbagliate. Noi non c'entriamo nulla, e in fondo in fondo lo sapete anche voi.

Tra di voi più della metà sa chi sono e sa cosa è successo proprio ieri alla mia famiglia: pensate che io o il mio branco avremmo potuto commettere un crimine così imperdonabile contro un ragazzo innocente? In un momento di lutto? Che voi ci crediate o no, siamo persone anche noi, non bestie assetate di sangue." dico scrollando le spalle a mani alzate.

Poi continuo: "Non serve che le ricordi cosa la mia famiglia ha fatto per lei e la sua famiglia, signor Thorn, quando sua moglie l'anno scorso ci ha lasciati, vero? E che dire di voi signori Hill? Helen? Marcus?" chiedo sfidandoli uno per uno. La loro certezza comincia a vacillare nell'istante stesso in cui faccio i loro nomi. Anche la rabbia di Helen sembra affievolirsi. Sappiamo benissimo entrambe che mi sta facendo tutto questo per gelosia e non perché pensa davvero che io possa ferire sul serio qualcuno.

Sangue di lupo (Completata, in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora