5. WELCOME TO THAILANDIA

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Benvenuta in Thailandia Chloe.

Non che avessi visto qualcosa, che sia chiaro. No. L'avevo semplicemente intuito dal fatto che la mia cassa era stata sollevata e trasportata fuori dall'aereo. Ciò voleva dire che eravamo atterrati in terra thailandese, da come diceva Monteiro. Poteva anche essere che aveva mentito. Con lui tutto era possibile.

Fortunatamente la mia cassa venne trasportata gentilmente, anche se all'interno venivo comunque smossa quà e là. Non era una piacevole esperienza, ecco. Dove potevamo essere? Bangkok? Phuket? Koh Samui? E cosa più importante, come facevo a sapere tutti questi luoghi thailandesi?? Hai una mente brillante Chloe, ammettilo. E passata la fase "modestia acuta", qualcuno si fermò poggiando la mia cassa da qualche parte chissà dove. Chloe magari ti tirano fuori e ti troverai su una di quelle spiagge paradisiache thailandesi, di quelle che si vedono sulle copertine...non sarebbe tanto male...Ma che stai pensando Chloe!! Ritorna sulla terra! O meglio, ritorna in Thailandia!

'Iniziate a portare tutte le schiave, tranne la 2, la 3, la 20, la 24 e la 30. Quelle le portiamo in un altro posto.' Sentii la voce di Monteiro comandare qualcuno. Aspettate...ha detto la 24? E la 24 sarei io, giusto? Quindi starò altrove insieme ad altre quattro ragazze...e sembra abbia menzionato la 3! Brianna!!

'Capo, allora possiamo iniziare a trasportarle?' La voce di Lorenzo si avvicinò.

'Non prima che siano partite tutte le altre.' La sua voce era seria.

'Perché ha cambiato idea, Capo?'

'Credo non siano affari tuoi, Lorenzo.'

'Certo Capo. Mi scusi.' Che cagnolino quel traditore...

Poi sentii dei passi avvicinarsi alla mia cassa, e si fermarono ad un passo da essa.

'Ehi bocconcino...' Oh cavolo, ma non poteva fissarsi con un'altra schiava??

Non risposi. Non avevo niente da dirgli in ogni modo.

'Vedo che sei stranamente silenziosa. Inizi a fare la brava...' Sentii un piccolo sorriso provenire dalle sue labbra. È il tuo momento Chloe.

'In realtà non ne ho nessuna intenzione, signore...' Risposi sperando che si sentisse forte e chiaro in quella scatola.

'Ah...eccolo il mio bocconcino...a proposito, come ti senti chiusa lì dentro?' Mi sta provocando?

'Come si sentono tutte le altre sue schiave, signore.'

'Ma tu non piangi. Le altre sì.'

'Ma io non ho detto di essere "le altre". Semplicemente mi limito a fare ciò che fanno le altre.' Risposi ovvia. Questo gioco si può giocare a due Monteiro.

Lui rise apertamente.

'No, 24, non lo sei, neanche un po'. E sai perché?' L'ho già sentita un'altra volta questa domanda.

'Mi faccia indovinare, signore. Non sto piagnucolando, non sto tremando e mi piace parlarle senza problemi?'

'Beh, hai dimenticato un paio di cose bocconcino: sei l'unica che riesce ad eccitarmi anche senza guardarti, essendo dall'altro lato della cassa, e poi sei la donna di Valente, e ciò ti rende definitivamente diversa dalle altre...'

'Sa una cosa, signore?' Chiesi improvvisamente.

'Sentiamo...'

'Io non ho paura di lei.' Dissi decisa. E non era del tutto falso. Non sentivo più quel timore che provavo all'inizio.

Sentii però l'aria che diventò tutto ad un tratto gelida.

'Attenta bocconcino, perché non hai ancora conosciuto il vero me, e credo che non ti piacerà tanto...' Disse cambiando tono di voce da scherzoso a terribilmente serio.

Craving My Boss - Il Mio Capo 3 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora