Sapevo fosse fredda, ma non avrei mai immaginato che la zona del Sør-Trøndelag mi avrebbe riservato quest'accoglienza.
Stamattina, facevano 12 gradi sotto lo zero. Cosa totalmente inaspettata, perchè ieri non aveva fatto questo tempo gelido. Con alcune ragazze dell'università ci siamo persino concesse una gita sul fiume Nidelven. Non è molto lontano da Trondheim, dove ho l'alloggio universitario, quindi è stato piacevole. La gente del posto lo chiama "il fiume dei salmoni"... e io mi chiedo come facciano loro a non morire di freddo..mah!
Come se non bastasse, stamattina, la ragazza con la quale vado sempre a lezione mi ha dato buca. E in Scandinavia pare che abbiano tutti un'avversione per i cellulari...quindi mi sono ritrovata a fare una buca di due ore e mezza in un bistrot vicino al Gamle Bybro, il vecchio ponte. Un vecchietto poi mi aveva presa in simpatia (ahime), e dopo avermi offerta l'ennesima tazza di succo lamponato caldo, mi si è messo a raccontare vita morte e miracoli del "padre fondatore" di Tronheim, il re vikingo Olav Tryggvason. Non avevo il coraggio di dirgli che capivo meno della metà di quello che mi stava dicendo...ma vabbeh.
Alla fine ho preso solo tanto tanto freddo...e sono tornata al mio alloggio con 6,50 corone in meno. Ho comprato un chilo di arance al mercato di Youngstorget...eheheh. Mi sono resa conto che, in sei mesi che sono qui, non ho toccato un grammo di frutta...e mi sono voluta rifare delle mancanze.
Jørgen come al solito, mi ha aspettata nel corridoio del dormitorio...che palle! fortuna che Georg è venuto a salvarmi. Ma io dico, con tutte queste stangone scandinave, alte bionde e divine, questo deve rompere le palle proprio a me? bah.
Che poi, sapessi....questi nordici hanno un modo tutto loro di corteggiare. Io sono abituata ai romani (o comunque, agli italiani), che sono caciaroni, calorosi, ecc. Qui si approcciano in una maniera quasi DISTACCATA...boh. Mi chiedo quando fanno l'amore tra di loro. Non so perchè, ma credo che non si rivolgano mai parola.. in generale parlano molto poco. Forse chi è nato nel freddo, è abituato a non aprire troppo la bocca per non far gelare i polmoni..e si abituano a questi dialoghi minimi..
Tra due settimane finirò la mia ricerca, finalmente. Devo parlare col professore (che abita dietro Humleveien...pazzesco, devo farmi 123km con sta Volskwagen rimediata..), consegnare la ricerca a Wergelandsveien (una strada conosciutissima di Oslo...ma tremendamente lontana), e poi...a casa.
Tu aspettami, ti prego.
A presto
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I Racconti Del Sale
عاطفيةUna raccolta di racconti brevi, brevissimi, ed estremamente diretti e pieni di sapore: come un pizzico di sale.